28/12/12

Voglio proprio sapere come la madonna ha provocato lo spirito santo.

 Dafuq is going on?


La chiesa appoggia monti. Come se ci servissero altri motivi per non votarlo.






In soldoni, secondo un parroco di bucodiculo in provincia di merdopoli, le donne provocano e perciò vengono ammazzate.
Ora, va bene che la mamma è sempre la mamma, ma c'era bisogno di generalizzare?









13/12/12

Il programma della serata ha cambiato volto, ma non nome.




Vi dico io come sarà.

Mi laureo e poi mi toccano due anni di pratica nella mia città. Darò l'esame scritto e partirò per un master. Non negli stati uniti, costa troppo. Offrono delle borse di studio, ma non penso di riuscire ad averle, non ho i contatti giusti e comunque non coprono neanche la metà dei 50-70.000 euro richiesti. Londra neanche la vedo fattibile, la vita costa troppo. Allora mi dirigerò a singapore od a hong kong o qualcosa del genere. Un anno di studio e troverò un lavoro da quelle parti. In seguito, forse, arriverà qualche offerta da altri posti, magari america o australia. Guadagnerò un fracco di soldi, ma lavorerò come un mulo. Tornando a casa da solo, senza amici, se non i colleghi di lavoro. La relazione a distanza che porterò avanti da anni mi creerà problemi. "Trasferisciti da me." e affini.
Tornerò ogni tanto in italia, nel periodo di natale, per salutare i parenti, i nuovi nati ed i vecchi amici. Non per vantarmi che "io ce l'ho fatta", al massimo che "ve l'avevo detto che ci sarei riuscito". Non sarà un mondo migliore, ma diverso. Un altro tipo di merda, più inzuccherata in un certo modo.

Oppure potrei essere notato per caso, in strada, da qualche stronzissimo produttore cinematografico: "sei tu il nuovo attore, sei il nuovo johnny depp, il nuovo stronzetto che tutti adoreranno". Fantastico.
Mi scriverei monologhi da solo. Quelli che si recitano alla fine mentre scorrono tante immagini molto significative sulla vita del personaggio.
Roba così: script cinematografico.
E tutti quelli come me, e come voi, guarderebbero il film e penserebbero "cavolo, ha proprio ragione, resistiamo, non siamo speciali, il mondo è davvero così" e andando su wikipedia potreste leggere che "l'attore URNO1 si scrive da solo la gran parte dei dialoghi e monologhi" e rimuginereste "allora è un grande proprio lui" e le ragazzine mi sbaverebbero dietro sognando di scoparmi. Intanto groupie tettone si farebbero trovare nella camera dell'hotel per accogliermi tra le lenzuola ed io sarò ancora fidanzato.





Tralasciando la parentesi hollywoodiana, sono preoccupato dal fatto di dover, probabilmente, lavorare più di otto ore al giorno. Certo, arriveranno palate di soldi, ma che cazzo ci farò, anzi, quando?

Come quando mi giro i forum di aspiranti avvocati e ci trovo avvocati vissuti ed ogni loro post trasuda di "io guadagno MOLTO, MOLTO, MOLTO PIU' di quanto tu possa anche immaginare", questo quando non lo dicono apertamente.
"Sai quanto guadagna il fondatore della law firm dove lavoro? Se te lo dicessi, non ci crederesti, pivello."
E cazzo me ne frega, se un tizio a 65 anni guadagna un milione di euro all'anno?
Cosa ci fa, dopo essersi impasticcato di viagra per scopare la solita escort e per farsi accompagnare dall'autista a casa, per poter cenare con la moglie che sa tutto, ma se ne fotte pensando all'eredità?
Che invidia. Scopare a 65 anni è la caricatura di una memoria che vive, respira e cammina. Non me ne importa di diventare ricco a 65 anni, cosa ci faccio, se non felici i miei figli? A te cosa rimane, a parte la possibilità di sorridere e guardarci dall'alto in basso?


Altre possibilità non sono contemplate.
Come quando un povero coglione mi chiese "se ti mettono 20, accetti?"
"E' impossibile."

01/12/12

Passa, vado io per ultimo.

Io ero lì e non stavo facendo nulla di grave, come john può testimoniare, ma arriva questa stupenda mora che parla il ticos tocos, - ma cos’è una lingua? – e dice: “non cambiare religione se vuoi continuare a vedermi”. E ora non ricordo se l’avevo cambiata prima o dopo quella volta, ma ora ho una mora accanto a me, magari è la stessa, ma cosa importa quando hai un migliore amico?

24/11/12

Niente compromessi.

BAM! BAM! BAM!

Tre volte. Il rumore è quello di un tizio che prende una scala, sale fino all'ultimo scalino e sbatte il pugno destro sul soffitto. BAM! BAM! BAM!
Quest'uomo vive nel piano inferiore del tuo cervello, ogni tanto ti ricorda di esserci con questo rumore.
Per me è un rumore così caratteristico che quasi mi dispiace tenermelo dentro la testa.
E' IL rumore che mi accompagna quando ti guardo negli occhi o quando mi infilo nel letto da solo. Quando guardo il soffitto della mia camera, aspettando invano che qualche amico si presenti con una bottiglia di whiskey per festeggiare senza motivo, e capisco di aver aspettato troppo, lo sento.

C'è solo una soluzione a questa merda in cui affondiamo e affoghiamo, ogni giorno, ripetutamente: resistere.


Resistiamo a colpi di musica e scopate.
Qualsiasi sia il mezzo, il fine dev'essere il resistere ed il divertimento.
Non fatevi domande e non createvi finti sensi di colpa, dateci dentro fino a non averne più, sfruttate la giovinezza.
Ridete in faccia al fango che vi è attorno mentre aspettate di essere rapinati, picchiati, maltrattati e svenati. Resistete.

Resistiamo a colpi di dopamine ed endorfine.
Al freddo che ci attanaglia, al vuoto che riempie ogni merduomo che esiste, anche i milionari che saremo in futuro, anche i ceo meno depressi del mondo, tutti che dormono con la paura di non aver fatto abbastanza e si rigirano nel letto sentendo il solito BAM BAM BAM che gli urla nelle orecchie ogni giorno che passa.

Resistiamo a colpi di alcol e droghe.
Andiamo in vacanza in iran per chiedere ad Ahmadinejad di sganciare una bomba atomica su di noi, sulla nazione degli uomini simpatici, del buon cibo, dei musei e della storia, tutte cose molto belle. Ma noi siamo vivi.

Resistete a denti stretti e con gli amici.
Abbattete i muri di vergogna che vi fermano, i pregiudizi, i preconcetti, gli sguardi accusatori, abbattetevi e rinascete nuovi. Affrontate i rischi ogni mattina e ridete sputando sangue sulle difficoltà.

Resistiamo agli idealismi, alla sufficienza ed all'accontentarsi.
Spingi al massimo in tutto. Schiaccia chiunque e non fregartene. Sei nato per stupire e per strafare: scavati la via con le unghie, se necessario. Nulla ti può spaventare e nessuno può fermarti, fai più del massimo, lanciati verso la gloria.

Resistete e non state fermi, non vi abbandonate, non mollate quando non ce la fate più, resistete per sempre, alla morte, al dolore, ai tradimenti, ai pezzi di merda, alle vite storte e sole. Niente compromessi. Sorridete ai primi fallimenti.
Camminate spavaldi verso il destino e lasciatevi abbattere solo da colpi di kalashnikov.


15/11/12

Anvedi Cazzo A Berlusconi. (ACAB)





"Ci stiamo muovendo, siamo pronti, siamo preparati.
E' facile prendere a mazzate gente senza caschi, vero, sbirri?
Sbirri del cazzo? ACAB.

Dovreste schierarvi con noi, ACAB, al posto di manganellarci il culo.
Vergognatevi."



E con questo mi sono già rotto il cazzo di esprimere il parere di certa gente.


Dopotutto chi non vorrebbe ricevere una bomba carta su per il culo?
Chi non vuole essere preso a sassate?
Non è che quei tizi sopra stessero, leggermente, un pochino, inconsciamente, cercando lo scontro?
Con caschi e quei libri sputtanati come scudi?
Domande lecite.

notav 14 novembre easter sciopero manifestazione scontri egg acab sbirri cortei

Ma non fatelo notare. Loro combattevano e combattono per la nostra LIBERTA'.
Ah, che parola, respiro già a pieni polmoni quando la leggo.
Ed io, stronzo, a casa a farmi i cazzi miei.

Qualcuno prova anche a far notare: non si protesta così, con la violenza non si ottiene niente.

Ma in italia l'uso del precedente fa un baffo ai giudici di common law:
se un tizio ha fatto una cosa VAGAMENTE simile, a ragion veduta, anche nel 1300, ed io la rifaccio, allora ho ragione anch'io. Tanto le circostanze non cambiano un cazzo.

Io non lo sapevo, ma pare che sia grazie a movimenti come questo (cortei contro la crisi economica) che siamo in uno STATO DI DIRITTO (respirate, respirate, sentite la gola gioire). La nuova rivoluzione francese contro gli sbirri ci salverà dalla dittatura della casta, etc.
Per fortuna che ci sono questi salvatori della patria con kefiah e casco a risollevarci dalla nostra merda.

Oppure, se non volete andare così indietro, offriamo anche cose come: "nel '68 i cortei riuscivano ad ottenere dei risultati, quindi anche i nostri lo faranno!".
Quindi la pro vercelli vincerà un paio di scudetti, di qui a breve, giusto?


Anche se, anche se...

Un altro problema è che "gli italiani si lamentano solo, parlano, ma quando si tratta di azione non combinano niente" e per questo non potremo mai risolvere un cazzo con questi cortei.
'Sti cazzo di italiani. Sempre a non fare un cazzo. Sempre loro.
Gli italiani = loro.
Mi chiedo, a questo punto, chi siano gli italiani, se tutti quelli che hanno migliori soluzioni alla risoluzione dei loro problemi (miei non lo sono di certo) si riferiscono a "gli italiani - loro".
Roba che mi verrebbe da chiedere in giro se ce ne siano ancora di italiani.
Non lo è più nessuno.

La politica è una merda!
Eh, sì, ma agli italiani non gliene frega un cazzo.
Siamo in crisi economica!
Gli italiani pensano solo ai cazzi propri.
Ho perso il lavoro!
E che vuoi che facciano gli italiani? Niente, come al solito.

Voi, che parlate, dove cazzo siete nati, invece?







Questi momenti di grande sciopero generale sacrum et profanum mi divertono un botto (cioè, seriamente, rido dietro al pc, mentre gli altri si immaginano un ragazzo che schiuma di rabbia e si incazza come una iena davanti alla tastiera e invitano tutti alla calma e alle camomille), peccato che in una discussione si senta il bisogno di essere necessariamente da una parte.
O con noi o contro di noi.
Non può esistere che ci siano sbirri che non bastonino la gente e poliziotti che invece ne approfittano per sfogarsi un po'.






Come questo.
O quello più simpatico in spagna che ha sentito il bisogno di menare un bambino ed una ragazza, così, gratis.

E invece no: o è bianco o è nero.
Bisogna schierarsi, così si può subito capire chi è il nemico e chi non lo è.
Rimangono spiazzati, questi strani tizi, se non fate parte di nessun gruppo.
Quasi implodono.


Infine, in queste magiche discussioni, esce sempre il tizio che deve dimostare di avercelo più lungo di tutti e dire che lui è troppo intelligente ed ha troppa ragione per poter solo parlarne con noi, miseri profani qualunquisti, che non capiamo una cerbottana di minchia. Lui agisce (non si sa come) e tutti gli altri sono dei fottuti stronzi.

"Ah, non rispondo alle tue infantili provocazioni."
"Ah, non perdo mica tempo davanti al computer per risponderti."

Eh, no. Mica lui si abbassa a queste quisquilie da coglioni.
Dopotutto sta scrivendo con inchiostro e penna e sta commentando grazie all'ausilio di piccioni viaggiatori.



13/11/12

#14NOV per 14 concubine a NOVanta gradi.





Mentre domani sarò a casa a studiare silenziosamente per diventare un futuro neoturbosexydickcapitalista, con la mia mente vi sarò vicino.





Marciate, ragazzi.
I migliori di voi finiranno in politica.








Gli altri nel pd.




06/11/12

Come gli anni dei cani. - Una giornata in loop.




Mi sveglio, mi stiracchio, apro gli occhi, abbraccio il cuscino ed abbraccio te, sei sveglia anche tu, lo sento. Ti bacio la schiena, i capelli, le labbra e scopiamo (i dettagli aggiungeteli voi).
Siamo andati a dormire con la musica accesa e non la fermeremo mai.

Colazione e poi via a correre per strada, becchiamo gli amici e le loro compagne, le amiche ed i loro ragazzi e cazzeggiamo e fumiamo, ci spostiamo tutti a casa mia. PS3 mentre le ragazze cucinano il giusto botto di roba per soppiantare la fame chimica.

Digeriamo con calma facendo filosofia, ognuno torna a casa propria per scopare un paio di volte e leggere brani di libri segnati esattamente per questo momento. Mentre leggiamo si continua a fumare, grandi boccate e grandi nuvole di fumo e poca saliva.

Cena presto con pizza e patatine, che non siamo in vena di far niente. Vediamo un film, invitiamo gli altri e diamo fastidio al fegato. Cervelletti, assenzio e vodka, birre nella norma e vino da tre euro.
Allegria e felicità al punto più alto, lo stomaco traballa il giusto e si placa dopo un paio d'ore.

La notte non si dorme, si fa l'amore fino all'alba mentre si alternano bowie, i pink floyd, i doors, i beatles, i rolling stones e così fino alla fine dei set.
Dormiamo abbracciati dopo l'ultima canna, non abbiamo altri pensieri se non noi stessi.






Bisogna essere pronti e vivere tutta questa giornata.
Perchè quando vi chiederanno di scegliere quale giornata rivivere in loop in eterno, dovrete saper rispondere e non girare a cazzo con quella del vostro matrimonio o della vostra prima scopata o dell'inizio della luna di miele.
Altrimenti vi ritrovate a non andare oltre quei dieci minuti di relax, stesi sul letto, soli e unici con il mondo e con lei.




01/11/12

La droga sociale.




Pare che drogarsi sia diventato giusto e lecito in praticamente tutti gli ambienti, dai borghesi ai fighetti, dagli universitari ai politici, dai comunisti ai fascisti, dai cattolici ai musulmani, dagli atei agli agnostici, ma ad un'unica condizione: bisogna farlo in compagnia, divertendosi.

Dal favoritissimo alcol allo speed, dal crack alla coca, passando per gli allucinogeni, le pasticche, l'MDMA ed i funghetti, tutte devono essere utilizzate non per l'effetto in sè, ma per stare in allegria fra amici, per conoscere nuova gente, mai che 'sta roba sia utilizzata a fini introspettivi. Orrore al solo nominarne la possibilità.


- Sono stato a farmi un paio di canne a casa.
- Cazzo, sei un drogato!

- Dai, ho portato una venti euro di fumo e ora ce la spippiamo!
- Sei un idolo. - Spettacolo! - Scopaci con le orecchie!


(Per la masturbazione è il contrario.)


Anche per i divertimenti ci sono delle regole. La droga deve servire.
Bevo per essere meno timido, meno introverso. Fumo erba perchè voglio essere parte di voi; i funghetti devo provarli almeno una volta nella vita e poi stiamo insieme tutti in trip prima di schiantarci sul letto (mezz'ora).
Inconcepibile che sia fine a se stesso, il drogarsi.
E' la più nuova forma di ipocrisia, che deve allargarsi, perchè non si può più evitare di dire "eh, ma la droga non fa malissimo e io giusto ogni tanto, quando sto in compagnia", ma qualcosa da dire per essere integerrimi anche in quest'ambito deve esserci sempre. Ora sei integerrimo se va benissimo drogarsi, e finalmente siamo tutti d'accordo, ma solo in gruppo.



- Ho bevuto quattro birre a casa.
- Cazzo, sei un ubriacone!

- Sono alla quindicesima ragazzi!
- Idolo! - L'anima della festa! - Balla sul tavolo! - Scopaci con le ciglia!


Ci sono momenti sì e momenti no.

Ma non disperiamo. Già prevedo un nuovo trend che sarà "è ok sballarsi in privato, ma solo se c'è un buon motivo".


- Ho bevuto una bottiglia di vino da solo.
- Sei proprio triste.

- Ho bevuto una bottiglia di vino da solo perchè la mia ragazza mi ha lasciato/perchè sono depresso/perchè mio nonno è in coma.
- Cavolo, mi dispiace, continua pure.







Certo che puoi essere diverso, ma non troppo.
Non ti allontanare, ché perdi la strada.
Casa tua è sempre casa tua.
E noi siamo i tuoi amici.



29/10/12

Le mille e una notte.





C'era un tizio che a sedici anni si credeva furbo. Così volpe che pensò "perchè non prendere il suv di mia madre e farmi qualche giretto da solo su strade di montagna con milioni di curve strette?". Oh, domanda sciocca.
Allora sale sul macchinone bianco e comincia a guidare, tutto liscio.
Primo chilometro, primi dieci chilometri, quinta curva pericolosa, merda, l'hai presa stretta l'ultima, un po' di panico, ok, ora fai più attenzione, oh no, stai per caso per schiantarti contro il guardrail e per precipitare in un burrone qualsiasi?
Presto, apri la portiera e salta giù come farebbe james bond, complimenti, ce l'hai fatta!
Eh, ma la macchina?



C'era un tizio che a diciotto anni si credeva un gran guidatore. Perciò si ubriaca e si mette in strada con un paio di amici e guida veloce. Veloce, veloce, veloce. Prevedo uno sbandamento, argh, ci ho preso. Schianto contro un'altra macchina e morte di un bel padre di famiglia. Il tizio ora ha messo la testa a posto, ma ha un braccio pieno di cicatrici e i genitori si sono dovuti vendere la casa per risarcire il felice deceduto. Ah, e chi l'aveva previsto?




C'era un imprenditore che aveva due ferrari. Entrambe rosse. "Eh, ma la prossima la prendiamo gialla, per variare, ahahah". Risate. Eravamo tutti ricchi e spensierati, ma successivamente si scopre che imprenditore era "imprenditore", meglio noto come trafficante di droga e organizzatore di giri di prostituzione. Ah, furbacchione.




C'erano due amiconi online, un lui ed una lei. Ma lui era un depresso/depressissimo ed era un convinto sostenitore del suicidio, e lei doveva sempre struggersi dicendo "no, no, dai, non lo fare" e lui freddo nella sua coscienziosità "allontanati da me, prima di impelagarti troppo in questa questione" e poi saltò dal balcone. Lei ci rimase così male che cominciò a tagliarsi le vene (oramai ha perso di senso, lo fanno anche gli albini).



C'era un ragazzo feticista fidanzato e fedifrago che, pare, avesse vinto un botto di soldi in una bisca clandestina gestita da criminali. Pareva proprio tutto ok, una bella vita, una giornata soleggiata ed una magica caduta dal cavalcavia.



C'era il bullo della scuola che appena aveva la possibilità menava tutti, ed era biondo e sbarazzino e pieno di ferite sulle nocche, e sniffava crack in classe, e si sentiva forte quando trombava sulle panchine a tredici anni, però a diciannove è diventato papà e gira con il passeggino ed un bambolotto e questo mi sollazza molto.
Seguito dal figo della scuola che appena aveva la possibilità se le faceva tutte, ed era bruno e palestrato e pieno di bamba e di voglia di accoltellarti, però ha voluto strafare, ora ha due gemelli e lavora in un supermercato la mattina ed in un bar la sera.









Ho evitato esempi con donne perchè sarebbe stato troppo semplice.
Sono tutte storie vere.

20/10/12

L’uomo che insegnò al suo buco del culo a parlare.




Probabilmente qualcuno già la conosce, ma, altrettanto probabilmente, qualcun'altro no. Perciò direttamente da William Lee, ecco a voi.


(Non vorrei fare il puntiglioso, ma la canzone è molto importante.)

(Ehi tu, eccentrico ed accanito lettore californiano, mostrati e dimmi se sei un avvocato di successo, in tal caso, mandami un'email per proposte di lavoro. Se invece sei un barbone qualsiasi che ruba la connessione da un mcdonald's, inviami gentilmente un crispy mcbacon.)

(Sì, ci sono favoritismi tra i lettori.)





Dr. Benway: “Perché non un blob per tutti gli usi? Ti ho mai raccontato dell’uomo che insegnò al proprio buco del culo a parlare? Il suo intero addome si muoveva su e giù, capisci, scoreggiando parole. Come nient’altro che avessi mai sentito.
“Questa voce dal culo aveva una specie di frequenza intestinale. Ti colpiva laggiù come quando devi andare di corpo. Hai presente quando il buon vecchio colon ti dà di gomito, e senti quella specie di freddo dentro, e sai che tutto quello che puoi fare è correre a liberarti? Be’ questa voce ti beccava proprio laggiù, un gorgogliante, denso suono stagnante, un suono che potevi odorare.
“Questo tizio lavorava in un luna park, capisci, e a prima vista sembrava una specie di innovativo spettacolo da ventriloquo. Anche divertente, all’inizio. Faceva un numero intitolato “Il buco migliore”, che era un portento, te lo assicuro. L’ho dimenticato quasi del tutto, ma era brillante. Cose tipo, “Sei ancora lì sotto, vecchio mio?” “No! Sono dovuto andare di corpo”.
Dopo un po’ il buco del culo cominciò a parlare per conto suo. Lui saliva sul palco senza aver preparato nulla, e il suo culo improvvisava e gli restituiva le battute ad ogni colpo.
“Poi gli spuntarono delle specie di piccoli uncini incurvati, che raspavano come denti, e cominciò a mangiare. All’inizio lui pensò che fosse carino, e ci imbastì sopra un numero, ma il buco del culo si faceva strada mangiando attraverso i suoi pantaloni, e si metteva a parlare per strada, urlando che voleva parità di diritti. Si ubriacava, anche, e aveva certe sbornie tristi in cui frignava che nessuno lo amava, e che voleva essere baciato proprio come ogni altra bocca. Alla fine parlava sempre, giorno e notte, potevi sentire da isolati di distanza che lui gli gridava di stare zitto, e lo picchiava con il pugno, ci ficcava su le candele, ma non serviva a niente e il buco del culo ribatteva: ‘Sei tu che starai zitto, alla fine. Non io. Perché non abbiamo più bisogno di te, qui attorno. Posso parlare e mangiare e cacare‘.
“Poco dopo lui cominciò a svegliarsi la mattina con una gelatina trasparente come la coda di un girino sulla bocca. Questa gelatina era quella che gli scienziati chiamano T.n-D., Tessuto non Differenziato, che può crescere trasformandosi in qualsiasi tipo di carne su un corpo umano. Lui la strappava dalla bocca e i lembi gli rimanevano attaccati alle mani come nafta incendiata e lì crescevano, crescevano in ogni punto in cui cadeva una goccia. Quindi alla fine la sua bocca restò sigillata, e la sua intera testa si sarebbe amputata spontaneamente — (sai che c’è una malattia che attecchisce in alcune parti dell’Africa e solo tra popolazioni di colore, che porta alla caduta spontanea del mignolo del piede?) — se non fosse stato per gli occhi, capisci. L’unica cosa che il buco del culo non poteva fare era vedere. Aveva bisogno degli occhi. Ma le connessioni nervose erano bloccate e infiltrate e atrofizzate così che il cervello non potesse più dare ordini. Era intrappolato nel cranio, sigillato dentro. Per un po’ si poteva vedere la silenziosa, disperata sofferenza del cervello dietro gli occhi, poi infine il cervello deve essere morto, perché gli occhi si spensero… e in loro non c’era più sentimento di quanto ve ne sia nell’occhio di un granchio sulla punta d’una antenna”.

17/10/12

Nuove filastrocche.





Spero abbiate preparato al vostra miglior voce da filastrocca, vi servirà.






Vieni anche tu a rovistare
nei cassonetti dietro casa mia
troverai scatoloni e buste della coin
bottiglie di plastica per pisciarci dentro.
Non avere timore
metti tutto nel bagagliaio
smonta la sediolina
e portati i rimanenti cosi di ferro
lo scatolo del microonde
che figurone farà in soggiorno.
Siamo tutti amici
ci sono i clandestini
rom, comunisti e comuni cittadini
la benzina non è un problema
ma i vestiti è meglio racimolarli qui
come mi cade questo pantalone?
il maglioncino blu sporco di muffa
sarà apprezzato per natale?
Non ti fermare
se i bambini ti guardano
un giorno anche loro potranno gioire
e rovisteremo tutti insieme.
Oh sì! Sarà un giorno migliore,
ma dove cazzo è la campana del vetro?


13/10/12

Scrivo, male, e guido veloce come un carro armadio.



Veloce come se dovessi arrivare assolutamente in qualche posto che mi riserverà scoperte e illuminazioni e mentre ingrano le marce ripenso a tutti quei coglioni che muoiono schiantandosi sul guard rail di un'autostrada ricevendo gli ossequi di telegiornalisti in un lasso di tempo che potremmo indicare tra i tre ed i cinque minuti. Ed io non sarò mai uno di questi, pensavo tempo addietro, ora non ne sono più molto convinto, anzi l'idea/ipotesi di trovarmi a volare fuori dal parabrezza è solo attenuata dalla fida cintura, ciò non toglie che può essere qualcosa da fuori ad entrare in macchina, come un bel lungo palo della luce che ti fracassa il cranio. Pare che non riusciranno a salvarmi, mi urlo sulla barella, bisognerà anche morire di qualcosa che non sia un tiepido raffreddore autunnale che ti ovatta le cervella. Potremmo creare una squadra a fifa denominata DISEASE, voglio la tubercolosi come regista, hiv e tumore come punte, in porta la leucemia, che qui non si passa; per equità i rivali avranno come presidentessa la montalcini e come unica punta le staminali. Io stimo wanna marchi (e tutti quelli che non vogliono vietare le slot machine in ungheria) perchè ha solo esplicitato alle vostre coscienze che siete dei disperati coglioni disposti a cacciare soldi per rifuggire da scaramanzie apotropaiche, ha dimostrato che siete uomini e donne della pietra e dell'alto medioevo che hanno paura del fuoco e della strega cattiva. L'avreste bruciata al rogo solo qualche anno fa e lei si sarebbe portata i denari nell'aldilà lasciandovi con un pugno di mosche mangiamerda come siete voi. Io non ho questa atroce voglia di viaggiare che mi brucia dentro, perchè più dei posti vorrei incontrare delle persone, ma la ricerca mi struggerebbe (anche con la "di" davanti): c'è poco ricambio. In uno dei miei universi paralleli, ad esempio, il mondo è incentrato sul gioco della vita: sei al bar con un conoscente e tra il caffè ed il conto gli punti una pistola in faccia e lo fai saltare in aria, nessuno batte ciglio e tutti continuano a fare quello che stavano facendo, la pittura si asciuga sul muro, ti alzi e ti fai una passeggiata, intanto cento altre persone fanno la stessa cosa ad amici, parenti, sconosciuti e amanti, corpi cadono a terra perennemente e la notte, dopo le due/tre, passano degli spazzini a raccogliere i caduti, li buttano su dei carri armadi e continuano a girare tutta la città fino all'alba, poi tornano a casa a dormire.




Torni a casa e guardi film rispecchiandoti in situazioni in cui stavi quasi per ritrovarti e in cui quasi c'eri, richiami a gran voce la libertà e ti sporchi di sangue sorprendedoti, infine ti guardi allo specchio allenandoti a raccontare aneddoti che non hai mai vissuto.

06/10/12

Dobbiamo rifare un sacco di cose.




Quello sguardo, di sfuggita. Mi hai visto ed in quel secondo ho letto tutto nei tuoi occhi: "come cazzo è possibile? Come cazzo ha fatto? Ed io dove ho sbagliato?". Ti ho appena regalato settimane di dibattiti tra te e te nella doccia.
Dibattiti con che guevara.

Quando sarò ricco come voi, prenderò una borsa da trecento euro e la regalerò alla mia futura ragazza, mi farò i capelli rasati da una parte e con un bel ciuffone dall'altra, mi metterò occhiali enormi e colorati anche se non mi serviranno. Avrò una kefiah sempre pronta nelle mutande in caso di corteo, gialla e nera. La barba me la faccio crescere nel caso si noti poco che abbia ventisei/ventisette anni e non ho ancora finito la triennale, farò foto ovunque, camminerò nudo verso il concerto di dente e mi suiciderò.







Sai, non me ne frega più un cazzo di non essere il primo, a volte. Di chi c'è stato prima e di chi ci sarà dopo. Non ha nessun effetto. Finchè nessuno te lo fa pesare. Perchè mentre scrivo c'è gente che MUORE nella mia ombra (c'è gente che addirittura si è fatta la barba per somigliarmi).
Perciò puoi continuare ad essere la mia brutta copia ed a farti sfuggire le migliori opportunità che non riesci a gestire, puoi continuare a seguirmi ovunque vada chiedendoti se hai fatto davvero bene, puoi sempre consolarti dicendo "eh sì, ma le tette/però le tette/c'è da dire che le tette".






01/10/12

Jack e i meandri dei 21 anni.



Esattamente in quel momento nacque tutta la psichedelia a cui dobbiamo i pink floyd e relativi.

27/09/12

Il tuo punto di vista non mi ha dato fastidio.




Se mi sdraio e penso, mi rendo conto di quanto mi fa male pensare.
Penso a tutti gli idioti che sono morti per scelte sbagliate, scelte sbagliate e stupide. Penso ai sognatori ed ai loro lungimiranti progetti di vita, di creare una famiglia dove tutto vada bene ed essi siano dei genitori rigogliosi e forti e coscienti di non dover asfissiare il bambino con minchiate che gli rovineranno la vita. Penso agli ottimisti che si ritroveranno morti in incidenti stradali a causa di un colpo di sonno, ai pessimisti malinconici che perdono la loro felicità e smettono di scopare per un anno. Penso a tutte le droghe che sono servite per farmi sentire questa musica, nulla di tutto questo può venirti in uno stato mentale equilibrato, tutto questo jazz che piove da tre stanze di distanza mentre noi ci dormiamo sopra. Penso che 'ste anafore hanno rotto il cazzo.
Ha nevicato anche qui, l'inverno scorso, e questo significa che siamo prossimi ad una glaciazione o semplicemente che dovevo prendermi delle palle di neve in faccia. Mare, neve, montagna, non c'è un posto dove non sia stato a riflettere ed a bestemmiare ed a piangere quando arrivavano botte normali o botte di ricordi.

Ma non è così.
Non si può ricostruire la storia partendo da ricordi sfuggenti o selezionati con cura, è bello, ma non è onesto.
E lo dice uno che ha mentito così tanto da convincersi di vivere nella falsa realtà che si era venuta a creare, per mesi e mesi. Per anni, invece, ho assunto comportamenti del cazzo, ma così del cazzo e di merda, che mi sarei dovuto drogare solo per giustificarmi.

Lo so bene che quella barba è la mia, che il tizio che gode e ha la mano su quei capelli sono io, che quello che la prende da dietro sono io. Lo so che, in verità, non te ne fotte dell'autunno in quel modo.

Perchè, purtroppo, un milione di cose si imparano solo con l'esperienza.
L'esperienza ti insegna di non bere quando sei in queste situazioni, perchè finisci solo per imputtanare la tua dignità (concetto che poco esiste, ma in questo caso è la dignità che hai per te stesso) e per farti più male.

Sarebbe fantastico essere tutti amici e fare girotondi tutti insieme sull'orlo di un precipizio, ma non è possibile.

Puoi morire in meno di tre minuti e puoi rinascere tutti giorni, ed è così che si vive più a lungo.




19/09/12

Sono parco di parole.

Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero! Sciopero!


"Pensiamo che IL CONCETTO DI MERITO CHE CI VOGLIONO IMPORRE SIA DISCRIMINANTE,pensiamo che mascheri le disuguaglianze andando a caccia di eccellenze, che imponga nelle scuole il modello competitivo, antitetico alla naturale tendenza cooperativa dei saperi."




Ma andate a fanculo.
Aiuto! Il modello competitivo. Sono appena nato, come farò a muovermi in questo mondo difficile?
Tendenza cooperativa, però, è una gran bella sostituzione per "copiare".












Potrei perdere tempo a debunkare/distruggere tutte queste cazzate. Potrei.


Ma roba così parla da sola:



"Sentiamo sulle nostre spalle una sfida storica; sentiamo il peso di anni e anni di politiche mancate, di scarsa partecipazione.

LA NOSTRA SCUOLA NON E' IN VENDITA. Rivendichiamo una scuola PUBBLICA, LAICA e di qualità.
Vogliamo LIBERARE I SAPERI PER LIBERARE LE PERSONE."




06/09/12

Gusci vuoti.

Il decadimento della società occidentale è cominciato nello stesso istante in cui si è cambiato "campo minato" in "prato fiorito".
Nello stesso momento in cui la maggior parte di voi non è più riuscita a distinguere un jolly da una sigaretta.
Da quando avete rinunciato ad incontrare la vera persona celata dietro queste brute apparenze, quella rivelata da orge di ubriachi e strafatti, la più pura e aperta creatura che potreste mai incontrare.

Tanto che avete bisogno di costruirvi un personaggio per poter dire "ecco chi sono", perchè vi sfugge ora. Tornate a casa e vi mettete in tuta e oziate perchè non c'è altro che possiate fare, vi reclinate, vi addormentate perchè il riposo fa bene e cos'altro dovreste fare? Pensate. Pensate di essere qualcosa di più e siete circondati da personaggi, clown animaleschi che ridono e ballano e danzano ridendo durante un aperitivo. Di nuovo tornate a casa con il fiatone, respirate affannosamente nel vostro incubo peggiore che è la vostra realtà.
Non avete che le più basilari emozioni e non credete in nulla di particolare.
Perchè non vi siete mai posti il problema di credere in qualcosa che non sia già stato scritto e sputtanato ampiamente, perchè non avete mai ideato/creato un pensiero che non sia stato rubato. Non avete condiviso un sogno, perchè non c'era bisogno di sogni quando c'eravate voi: c'erano indagini e misere conquiste.
Non vi preoccupate perchè non avete fatto nulla di male, non avete fatto niente: è questo il punto. Non avete spezzato vite, nè cuori, perchè non c'era nulla da spezzare se non gusci vuoti.

Non mi sento solo, anche se non mi divertite più, ce ne sono altri come me. Piccoli dei e dee (udite, udite: dio ha una controparte femminile: una dea. finalmente finiscono le religioni maschiliste.) che vivono, soffrono e sorridono al posto vostro. Sarebbe quasi tragico, se solo ci fosse qualcuno dall'altra parte disposto/posto a capire, ma non c'è nessuno.
Nessuno che possa ascoltare e rimanere vivo dopo aver capito i suoi angusti limiti, quei paletti che delimitano la tua non-vita di merda che non hai mai vissuto, come il peggior rumore senza ritmo.


05/09/12

31/08/12

Microparty! Cuffia - musica e codeina.




Siamo affamati, siamo assetati, siamo vogliosi.
Siamo intelligenti, liberi e, per ora, scevri di difetti.
Siamo sciolti, siamo assoluti, siamo vivi, siamo egoisti, siamo impazienti, siamo intonati ascoltatori, siamo veloci, siamo intimi, siamo felici.
Siamo belli, siamo possenti, siamo grandi, siamo in movimento, siamo amanti, siamo sicuri, siamo miglioramenti, siamo spavaldi, siamo saggi, siamo festanti, siamo giovani, siamo ardenti, siamo bacco e arianna.





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Due comunicazioni di servizio: ho inserito l'etichetta Best (clicca clicca) per raggruppare i post migliori (variano a seconda del mio tasso alcolico), ma più importante di tutto il resto è la mia imminente scomunica, come potete ammirare





Comunque non mi permetto di discutere le letture di joseph.

26/08/12

Tra il serio e il machete.




Mi state sul cazzo.
La gente mi stà sul cazzo.
Facce brutte e borghesi arricchiti, trucco pesante e discorsi altezzosi di merda. Presunzione ovunque, la presunzione di essere una piccola merda che puzza meglio delle altre. Borghesi arricchiti con pantaloni bianchi e smartphone, braccialetti e collane d'oro. Ma nessun vestito può coprire il vostro analfabetismo e la vostra grettezza, siete grezzi e senza gusto, siete stronzi di randagi morenti. Siete morti di fame e guardo raggiante verso il giorno in cui morirete, siete una folla senza pensieri con infradito e ciabatte da infermieri e magliette con scritte di cui non conoscete il significato. Se muori di fame, te lo meriti nel 99% dei casi (sono escluse le vittime di eventi eccezionali come terremoti e maremoti, solo quelli imprevedibili tra l'altro). Non è il destino cinico e baro (cit. Uriel): la sfortuna non esiste. Il destino non è un saggio che vi rimette al vostro posto, il destino sono le vostre continue scelte inconcludenti. Vi maledico per generazioni.

16/08/12

Per rinascere nuovo.




Ho un bel mal di testa.
Sono due giorni che è qui, più o meno tra la tempia destra e l'orecchio.
Ho appena preso un moment.
Certo avrei potuto farmi una camomilla, una tisana, una valeriana, usare la belladonna o un altro qualsiasi dei rimedi omeopatici, ma adoro essere condizionato e controllato dalle case farmaceutiche e mi piace pensare che in una pillolina bianca più piccola della mia unghia ci siano ceneri di morti disseppelliti esclusivamente per alleviarmi il dolore.

Riguardo alla belladonna, ho scoperto che in effetti il sesso risolve il mal di testa perchè ti rilassa o cose del genere, ma chiamo in causa un esperto:

"Il sesso alzerebbe i livelli di serotonina e dopamina prolungando la sensazione di benessere e di relax ben oltre l'attività stessa, allontanando quindi le tensioni che sarebbero alla base delle cefalee intensive." (cit. Dottore)


So bene come mai ho questo dolore: semplicemente mi sono preso a pugni, quattro o cinque. Non puoi mica aspettare che qualcuno lo faccia per te, le cose buone devi fartele da solo. Ho passato la prima notte a sanguinare dall'orecchio e ora mi sento come un peso piuma dopo il suo primo match finito in parità.


E' obbligatorio guardare il video.


11/08/12

Valgo un milione in premi.



Siamo di fronte ad un casino di dimensioni cosmiche. Sarà la rivoluzione, sarà la ricchezza, sarà una svolta che ti sega in due. Se non sai come affrontare la morte, non siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda, io ammiro il coraggio degli incoscienti. Essere felici vuol dire avere coraggio. Bisogna rischiare, non ci accontentiamo mai. Accontentarsi è morire su un letto di paglia vivendo con due euro al giorno.
Qua si viaggia mentre i Metallica ti sforano le orecchie, qua le micropunte di morfina ti accompagnano a ridere. Qui ho intenzione di plagiare questa ragazza in quell'abile e felice inferno che sono io.
Tu vieni a un concerto per stare seduto come se fossimo in chiesa?
Tu non hai idea di cosa voglio fare.

E' questo il migliore dei mondi possibili?
Certo che lo è, l'ho creato io. Esco di casa e ti saluto "hey, io governo il mondo" e tu mi guardi come se potessi continuare a camminare o a fare jogging senza di me.
Non è così.

Ci troviamo nelle risse più distruttive, bastoni, bicchieri, sgabelli chiodati, gente che vola dalla finestra, energumeni negri con cui devi evitare di farti mettere all'angolo, le vittime sono tutte in piedi e gli aggressori sono sfregiati e dolenti per terra, capita, a volte.

Bisogna riprendere la rotta.

07/08/12

Jackpot is my middle name.



Non è mai troppo, finchè ce la fai, esagera, prendine più che ne poi, inala il fumo in tutti i modi, non siamo qui per vivere bene. Siamo qui per esagerare. Siamo qui per strafare e mangiarci tutto il piatto, non ce n'è per nessuno, c'è spazio solo per noi, vogliamo il mondo e lo vogliamo ora.

Non c'è tempo da perdere, bruciamo le tappe e bandiamo i freni della società dalle nostre menti, ti conosco in due ore, ti scopo dopo averti salutata, vieni a casa mia il giorno dopo, ci ubriachiamo e andiamo al cinema e ridere come dei coglioni ed a baciarci appassionatamente, devi leggermi gli occhi, devi captare i segnali di interesse in tre minuti, devi abbracciarmi senza vergogna, devi mantenere lo sguardo, devi toccarmi le mani, è una vita oramai che ci conosciamo.

Non c'è spazio da perdere, viaggiamo e facciamo l'amore su spiagge diverse, visitiamo i peggiori bar, dimmi subito cosa ti dà fastidio, chiarisci subito che sei per la montagna o che sei a favore dell'interrail, fammi sapere se ti piace bere, proviamo i cocktail di quattro continenti diversi, riversami addosso le tue battute migliori e le tue conoscenze, portami a casa tua, fammi vedere dove dormi e addormentati.

Non dobbiamo farci mancare nulla, ci alziamo all'alba e tiriamo finchè si può, più che si può, perchè bisogna esagerare e dare il massimo, non ci sono più spazi per le mezze misure, bere, bere, bere fino a svenire mentalmente, fumare, fumare, fumare, fumare fino a diventare buddha, il più rilassato degli dei, e mangiare cipolle e uova alle due di notte, devi rincorrere e uccidere alle spalle, la tua vita dev'essere straordinaria.

Non è un problema perdere la memoria di tutte le persone, non è un problema fuggire, si rinasce ogni giorno e si vive all'istante, si programmano i prossimi quattro mesi ad occhio e croce e nessuno se ne fotte se le time-tables vengono rispettate, non siamo qui per preoccuparci, siamo qui per strafare, siamo qui per urlare JACKPOT.





03/08/12

Bruciamo le tappe.



 
Latte e nesquik, canna, pasta aglio olio e peperoncino, birra, vino, canna, birra, vino.

Ti sembra di poter fare tutto insieme e senza soluzione di continuità, ti sembra di poter avere una vita in cui è tutto un casino e sei un fattone che chissà se ci arriva a domani (certo che ci arrivo) e non sai dove dormire e ti butti sopra un divano dove non puoi neanche stendere completamente le gambe e la mattina dopo ti trovi tutto rattrappito, ti svegli alle nove, distruggi l'allarme e dormi per altre due ore, doccia ghiacciata prima di fare colazione e pranzo diretto per riprendersi, camminata sotto la pioggia verso casa del tuo uomo e chiacchiere discrete e dirette con il vostro spliff che gira, giocate a beer pong (senza pong) e stappate un vino bianco, torni a casa ubriaco e per la strada entri in un pub per strisciare al bancone e prendere una ale, esci come sei entrato, hai fame e mangi hamburger e patatine, ti schianti sul divano e ti addormenti in centotrenta secondi.

Ti sembra che questa tizia sia troppo semplice e che quell'altra sappia ragionare anche troppo. Ti sorridono per la strada e ti cambia la giornata, esce un raggio di sole e ti senti figo, ti fai accompagnare dagli stone roses, i tuoi film mentali si profilano lungimiranti verso nuove prede e vecchi giochi, ti senti bisognoso di parlare con quell'uomo, ti pare quasi ragionevole dire la verità per occultare un'altra verità, parli, parli, parli e non la smetti più, capisci che per questo motivo devi trovare o qualcuno che risponda alla grande o un pazientissimo ascoltatore, ma poi che palle sarebbe parlare senza nessuno che interagisce?

Puoi spruzzare di fiducia e sincerità e cominciare a scrivere le tue avventure egocentriche e maniache e rileggere vecchie conversazioni per analizzare la personalità della controparte, puoi pensare che se qualcuno è sincero con te, chiaramente hai sbagliato qualcosa nell'impostare la direzione di questa conoscenza, è che sei solo un fottuto paranoico che fa scivolare fiumi e si allontana dagli argomenti che tagliano le gambe, cominci a studiare una lingua e poi un'altra lingua ed un'altra ancora come se ti servisse sapere il più possibile, i sogni sono i desideri del giorno trascorso, la tua testa vorrebbe farti intendere che è improbabile che un magazziniere nero ti chiuda nel cesso dell'aeroporto mentre scopi una tipa solo perchè vuole dei soldi in cambio, tu invece hai ancora dei dubbi su questo.

Non hai dubbi sulle tue possibilità, quando il piatto è alto e tu non hai un cazzo in mano devi per forza bluffare se questa è la tua unica opportunità di vincere (a parte il gamma-idrossibutirrato).

(e questa è la fine di un discorso impostato male.)





Devi essere versatile, ragazzo, devi andare nel locale migliore e non battere ciglio se la bottiglia di vino costa mezza settimana di lavoro, devi agire tranquillo e rilassato perchè 'it's no big deal', perchè tu sei già nel posto giusto nella vita, hai già tutto e il resto è superfluo, stai calmo e non tremare, non mostrare che sei nervoso, tu questa situazione l'hai vissuta centinaia di volte, hai sentito tante volte dire 'io, io, io' che oramai ti scivola addosso e guardi le birre che cozzano con nonchalance, prendila piano, chi ha fretta quando è tutto sotto controllo?
Chiama il taxi anche se non hai i soldi, fatti offrire un drink a casa sua e ripeti che stasera non se ne fa niente.

30/07/12

Mind the cazz.



Un destino di merda sarebbe lavorare come perditempo su flickr aggiungendo foto di barboni e intitolandole "solitudine" o meglio "loneliness".

Oh cristo, mi sono innamorato.

Se non mi passi subito questa canna, questo post non potrà essere concluso, neanche portato a metà.

Arrivata.

Introduzione: come introdurti nella mia vita.

"Vostro onore, le richiedo il permesso di poter introdurre codesta ragazza nella mia vita per trattarla male e impossessarmi della sua anima e aspirarne le lacune e assimilarne le grettezze, per i secondi dei secondi, amen."

"Poichè hai rivelato la tua più profonda paura, ti condanno a mesi di rimorsi adolescenziali."




Capitolo I:

Se mi siedo così, sembro più intelligente o più annoiato? Ce n'è troppa, più di quanta qualcuno/un uomo riesca a sopportarne. Ci dovrebbe essere qualcuno più circolare, con una mente veramente aperta, perchè questi che si definiscono "open mind" ti invitano ovunque sia abbastanza open per loro e ti stimano perchè non fai una piega, poi quando sei tu a portarli nei tuoi club ristretti subito ti accusano di essere pazzo e strafatto. Potrebbe essere un piccolo problema.

Capitolo II:

Le parti importanti a cui devi fare attenzione sono il dietro del collo (noto anche come "nuca") e le mani, attentissimo alle mani, non perderle di vista, per l'appunto prendile in mano e comincia a leggerle sibilando "vediamo, cosa accade nella capitale?". Fatti sentire, fai sentire che ci sei con la mente, non divagare, è inutile evitare la fine dei discorsi. Sarà? Certo che sarà. La questione non è se, ma quando e dove (sotto tre metri di sabbia di problemi irrisolti).

Capitolo III:

Se ragionassimo a priori, non potrei esistere, come i movimenti sociali restaurati e autocensuratisi. Se il problema non riguarda te, non riguarda nessuno. E' un problema hegeliano in tutti i sensi (è un problema personale di hegel), perciò non ci cureremo di risolverlo. La tua esistenza è indiscutibile, dato che anche hegel, come te, è riuscito a sopravvivere con una sola vocale.

Soft-sell conclusion:

Dopo neanche pochi minuti, ho risposto in anticipo ad una domanda di domani (l'immagine di sopra, voi non vi rendete conto dell'eccezionalità della cosa) e se da una parte può farmi pensare che il mio lavoro su questo pianeta è finito, dall'altra mi fa pensare che una bella prova dura si profila innanzi a me.



WHY I AM WHAT I AM RATHER THAN WHAT I AM NOT

1. Make a statement about yourself that begins with the words 'I AM'.
2. Repeat the statement but change the words from 'I AM' to 'I AM NOT'.
3. Repeat the statement but change the words from 'I AM NOT' to 'THE WORLD IS'.






28/07/12

Bagniamoci, amiamoci.





Ci sono due tipi di persone normali di cui non dovete fidarvi: chi beve acqua mentre è ad un concerto (non importa se stia suonando o solo apprezzando la performance) e una ragazza che non soffre il solletico.


E' vero, lo ammetto: non me ne frega un cazzo di niente e di nessuno. Ma non bisogna interpretare questa frase come una specie di cattiveria verso il mondo e verso le persone, semplicemente la mia mente ha un'incredibile autonomia (come il mio piccolo corpo quando bevo, non lo diresti mai che non sono riuscito a sentirmi neanche a malapena brillo) e non mi faccio problemi o questioni se domani scappi in marocco o in tunisia o in brasile o in portogallo, per me è quasi indifferente. Non è che non me ne freghi un cazzo di te, è che la gente va e la gente viene, non è un gran problema, non ci penso.
Dovete davvero smetterla di prendervi seriamente e di prendere seriamente tutte le vostre cazzate, di focalizzarvi sui pensieri, sulla vostra mente, senza avere un occhio di riguardo alla realtà. Vi trovate un lavoro e aspettate di morire, in tutto il mondo. Io spremo il tempo come un limone per ottenere il massimo che posso, per ottenere il mio fisso miglioramento, per ottenerti sdraiata sul mio parquet.

Per ottenerti sdraiata sul mio pavimento è bastato invitarti a casa mia e farti il solletico, quando la tua schiena ha toccato terra, eri così rilassata che morderti il collo è stato facilissimo (e sensuale), dopo alcuni morsi mi avresti scopato lì e subito, ma ho preferito baciare il tuo sorriso da ninfa (ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr ahr) per procedere dopo qualche minuto.
E' un atteggiamento poco rispettoso nei confronti della mia ball and chain, così dice la regina d'inghilterra, io non mi trovo d'accordo, ci sono momenti in cui devi fare un passo bello grande e se il passo lo fai mentre stai scoprendo con la lingua due nuove labbra (chiediti QUALI, ora) è anche meglio.





26/07/12

C'è posto per chiunque.




Qui c'è posto per chiunque.
C'è posto per i giapponesi e i loro scrausi vestiti, con i boots neri e un po' di borchie, gente senza età e dalle capigliature sindacabili.
C'è posto per vecchi tatuati punk che pogano ubriachi e suonano il piano sdentati dopo sette pinte di qualsiasi cosa.
Chiunque non trovi posto altrove trova posto qui, c'è un posto per tutti e per tutti i tipi di gente, puoi vestirti come vuoi, puoi dire ciò che vuoi. Non sto parlando di internet. C'è posto per chi ha cinque figli, ma regolarmente si droga e beve e si lamenta e rimane ubriaco per giorni mentre scopa negre pantere con il culo alto ed enorme. C'è posto per finti matrimoni per ottenere passaporti, per chi fuma erba giamaicana, per chi vuole andare in bici tutto il giorno, per chi vuole sentire piccoli chitarristi mai divenuti famosi spaccare il culo in un pub semivuoto. C'è un posto per rastafariani settantenni santoni con la barba annodata a coprirgli il pacco, per donne incinte tatuate sul grembo, per palestrati e per negri musulmani religiosi con mocassini e tonaca viola (e cappello di cui non saprei fornire una descrizione), per le tue sosia che camminano a piedi nudi nel parco, per chi cerca un'altra vita occupando squat, per chi è vegano celiaco e allergico alle nocciole, per asiatici indiani bangladeshi iraniani arabi, per qualche piccola rapina e per finire in galera un giorno perchè hai dato uno schiaffo al fascista ubriaco che ti ha regalato una testata mentre lo abbracciavi, per chi vuole spintonare e tornare a casa sulle sue gambe, se è fortunato. Per incredibili posti panoramici dove ti puoi portare cibo e birra da casa e apprezzare il momento, per parchi immensi e piccioni monchi che mangiano con te, per i sonic youth l'industrial e the libertines, per concerti di punk sconosciuti cinquantenni con la cresta verde e strane inclinazioni verso la guinness, per metallari gentili e astemi e per nani cinesi. Per vedere un androgino ogni tre minuti, per lavorare sessanta ore a settimana, per essere pagati il minimo e per sfondarsi di birra di dubbia provenienza.





21/07/12

Free ride.




Mi dò un altro giorno di tempo prima di impazzire, devo trovarmi un lavoro.
"Un lavoro limita i danni che può fare il tuo tempo libero." (cit. anonima?)

Questo non è tempo libero, è riflessione becera e genuina sul giocare o meno, su aspettare o meno, sui problemi che concernono la verità e sulla solitudine meschina.
Stiamo parlando di un punto di partenza, non ho un punto di partenza, come lo trovo? Faccio un viaggio e passo in rassegna la mia mente, con dei colori? Odio i colori. Senza colori, senza disegni. Torno? Muoio al largo della costa. Se torno, ti renderai conto che non ne avrò voglia? Serve pratica, servono scelte, servono parole e nuovi linguaggi, serve arrivare in fondo alla pagina. E' solo un piccolo esercizio per il punto d'arrivo, una risoluzione o la morte delle preoccupazioni. Non ho bisogno di motivi, agisco senza, per autonomia, o per uguaglianza. Non ho bisogno di motivi perchè ho una miriade di scelte di cera pongo e colorate per capire che non ti puoi distaccare completamente dal passato, lo modifichi per renderlo presente.
Viviamo sempre tentando di fare fare fare fare, ma ogni tanto devi porti la domanda "sono in grado di aspettare?".

E' veramente fantastico avere la pappina pronta e un caldo giaciglio in cui dormire e qualcuno nel letto che ti sveglia con un bacio tenero e che se ne frega di sapere come riempi il tuo tempo, però ad un certo punto dovrai farti strada a colpi di unghie ed è meglio abituarsi da subito. La paura è un'insegnante e c'è un solo modo per imparare: ammettere al mondo che ce l'hai.

"Ecco, vedi, il problema è che ho paura."

A questo punto la paura si trova spiazzatissima, tutti hanno PAURA di aver paura e di sentirsi sbeffeggiati per averlo ammesso, ed è proprio qui che devi colpire, tu sai che hai paura, devi solo ammetterlo e condividerlo (se la cosa fosse facile e divertente la farebbero tutti).

In questo momento il vostro dio preferito ha paura.


20/07/12

Perdonami, Erik, perchè ho molto peccato.

In kino, parole, opere e omissioni.
E' che sono rimasto sconvolto da lei, è tutti i miglioramenti del mio passato e la mia ebbra/ebrea testolina ha cominciato ad immaginare, immaginare, immaginare, fantasticare (sarò mica diventato una donna da film?) e mi sono ripetuto "URNO, non ancora quell'errore", ma c'è stato poco da fare.
Eravamo vecchi amici perchè tutto questo era già successo, non c'è stato bisogno di spiegare nulla, e come quando c'incontrammo la prima volta anche stavolta mi tocca partire e nello stesso modo vedo un po' a che punto mentale sono arrivato, bisogna mettersi ogni tanto davanti allo specchio e domandarsi "chi sono?", senza ricevere risposta per qualche mese.

Tornando alle tue mani, so che le passi da corpo a corpo, a seconda di quello che ti va di frequentare in un dato momento. I capelli stanno bene così, gli occhi li ho guardati, ci ho scavato, ma non mi sovviene il colore esatto, vi darò uno sguardo quando ci rivediamo. Il sorriso è grandioso, è quello del momento giusto e dei mesi estivi, è quello del ritorno.

Finisco la razionalità, mi alzo e canto con la pinta rivolta verso il soffitto "IRELAND IIIIIIIRELAND TOGHETER STANDING TAAAAAAAAAALL, SHOULDER TO SHOULDER WE DRINK A LITTLE MOREEEEEEE", mi risiedo stranito, comincio ad ammiccare verso me stesso ed ad accarezzarmi le mani, ho sempre gli occhi sgranati e resto in silenzio - cosa sto facendo - , urla qualcuno nella mia testa, poi faccio un sorso e poggio il bicchiere per terra. Ripenso e ricordo tutte le mosse che devo fare, poi urlo con la mia testa, faccio un bicchiere e mi poggio per terra e mi chiedo perchè non resto giovane. Tu mi guardi di rimando e ritengo che sarebbe opportuno approfittare di te ora che sei semi-innocente, prima che un treno di cazzi volenti e violenti ti faccia riflettere sulla vita di coppia, mi guardi, metti un dito davanti alla bocca in posizione pensierosa, alzi gli occhi e dici che la mia stanza è carina, però sei a disagio e preferisco vederti i capelli volare e il tuo sorriso enorme che stà dietro di loro in stile vedo-non vedo, allora usciamo e siamo al solito posto e nella solita situazione, solo che ora ho mezzo collo spellato perchè ho molto peccato.
E anche tu, cambi espressione e mi lanci l'occhiata tipica del "come si è permesso?", torno ad allontanarmi, trenta secondi e mi rifaccio sotto ricordando che "se insisti e resisti, raggiungi e conquisti" (l'altro è "bevi, bevi, che non migliora") ed ottengo il risultato che volevo, mi faccio prendere dal boost al superego e perdo di vista le mie priorità. Errori da principiante, ma lei non la perdi più.



13/07/12

Quella strana sincerità.




Tu conoscerai tantissime persone e ricorderai i loro volti ed i loro nomi, ma può ben capitare (lo sai) che quando incontri qualcuno che non vedi da tanto tempo, magari non lo saluti neanche.

Compagni delle medie, delle elementari, di calcetto, gente conosciuta un attimo ad un concerto, qualcuno con cui hai parlato mentre eri ubriaco.

Probabilmente anche loro ti riconoscono e ti guardano e pensano "che faccio, lo saluto o no? Sono anche due anni che non ci salutiamo, sarebbe...strano (awkward)" e poi passano avanti dandoti uno sguardo, o a volte cercando di evitare il contatto visivo.

E' una piccola forma di bugia, è come dire "no, non mi ricordo di te".

E non parlo di quelli che guardi un po' per tentare di capire se sono davvero quelle persone che pensi che siano, no, proprio di quelli di cui hai una perfetta idea di chi siano attualmente.

Mi sono perso.




Are you kidding me?


Ah no, insomma per imbarazzo o per poca confidenza, tutti questi conoscenti o vecchissimi amici ti ignoreranno (spesso volontariamente) e la cosa mi pare assurda, quasi.


E infine ecco dove voglio arrivare: ogni tanto scopri che qualcuno invece ha quella strana sincerità di dire "sì, mi ricordo di te" e ti saluta anche se dopo più di una decina di mesi (prepararsi per una conclusione di merda) e, insomma, stima.




10/07/12

E' meglio se mi vieni a trovare ed anche subito.



L'indiano non ha capito come funziona con le donne.
L'indiano è  convinto che agendo da migliore amico abbia qualche possibilità e che gli occhiali e i baffetti da cinese gli diano un tocco da intellettuale.
Non mi dispiace neanche un po', sono errori che bisogna pagare caro e da cui bisogna imparare, e infatti me lo vedo con il cazzo in mano che pensa a lei e mentre se lo mena ci ripensa e rimugina "che cosa sto facendo? tutto questo è sbagliato...o no?" e continua, non si lasciano le cose a metà.

Non è l'unico ad aver sbagliato con lei, io invece l'ho chiusa in un solo pomeriggio: eravamo in ascensore e non mi sono comportato da filosofo professionista, non ho cacciato argomenti interessanti, perchè è proprio quello che si aspetta, di poterti giudicare subito e criticare nel suo ambito preferito, ma se non le dai quest'opportunità, allora ti si scioglie tra le braccia.

E infatti aveva la pelle d'oca e i suoi occhi castani brillavano mentre ritmicamente si soffiava via i capelli dal viso, le ho sfiorato un braccio per accompagnarla fuori, sul terrazzo a prendere il sole, ma ormai era notte, perciò abbiamo solo dormito e il giorno dopo si è svegliata da sola.

Io sono andato via a girovagare ed a riflettere: se fosse lei la sintesi?






"La sintesi è il momento conclusivo, speculativo e razionale, in cui si coglie finalmente l’unità e la concretezza delle determinazioni opposte ed il positivo che emerge dalla loro sintesi. La sintesi per Hegel è così Aufhebung, cioè superamento che toglie l’opposizione tra tesi e antitesi, ma anche conservazione, nello stesso tempo, della verità di entrambe e della loro precedente opposizione. In altre parole, gli opposti non vengono eliminati ma considerati ad un livello superiore, nell’unità che risolve il loro carattere di opposizione."






08/07/12

Indosserò una nuova pelle.

Il professore di ingegneria mi chiede di fare un sondaggio apparentemente stupido e insignificante: "preferisci l'acqua con il sale o senza sale?". Non faccio domande, ma non ho neanche voglia di fermare troppi clienti dell'hotel per una stronzata simile; perciò lo chiedo solo a tre persone e ottengo due che la preferiscono con e una senza. Tutto stà nell'inventare un numero più grande da usare come campione, e che sia credibile.

Tre per sette: ventuno.
Facciamo otto e tredici.
No, sarebbe palese.
Otto e quindici.
Otto e sedici meglio di no, è il doppio.
Otto e quindici, aggiudicato.

E' passato solo un quarto d'ora, ma me ne infischio.
Busso alla 322 e il professore è ancora in giacca e cravatta, gli dico i risultati e lui sventola la mano e dice - Non serve a un cazzo, vabbè. -
L'avevo anche intuito, caro mio.

Chiudo e gironzolo per i corridoi, è mezzanotte, ma c'è parecchia gente in giro, ragazzi e ragazze di tutte le età, dai quindici ai trenta, che fanno a quest'ora, poi?
Lo scopro subito dato che con ampi gesti due di loro mi dicono di andare verso la vasca.
Una vasca idromassaggio grande abbastanza da contenere una decina di persone, vuota? piena? Non riesco neanche a capirlo e mi guardo nel retro del cervello per vedere se sono ubriaco o meno, no, no, tutti puri, io e la mia ghiandola pineale.

Quelli che non sono arrivati abbastanza presto da entrarci sono tutti attorno alla vasca, seduti nei modi più disparati, non conosco quasi nessuno, mi pare, forse un tizio assomiglia a davide (o è proprio lui?).
Sono tutti in silenzio e solo qualcuno parla, si fa filosofia di buon livello, e ora l'argomento principale è la definizione di eroe: un direttore d'orchestra con i capelli unti è seduto e si stringe le ginocchia mentre sostiene che "è la lealtà la vera virtù che caratterizza gli eroi"; un metallaro con gli occhiali non è d'accordo e alza la voce - dov'è il posto per l'egoismo in tutto questo? -

- Eracle era leale solo a se stesso, come me d'altronde. - intervengo.

La discussione si spegne perchè non sento le risposte degli altri due, sono impegnato a guardare barbara il cui sguardo sporge dal bordo della vasca verso me e mi invita ad entrare ed a sedermi vicino a lei.
E' pazzescamente bella e per un attimo ripiombo nella mia scatola cranica a fare un check-up ("è tutto ok qui dentro?"), poi entro con i jeans nella vasca mentre in un buon tedesco mormoro:
- Ja, ja, ja, ja, ja. -




04/07/12

Corso approfondito sull'ironia.

Ogni giorno, ogni settimana, ogni megasecondo, devi ripetermi gli stessi discorsi ciclicamente.
E' una cosa orribile ed insopportabile.

Se dovessi sentirmi le stesse menate da persone diverse, potrei anche capire. Potrei pensare "già sentita, so cosa rispondere, so cosa pensare, anzi meglio: adatto le pregresse conoscenze a questa nuova situazione".
E invece no, perchè sei sempre tu ed il mio quinto pensiero è: "ancora? basta, perchè di nuovo devo sorbirmi tutto ciò? sono sicuro di aver capito al cento per cento già la terza volta, ora basta, te ne prego".
Sono sicuro che hai una piccola agendina, ereditata da tuo nonno, dove sono segnati in minuziose lettere tutti questi discorsi della minchia e la vai a controllare prima di risganasciarmi i coglioni ("questo l'ho già usato quattro giorni fa, questo non mi va, il decimo discorso! Oh, come potevo dimenticare di ricordargli il decimo discorso!").





Sei fredda.

Ci vuole sempre tempo per farti stare bene.

Non ti va bene se canto.

Sei gelosa.

"La vasca, la vasca! Ancora con questa storia della vasca, sono passati anni, cazzo."

Mi stai stretta.

Spesso sono già stanco quando ci vediamo

e ti lamenti se non ti parlo

cioè diventi ancora più fredda.

Anche se, quando sto bene con te, rimarrei per ore.

Ora è estate, la stagione degli amori,

(o era la primavera?)

perciò ho bisogno di te.

Per picchiarti a sangue il sabato sera.

Sei come la mia doccia.


30/06/12

Le scene da film nella vita reale sono una delusione.

Nei film il confronto psicologico tra il protagonista e il pirla antagonista destinato sempre a perdere sono dieci minuti di grandi discorsi o monologhi, botte e risposte sul filo del rasoio, roba da avvocato del diavolo e scarface (quello è un uomo cattivo!) e la venticinquesima ora, qualcosa che ti vai ad imparare a memoria per quanto è figa, ma nella realtà è un'assoluta delusione.
Nella realtà ti trovi di fronte un coglione qualsiasi che cerca di giocare a chi ce l'ha più lungo e si butta in giochini mentali tentando di metterti un'idea in testa stile inception, senza la più lontana possibilità di successo, e mi ritrovo sempre a dover dimostrare la mia incommensurabile superiorità (quella che solo un dio può avere) ogni volta che succede.
E' che queste cose mi divertono e magari può succedere che mi creo un po' di hype aspettando grandi rivelazioni o discussioni incredibili, ma rimango sempre deluso.
"Ti devo parlare, devo dirti cose importanti", piuttosto fatevi una bella sega e passate il tempo in modo più fruttuoso, non vi fidate di questa gente che vi fa perdere tempo. Piuttosto apprezzo di più chi ti attira con una scusa e poi ti malmena brutalmente, almeno dici "finalmente una novità", il resto non ha senso.


Almeno preparateveli i discorsi, al posto di presentarvi stile esame universitario dicendo ehm...cioè...insomma...il fatto è che...
bocciati.





E devo sempre spiegare che nella vita precedente ero Hitler e ho perso una guerra mondiale, perciò ora il karma mi ha dato una bella vita.

24/06/12

Devo sempre spiegarti tutto.




Mi sono svegliato e accanto a me c'eri tu, ma ho sognato tua sorella. Il mio sogno riprendeva in parte quella vacanza che abbiamo fatto insieme (non io e te, ma io, tua sorella ed altri amici), dove lei dormiva nel letto sopra il mio, con quelle lenzuola rosse e ci svegliavamo la mattina e andavamo a fare colazione nei ristoranti. In macchina la canna girava, anche al guidatore faceva due tiri, ed io ero dietro e vicino al finestrino e lei era in mezzo, quando il motore si spegneva, buttavo il mozzicone dal finestrino, aprivo la portiera e lo pestavo davanti agli occhi sgomenti della cameriera.
La sera del compleanno di tua madre lei era con te a festeggiare e io sarei potuto venire e salutare tutti, invece sono andato in discoteca con gli altri e la policy del posto era che tutti dovevano bere almeno un cocktail, anche chi guidava.
Ci pensi?
Dato che odio le discoteche e odio ballare, mi sono seduto su quei divanetti rossi insieme a Valerio e mi sono messo ad osservare i presenti. Era inizio serata perciò la situazione era abbastanza calma.
Ma sto divagando.
Tornando a tua sorella, l'ho vista una settimana fa che camminava sorridendo con i suoi occhi celesti e con quella sua amica con i pantaloni larghi stile indiano, o queste cazzate qua; non lo diresti mai, ma sento che sotto quei pantaloni verdi c'è un culo fantastico.
Il problema è che ora devo sopportarti finchè non ti smuovi dal letto e ti togli dai coglioni, mentre io sorrido pensando a lei e tu non lo immagini, mentre ti guardo negli occhi vedo lei e penso che sarebbe meglio.

Sarà che mi sono rotto il cazzo di essere cercato da te solo quando c'è bisogno di piangersi addosso o di una scopata un po' più carina.

10/06/12

Quella sognante euforia.

Se c'è un film che rivedrei decine e decine di volte, questo è The Wall.

Se non avete sentito l'album, siete in grave difetto.

E da questo capolavoro di album, è stato tratto un film, e voi magari non lo sapevate, beh sapevatelo!

Bob Geldof, che non avevo la più pallida idea di chi fosse prima di informarmi sul film, ti butta lì un'interpretazione pazzesca, si cala proprio nel personaggio.
Gli spezzoni disegnati e tutte le immagini ti mettono quasi un'ansia addosso.

Inutile dire qual è la mia parte preferita...In the Flesh.

Quando durante One Of My Turns spacca tutto.

Quando non c'è nessuno a casa.

Tanti quando, ma non vorrei anticipare nulla.

E il processo finale è superbo:

Since my friend you have revealed your
Deepest fear
I sentence you to be exposed before
Your peers
Tear down the wall




03/06/12

.

E' semplice non sbagliare. Basta non fare mai scelte.

25/05/12

Si muore di gloria.

Il mio inconscio ha le idee chiare.
Altrimenti non sognerei ogni notte di uccidere e torcere le budella e picchiare e farmi pregare in ginocchio mentre colpisco sopracciglia.
Il mio inconscio richiede organizzazione.
Lo sento che tu sei il solito stronzo last miniut (è così scritto per evitarti la difficoltà della pronuncia inglese) i cui progetti più grandi e nobili sono per l'apericena del giorno dopo, lo vedo che nella tua mente c'è scritto "c'è tempo, c'è tempo, c'è tempo".
Ma ho delle brutte notizie per te (semicit.): qui non c'è tempo e non c'è il "ci organizziamo con calma", perchè altrimenti sarei finito come te a gattonare per terra in mezzo al mio vomito cercando un lavoro, e non è così, a quanto pare.

Capiscilo una buona volta:
gli obiettivi si stabiliscono, la strada si programma e il risultato si raggiunge.

Non c'è altra via e non c'è altro modo, è tutta una questione di organizzazione.
E' l'intelligenza che ti distingue e ti allontana dalla plebe, è la ricchezza; e dato che i soldi non piovono dal cielo, nel 93% dei casi se ce li hai, vuol dire che te li sei meritati programmando.
Sono queste le cose che ci separano, sono queste le cose in cui ti impegni ogni giorno per elevarti dalla massa, non sei qui per non stupire.

Allora organizziamoci, perchè non mi sembra giusto, nei confronti del sacro bene della vita, non commettere almeno un omicidio in questi 35.000 giorni; sarebbe oltraggioso: hai una vita e non ne togli un'altra?

C'è davvero qualcuno di voi che non ha mai elaborato un omicidio nei minimi dettagli? Travertirsi, agire di notte, accoltellare, strangolare, con una mazza da baseball, con un cric, spazzolarsi i capelli prima, mettersi i guanti, fuggire senza destare sospetti, sorridere mentre si legge il giornale, commentare con circostanza l'avvenuto, "non posso dire che mi dispiace".








09/05/12

Ti sei perso? Anche Rambo. Vi siete entRAMBO persi.





Non sarebbe un problema, se non vi vedessi, ma io vi vedo, ed è quello il problema. Vi vedo nelle vostre giacche e cravatte, vi vedo con le maniche tirate su quando fa caldo, con la camicia, con i mocassini, le scarpe a punta di sabato sera, il rolex da 300 euro, lo sguardo che dice "guardami, sto costruendo il mondo".
Ti guardo, ti guardo, ma vedo un pesce che affoga. Se i pesci fossero così stupidi/inutili/senza senso da affogare, se i pesci avessero delle caviglie che gli permettessero solo minuscoli passi.
"Guardami, per favore, sto realizzando il mio sogno, sono un uomo fatto e fortunato. Vedi la classe? Lo stile? Il mio lavoro dai pori della mia pelle e dai vestiti sopra essa?"
Vedo solo una ragazzina con un piercing alla lingua che pensa di poter fare pompini migliori solo per questo.
Ogni tuo passo in questo posto è un fallimento, l'emblema del fallimento, sei il fallimento più totale, sei il "chi si accontenta gode", sei un minuscolo mondo, sei un granello di sabbia che spazza i culi dei bagnanti e non ti basta fallire una volta, ti piace ripeterti fino allo sfinimento, guardarti allo specchio, sudato, vecchio, brutto e pensare "ce la sto mettendo tutta, sto facendo davvero il massimo", questo dopo aver concluso la metà della metà della metà di un ottavo di quello che avresti potuto e dovuto fare.
Non è il fallimento in sè che mi fa ribrezzo, ma la tua soddisfazione triste, il risultato di anni di fallimenti ingiustificati e di noie e di scelte sbagliate, ripetute scelte sbagliate, quelle di un insaziabile imbecille.

Ma io...
Però io...
C'è da dire che io...

Non devi, tranquillo. Non devi giustificarti con te stesso attraverso di me, non importa a me, non ci credi tu, ti vuoi autoconvincere? Bel tentativo.
Puoi continuare a fare progetti, a designare obiettivi, a darti date di scadenza, a darti orari precisi, a focalizzarti sulle azioni da compiere, ma hai già decretato la tua sconfitta, in partenza, dalla nascita, dal diploma.

Io avrei...
Io potrei...
Io potrei aver avuto...
Io avrei potuto...


Non lo metto in dubbio, dall'alto delle tue estreme ed infinite possibilità, dall'immenso potere e dalle grandi responsabilità mentali che ti spettano, sicuramente avresti potuto. Ma (ora ce lo metto io il "ma")

NON L'HAI FATTO,

perciò
affoga
soffoca
crepa
e guardami
fare ciao ciao
con la manina
vedi?
sorrido.











01/05/12

Il ramingo che non credi.





Penso che partirò.
Penso che andrò ramingo per il mondo.

Sarò uno di quegli stronzi avventurieri che piacciono tanto a tutti.
Che coraggio che ha, bravo.
Oh sì, anche io lo farei.
E stronzate simili.

E andrò in tutta europa, non so con quali soldi, a fare il cameriere in tutte le città.
E porterò un milione di taccuini su cui scrivere le mie cazzate e ci farò un libro e sarò ricco, forse è così che si vive.
Poi mi devo vaccinare per mille malattie e il tagliaunghie me lo porto sicuramente.
Poi torno in patria e vado a scalare l'everest e non mi farò sentire per mesi dai miei amici, così che quando tornerò tutti avranno una grande stima di me.

Ma io non di loro.
Faranno la fila per parlarmi per quelle poche settimane che sarò nella mia città natale, mi inviteranno a casa loro, mi inviteranno a bere un caffè e rifiuterò dicendo che in siria non si usa fare così.
Dirò che il nordafrica non era come me l'aspettavo, che ad amsterdam non ho fumato come avrebbe fatto chiunque altro, che il big eye e il big ben sono meglio di parigi, che le strade di san francisco vanno prima su e poi giù e in kenya sono stato in un safari.

Tutti penderanno dalle mia labbra e io farò come se non fosse nulla, come se fosse tutto normale e sotto controllo, che è un piccolo viaggetto di due anni e non ho fatto nulla di eccezionale; ti guarderò dalla mia posizione a mezz'aria, dall'alto verso il basso, come se stessi rischiando la vita a petto nudo solo per te, e tu cadrai bastonata sotto questi colpi e prenderai il numerino per potermi soddisfare e non avrai abbastanza parole di ammirazione e non avrai abbastanza tempo per dirmele e per guardarmi come fossi il messia che è tornato per lanciare uno sguardo di luce sulla tua misera vita schizofrenica, con quegli occhi traboccanti che dicono "raccontami un'altra storia", ma non è di questo che mi curo dato che potresti non vedermi domani.



Soldi, non c'è nulla che non possano curare,
neanche la tua voglia di andare ramingo.





21/04/12

Sento odore di grandi opportunità.






Ieri sera ho visto tuo padre.
Tuo padre ha la tipica faccia da operaio, con la barba incolta un po' nera e un po' bianca, con i capelli arruffati perchè si lavora, si lavora e basta, si suda e il lavoro è una cosa seria e tutte queste stronzate.
Lo si vede da un chilometro che non spicca per intelligenza e furbizia e non è dedito al risparmio o a qualche minimo di programmazione economica mensile del reddito per la famiglia, niente di niente; e infatti a fine mese si arranca un pochino. Però può guardare soddisfatto a tutte le cazzate di alto valore sociale che ha comprato con il suo duro lavoro, come l'LCD da 700 euro (indispensabile).

Nonostante sia finito a fare il suo bel lavoro manuale, anche lui qualche decina di anni fa era una di quelle persone che

stava per prendere la laurea


e io ora ci credo, perchè ne conosco tante di queste persone e ognuno ha i suoi buoni motivi:

"Stavo per prendere la laurea, ma mentre allungavo la mano verso il pezzo di carta mi è venuto un crampo e, tu lo sai come funziona, dopo trenta secondi non puoi più prenderla." (problemi fisici version)

"Stavo per prendere la laurea, ma, per un incredibile colpo di fortuna, ho trovato il lavoro che sognavo da una vita: 800 euro netti al mese!" (fortunato version)

"Stavo per prendere la laurea, quando all'improvviso un crocifisso è volato sul palco e ho sentito il bisogno di prenderlo in mano e metterlo in tasca e poi mi sono convertito e non ho avuto più tempo per pensare a queste quisquilie universitarie." (cantante della fede version)

"Stavo per prendere la laurea, poi praticamente dal nulla mi sono nati due figli, chissà com'è accaduto, e ora preferisco fare la casalinga lamentosa e vivere sulle spalle di mio marito." (femminile version)

"Stavo per prendere la laurea, ma la mia facoltà era troppo facile e l'ho cambiata con una al di là delle mie possibilità; ovviamente non ce l'ho fatta a sostenere neanche metà degli esami e quindi ho lasciato dedicandomi alla porno." (pornostar version)

"Stavo per prendere la laurea, era tutto ok, ma la mia scatola di orgoni cominciava a emettere vibrazioni e quando mi sono voltato un moscibecco mi aveva appena succhiato il cervello, e ora esprimo me con frasi facili." (orgoni version)

"Stavo per prendere la laurea, mi sono fermato un attimo a leggere il blog di URNO1 e ora premo indefessamente e repentinamente F5 sull'home page nell'attesa di un nuovo post." (qualcuno che non ha una buona scusa e non sa inventarsene neanche una version)


Stavo per prendere la laurea con gli sci, quando un lupo dalla parte destra dello schermo mi ha ingoiato in un sol boccone.



Non ci avrei mai creduto, e anche io sono rimasto sconvolto quando ho visto con i miei occhi che ci sono campi, campi sterminati dove gli esseri umani che stavano per prendere una laurea non nascono: vengono coltivati.


14/04/12

Estate e mezzaluna fertile.






Con tutti i pro e contro della stagione, non vedo possibili paragoni: preferisco mille volte essere stuprato da violente zanzare tigre che avere le mani secche e congelate da un vento glaciale.

E godo facendomi camminate sotto il sole cocente mentre sudo l'anima a 35 gradi, non dovete avere nulla da ridire sul caldo, voi ed i vostri pinguni personali.

Nonostante fuori casa potrei cuocere un uovo sull'asfalto, mi schianto con una doccia calda, esco nudo e cammino per casa mangiando arachidi salatissimi che mi mettono una sete terribile, da colmare assolutamente con una cassa di Adelscott, poi barcollo verso il parco più vicino e vado a prendere il sole sdraiato e sento musica chiaramente estiva come California Sun e ammenicoli simili, mi alzo e cammino verso quella che prima era la mezzaluna fertile, un semicerchio di cemento in mezzo all'erba dove solo sedici anni fa qualcuno mi è salito sulla schiena con la bicicletta, mi avvicino alla tua macchina e gli dò fuoco in questo modo: