22/10/14

Gyönyörű.

Volevo rimanesse il tuo odore nel letto e forse un po' è rimasto, ma dovevamo sudarci dentro nudi e non l'abbiamo fatto, abbiamo perso un'occasione. Siamo tornati a casa ubriachi persi e ci siamo seduti a fumare, togliendo quasi tutta l'aria alla stanza.
Ci siamo addirittura addormentati mentre ascoltavamo L'album. Non un album qualsiasi, L'album. Eravamo proprio stanchi.

La modella mi guarda negli occhi e mi dice "che dici funzionerà?", e poi, "ti comporti come un bambino".
E' perchè voglio rimanere giovane. E' inutile che fai la donna vissuta se poi non ti sei neanche mai innamorata. "Ah, sì, ma l'amore, l'amore. Nessuno riesce mai a spiegarmi come ci si sente." Io ci provo e lei ribatte: "sì sì, fai tutto quello che devi per un'altra persona e poi cosa? Tanto finisce."
La disillusa. Secondo me i suoi hanno divorziato quando era piccola. Ha queste labbra grandi così grandi che potrebbe mangiarmi. Pericolosa.
Ma io sono d'accordo, in parte. Anche io non voglio sposarmi per poi comprare una casa in cui la camera da letto ha il cesso in una camera dentro la camera dove poi mi metto sul letto ad aspettare che mia moglie si faccia sexy quando si tratta di scopare.
Noi siamo già sexy, noi scopiamo in giacca e cravatta e vestito da sera, noi scopiamo con i dubbi e mentre piangiamo. A noi non ce ne sbatte un cazzo. Che se poi vado a fare un calcolo sono più le volte che ho scopato in macchina che non su di un letto. A parte i posti strani che escono sempre nei giochi alcolici tipo "non ho mai".
Non ho mai scopato in francia, io e i francesi alziamo le birre.
Non ho mai scopato in spagna, io e gli spagnoli alziamo le birre.
Non ho mai tradito la mia ragazza/il mio ragazzo. Bevo da solo.
E chi vi crede.







Sono in una piscina. Sono in una piscina ed ho una bottiglia di plastica con dentro il contenuto di una bottiglia di vino rosso, bevo, beviamo tutti. E' una bella sensazione. Ci lanciamo sugli scivoli, prendiamo le ragazze sulle spalle e le facciamo combattere. Siamo così ubriachi che quando cadono loro veniamo trascinati sott'acqua, rischio di affogare un paio di volte. Penso che se non ho perso ora le lenti a contatto, non le perderò mai più.
C'è una parte della piscina che è semichiusa, ci vanno tutti a limonare, qualcuno esagera infilando le mani nei costumi, sono fuori di me e sento roba tipo "ti piace?", la ragazza risponde "sì, ma ho il ragazzo!". Almeno ora avrà la coscienza a posto, penso. Intanto continua a baciare il tipo.

So già come finisce la serata, so già come finiscono tutte le serate appena arrivo a destinazione. A volte mi immagino dei discorsi schietti e sinceri tra me e i protagonisti delle avventure, tipo:

Urno: "perchè non te la sbatti subito invece di aspettare la fine della serata?"
Tipo A: "c'è tempo, c'è tempo."

Urno: "perchè non salti subito addosso al tipo? Tanto lo sappiamo che te lo vuoi fare."
Tipa A: "ho bisogno dell'alcol così potrò accusare questa povera vodka e non penserò di essere una bagascia qualsiasi, io non sono come le altre."

Urno: "non ti dà fastidio fare il terzo incomodo?"
Tipo B: "ti prego, urno, è l'unica cosa che so fare."

So già come finisce la serata.
Ma poi, perchè non sono ubriaco? Abbiamo bevuto tutti insieme. Tutti barcollano, qualcuno cade a terra, c'è vomito sul tavolino, prendo un taxi e vado a casa.


Ci siamo tutti dipinti la faccia e le braccia, scrivendo stronzate. La serata era tranquilla fino alle due, più o meno, poi tutti hanno cercato di scopare senza pietà. Nessuno si è riuscito a portare una ragazza a casa. Piano piano la sala da ballo si svuotava, via le più fighe finchè non rimanevano solo gli scarti.
Un russo a cui non darei mezza lira sbatte al muro una stangona bionda, io penso "ma che cazzo..." e intanto mi calo un jim beam e butto il bicchiere in mezzo alla pista. Esco fuori di me e ballo come un dannato tentando di capire come CAZZO fanno questi brasiliani a ballare così bene. Ce l'hanno nel sangue, non c'è altra spiegazione. Sono su un altro livello. Si divertono da morire.
Un tipo strano con una maglietta nera si avvicina ad una gnocca mulatta che ha in mano una birra, cominciano a ballare insieme, piroetta, poi lei si mette a strofinargli il culo sul pacco in una maniera assurda, il tutto senza far cadere un goccio di birra, si girano, si guardano negli occhi e ballano con le fronti sudate vicine, la camicia rosa della ragazza è fradicia di chissà quale tipo di drink, chiudono gli occhi e si baciano, il tipo allunga anche le mani, quasi si violentano, si fanno male, si prendono per la nuca mentre si srotolano le lingue in bocca. Io sto volando come un fantasma su questa scena, forse li sto fissando come un pirla, nessuno bada a nessuno. Si staccano per un'altra volta e lei va verso il bagno, lui la aspetta fuori, ma ci vuole troppo tempo e si va a prendere un drink. Torna in sala e trova la stessa mulatta che sta limonando un ciccione brasiliano e scoppia a ridere, io lo guardo e scoppiamo a ridere insieme perchè abbiamo capito che non andrà avanti. Lo perdo nella folla. Lo ritrovo quando vado a prendere la giacca e lui mi mena uno sguardo come per dire "io quello che dovevo fare l'ho fatto", gli do una gentile pacca sulla spalla e mi perdo nella notte.

04/10/14

Le segrete.

Quando ero piccolo facevo dei lunghi viaggi in macchina - ogni agosto lo passavo in famiglia da qualche parte in italia, viaggi in autostrada di anche sei ore e più, ogni tanto ci scappava un traghetto - e c'erano le cassette per intrattenere tutti quanti, principalmente musica italiana come lucio battisti, de andrè, celentano, vianello, ma ce n'era una con i beatles ed io me ne innamorai anche se non capivo nulla delle parole, ovviamente, e la mia preferita era eleanor rigby, mi piaceva il suono e aaaaaah look at all the lonely people. Una volta, ricordo, feci incazzare mio padre perchè la volevo sentire di nuovo dopo già due tre volte e mia madre mi spiegò che una canzone può anche essere bella, ma se la riascolti troppe volte ti scoccia. Compreso, disse il piccolo me.

Il giorno dopo, il giorno in cui avevamo finalmente passato il confine mentre tutti mi dicevano di stare attento, di non rischiare, con un misto di curiosità e invidia, parlammo dei sotterranei, delle segrete che avevamo sognato insieme in una macchina con i finestrini appannati, nudi dentro e spaventati e abbracciati - e avevamo capito di essere davvero connessi - ma ora i tuoi occhi non sono più gli stessi e hai uno sguardo perso che solo a guardarlo mi fa tremare perchè eri la stessa che mi chiese "cos'è che sbaglio?" mentre io non avevo la forza di risponderti.

Io voglio sapere cose che non si possono sapere.
Voglio sapere chi è stato il primo uomo, uomo, non bambino, a prendere un amico o un fratello ed andare vicino ad un lago o un fiume o su una qualsiasi spiaggia a tirare due pietre di simili dimensioni per vedere chi la lanciava più lontano. Quando è accaduto? Quante migliaia di anni fa? Voglio il video su youtube di questo avvenimento epico.
E voglio conoscere tutte le persone che sono morte in guerra per motivi stupidi. Tipo quelli che sono caduti come degli idioti, scivolando su un pavimento bagnato di sangue o quelli che stavano poveracci nel cesso e si sono trovati il soffitto in testa. O i primi fessi che si sono raccontati le stesse stronzate che racconto io.
Chi è stato il primo genio a mangiare per sbaglio dei funghi allucinogeni e poi si è buttato da un burrone in preda al panico e alle visioni.
Sono cose da sapere. Sono cose importanti. Non come sapere che la canna da zucchero è il motore trainante dell'economia in qualche nazione africana di cui domani ci saremo dimenticati. Ma questi interrogativi me li porterò nella tomba mentre cerco di essere contento per me e per tutti voi.
Voi con questi stupendi occhi blu che vi guardate sognanti, con queste gambe in carne, più che in carne, a rincorrervi tra i tramonti come se tutto ciò potesse durare mentre i vostri sorrisi si spengono piano piano piano piano e svaniscono nel nulla.
La vita.