31/12/11

Il manifesto dei ---------.

Siamo nati circondati da parenti, tutti ci volevano bene, abbiamo cazzeggiato e giocato e pianto come ogni buon bambino fa, ma con tanti giocattoli in più, ci siamo fatti male comunque, però. Alle elementari il mondo era completamente ovattato, il paradiso, e tu non hai neanche il tempo di rendertene conto che sei già altrove, alle medie poi l'ovatta cade e ti mostra la piccola merda che c'è in giro, non ci siamo fatti problemi, nessuna scazzottata, solo qualche diverbio, scherzi pesanti, piccole infrazioni della legge, cambia qualche amicizia, alle superiori prendiamo sto cazzo di diploma dopo cinque anni di quasi puro fancazzismo, scopiamo, troviamo la ragazza, lasciamo la ragazza, viaggi e vacanze con gli amici e poi le strade cominciano a dividersi: universitari in patria e universitari fuori sede.

C'è chi la prende più seriamente e chi meno, chi decide di smazzare e fare tutti gli esami in ordine e in tempo e chi se la prende comoda vivendo sui soldi dei genitori, chi sceglie a cazzo la facoltà, chi cambia facoltà dopo un anno, i soliti aspiranti suicidi dei test falliti di medicina, milioni di nullafacenti che si iscrivono a giurisprudenza, chi si prende un anno sabbatico; comunque dopo anni di fatiche, o di 18 rubati all'agricoltura, qualcuno ce la fa e si laurea, proponendosi imberbe sul mondo del lavoro.

Ora, noi aspettavamo solo di poter finalmente ereditare il lavoro dai nostri avi, o magari noi avevamo un sogno come fare il giudice o il p.m., e nel primo caso saremo bollati a vita come raccomandati e per di più dovremo dimostrare di non essere da meno dei nostri predecessori, che poi capita che qualcuno sia anche davvero bravo, ma sarà comunque un raccomandato; nell'altro caso il sogno si allontana come se lo vedessimo da un binocolo al contrario e via a provare i concorsi e a studiare tutto il possibile e a scazzarci perchè non ce la facciamo e poi noi volevamo semplicemente sfondare all'estero come fanno tutti quelli che meritano come noi, solo che la multinazionale/mininazionale ancora non ci chiama nonostante il nostro curriculum vitae sia stato inoltrato via fax ben tre mesi fa.

Rimaniamo un po' in piedi, mentre tutti ballano e noi siamo indecisi sul da farsi, valutiamo, valutiamo, agiamo ogni tanto, certo i soldi non mancano, ma dov'è la realizzazione? Vogliamo solo arrivare a poter dire "ce l'ho fatta". A fare cosa, si vedrà.

Perchè ci disturba pensare di essere gli unici stronzi che siano indecisi o per lo meno titubanti sul da farsi in questo vile mondo.
Siamo noi davvero incapaci di capire le logiche di esso? A sentir parlare gli altri non è assolutamente possibile arrivare a 25/26 anni e non aver pianificato i prossimi trent'anni di vita, tu, idiota, come può essere che non hai le virtù per decidere tutto quello che c'è da decidere? Muori cretino. Ce lo sentiamo dire da gente che non si sa in quale modo è riuscita a capire tutto della vita a circa vent'anni, senza nessun ausilio da parte della propria famiglia, chissà per quale miracolo, non so, forse la conoscenza innata, forse i libri posseggono tutto lo scibile umano e basta saper trovare quelli giusti da leggere, la cosa ci puzza in qualsiasi salsa la cucinate, voi nati stronzi innati.

Inoltre sentirci dire "muori coglione" dopo che queste due parole le usiamo come le virgole per parlare degli altri altri (quelli al di sotto di codesto manifesto), ci destabilizza sicuramente, perciò "schiatta tu, merda".

29/12/11

Il canto di natale (burro).

Dopo essermi genialmente presentato mezz'ora prima, ho guadagnato la prima fila a questo concerto, purtroppo non mi ricordo come sono arrivato lì e non vedo facce conosciute attorno a me, perciò mi metto ad ascoltare il cantante pelato che è un miscuglio tra lindo ferretti e il cantante dei negramaro e per di più è una di quelle persone perennemente incazzate e quindi sente il bisogno di urlare nel microfono appena una canzone NON lo richiede.
Purtroppo arriva sempre il momento in cui il leader della band vuole interagire con il pubblico, mettendo in mostra le sue dubbie capacità relazionali; ora, c'è chi è timido oppure non tiene a fare questo tipo di cose e al massimo ti saluta quando sale sul palco e quando se ne va o ti presenta le canzoni in un modo più o meno obiettivo ("questa si chiama Songs For A Starless Dream In The Middle Of The Night e l'ho scritta per la mia ragazza, che poi mi ha clamorosamente lasciato per il mio bassista"), ma c'è anche chi si crede il freddie mercury nostrano e ti chiede di fare una botta e risposta che le tue corde vocali non sono in grado di ottenere neanche se in cambio regali entrambi i testicoli a quel pelato di merda che ora va tanto di moda in televisione (non so come si chiama e non lo voglio sapere. indizio: frocio).
Tornando al nostro ferretti/negramaro, la sua carenza di fantasia si palesa immediatamente: il suo modo di intrattenere il pubblico è recepire parole a caso e urlarle nel microfono. Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che la maggior parte dei presenti apprezza genuinamente la cosa.
E allora via con parole urlate a caso come
METAAAAAAAAAAAAAAAAAAAL!
POGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
MERDAAAAAAAAAAAAAAAAA!
UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
STRONZIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!

al che, per non essere da meno, propongo anch'io una parola da urlare.

-Burrooooo!-

E lui con il microfono in mano replica:
BURROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Sono tutto soddisfatto e finalmente posso pensare ai cazzi miei, ergo caccio da una tasca un panino avvolto in della carta argentata e mentre scopro piano piano questo cibo succulento mi avvedo rapidamente che il ripieno è burro e nutella.
Avete capito bene: burro e nutella.

Pronto a dare un morso il mio vicino di pogo mi blocca ed esclama sorpreso:

- E' al burro?-

- Sì, al burro.- rispondo subito.

- Bravo, burro e nutella! Sai che hanno smesso di creare rimedi per i coglioni?-

- Cosa?-

- Sì, hanno smesso. Tanto non servono i rimedi. Sono coglioni.-







C'è un grosso fondo di verità in tutto questo.

22/12/11

100% di share. 70 milioni di telespettatori.





Il palco è veramente enorme, come quello di sanremo, se non di più, e sopra c'è benigni che saltella qua e là e comincia a sparare stronzate "satiriche" e napolitano seduto su un trono dell'ancien règime, con i braccioli d'oro e la parte imbottita in porpora, sorride bonariamente ad ogni piccola volgarità del toscano e addirittura quando benigni pronuncia la parola "palle" ridacchia "oh oh oh" come per dire "va bene, ma non esagerare con la parola palle" ed è tutto soddisfatto del grande show che incanta in questo momento milioni di italiani.
Quando l'ex comico finisce di saltellare tutto sudato e oramai ha più denti che capelli, li ha persi mentre si agitava proprio questa sera, lascia spazio all'amico saviano: fa la sua entrata tra un mare di applausi, così tanti che quasi ci affoga, si inchina due volte e il presidente della repubblica vorrebbe alzarsi per salutarlo, ma l'artrite glielo impedisce e rimane comodamente seduto e sorseggia il negroni ordinato durante la pubblicità. Lo scrittore prende la parola e ringrazia tutti, a profusione, cominciando dagli elettricisti a quelli che ti passano il microfono, venti minuti di ringraziamenti e gli spettatori inebetiti sorridono e sono soddisfatti e si aspettano di venire citati anche loro, ma non generalmente come "un grazie anche a tutti quelli che si sono fatti chilometri pur di apparire per una frazione di secondo in italiavisione", no, no, vorrebbero essere citati uno per uno, nomi e cognomi, ma questo non accade; saviano finisce questa sequela incredibile di arti e mestieri e comincia a parlare della criminalità agricola in val padana e spiega con grafici e dettagli perchè c'è gente tanto stronza e il pubblico si indigna a tal punto che qualcuno, tra le ultime file, si alza e malmena il vicino perchè non presta abbastanza attenzione e invece napolitano ordina di soppiatto un gin e lemon e scuote la testa per mostrare disappunto contro questi malviventi.
La disquisizione dura tre quarti d'ora, poi saviano si autoringrazia per essere stato presente e lascia il palco, pubblicità di quattro minuti e mezzo.

Al ritorno in onda laura pausini saluta e bacia il presidente e comincia a cantare sette pezzi per ben mezz'ora del suo repertorio, questo solo perchè ligabue era impegnato a scopare con delle sostenitrici accanite, e il sua bassista usa il plettro, tenete a mente questo particolare, la cantante smargiassa i coglioni di chiunque, ma il pubblico applaude lo stesso quando con un cartello gli viene fatto un segno, poi per dare spazio alla natura multiculturale, e alla celebre ospitalità italiana, viene invitata una band svedese di black metal, ovviamente solo ballad orecchiabili sono state permesse.
Il cantante si presenta, ringrazia saviano senza alcun motivo, e il gruppo infila quattro pezzi nella serata e poi in un aspro svedese se la prende con il bassista della pausini, mentre l'interprete a stenti traduce "il basso non si suona con il plettro, non sapete fare un cazzo, è un posto fantastico l'italia, salute".
E il pubblico e la cantante non ci fanno neanche caso, perchè erano intenti ad applaudire per principio e a questo punto sono passate le due ore e napolitano è oramai più che brillo, perciò si alza anche lui con uno sforzo disumano e chiama tutti i protagonisti a raccolta e si abbracciano incuranti di dare le spalle alla platea e anche la folla si alza e applaude, quindici minuti di applausi scroscianti, scroscia tutto proprio, stà per venire giù il teatro, qualcuno perde la sensibilità alle mani, e anche i settanta milioni di spettatori da casa si alzano dai divani e dalle sedie e battono le mani velocemente e si continua ad applaudire e intanto qualcuno muore soffocato dagli applausi.

15/12/11

It really makes me wonder.





C'erano quattro canzoni: stairway to heaven e kashmir dei led zeppelin e comfortably numb e shine on you crazy diamond part 2 dei pink floyd.
Le ascoltavo in loop perchè me le aveva passate un amico e poi si era trasferito e si erano perse le sue tracce, per qualche mese non si fece più sentire per problemi di famiglia o qualcosa del genere, poi un giorno, mentre ero intento ad ascoltare le suddette canzoni, eccolo che ricompare su msn, restò in contatto con me per un altro mesetto e poi scomparì definitivamente.
Oramai sono passati anni e ho concluso che le persone se ne vanno e la musica resta.

04/12/11

Non ditemi che ve lo aspettavate.

Altrimenti siete veramente una gran manica di stronzi.

1)NOME:  URNO1.
2)TI PIACE IL TUO NOME? Il mio nome vero un casino. E anche URNO1, visto che l'ho scelto io.
3)POTENDO SCEGLIERE COME TI SARESTI VOLUTO CHIAMARE? Giulio Cesare Imperatore Romano.
4)VUOI AVERE FIGLI? Lo ammetto.
5)COME LI CHIAMERAI? Ci penserò a tempo debito. Comunque il maschio sarà giulio cesare imperatore romano nel caso.
9)DI CHE COLORE SONO I TUOI OCCHI? Come quelli della maggior parte degli italiani.
10)E I TUOI CAPELLI? Lo stesso di sopra.
11)SE POTESSI TINGERE I CAPELLI CHE COLORE? Verdi e viola. No, non lo farei.
14)SEI SIMPATICO? Un mondo cazzo!
15)TI DROGHI? Ma la cosa peggiore è che guido dopo.
18)PROFESSIONE? Universitario irredento.
19)CHI AMMIRI? Qui vorrei sparare una boiata come "chi resiste" "chi raggiunge il suo sogno", ma sarò più sobrio: chi si scopa angie.
22)TRE CARATTERISTICHE CHE DOVREBBE AVERE UNA RAGAZZA. Dai, ma non posso rispondere a 'ste domande della minchia.
23)COME SEI VESTITO ADESSO? Jeans, maglia e felpa. Senza scarpe però.
24)HAI ANIMALI IN CASA? Due tartarughe.
25)SEI FELICE? Batto le mani. Clap clap.
26)CREDI IN DIO? Io.
27)NELLE STREGHE? Nome comune collettivo di donne.
28)NEGLI UFO? E come no, mi parcheggiano sul balcone in divieto di sosta.
29)NEL DESTINO? Non mi è mai caduto nulla dal cielo.
33)LA COSA CHE DICI PIù SPESSO. Non saprei proprio.
35)IL GIORNO PIU BELLO DELLA TUA VITA? Quando ho imparato a piangere a comando. (cit.)
36)QUAL è LA TUA CANZONE PREFERITA? Fade to Black.
37)PARLI MAI DA SOLO? Lunghe discussioni che non hai idea.
39)IL TUO GRUPPO PREFERITO? E su, leggi affianco sulla destra.
40)TI PIACE VIAGGIARE? C'è qualcuno a cui piace starsene con il culo sul letto di casa tutta la vita? Presentatemelo.
41)VIAGGI SPESSO? Ci proviamo.
42)IL POSTO DOVE VORRESTI ANDARE. Al polo sud ad ammazzare le foche a remate e a ridere sotto i baffi (delle foche che mi sono attaccato sotto il naso).
43)HAI TATUAGGI O PIERCING? No, magari uno sul frenulo, a breve. Per il tatuaggio andrò sul classico cuore con una freccia e la scritta "mamma perdonami". Giuro che lo faccio, poi posto la foto sul blog.
44)AMORE O SOLDI? Giustamente se hai l'amore ti frusci i soldi e le cose sono separate.
45)CHE FIGURA C’è SUL TAPETTINO DEL TUO MOUSE? Una fetta di pane con della nutella.
49)IL TUO PIATTO PREFERITO? C'è da farci un elenco. Lasagne, pizza, pasta e ceci/fagioli/lenticchie/cavoli/burro/verdura/sugo, carne, salsicce, pesce, frutta. Dovrei andare ad esclusione.
53)PREFERISCI BIONDO O MORO? Il pube? E' indifferente.
55)IL TUO SOGNO NEL CASSETTO? Ammazzare tantissima gente e scoparmi quella che rimane.
56)COSA VORRESTI FARE DA GRANDE? Il vesuvio.
57)SPORT DA VEDERE IN TV? Il biliardo.
60)GUARDA ALLA TUA DESTRA COSA VEDI? Una tenda che copre una chitarra.
61)GUARDA ALLA TUA SINISTRA COSA VEDI? Un muro che prelude ad una chitarra.
65)QUANTE PAROLACCE DICI AL GIORNO? Precisamente non so, ma sulle statistiche istat dell'ultimo mese direi che la media è sulle 65,34.
66)QUAL’è IL REGALO PIU BRUTTO CHE HAI MAI RICEVUTO? Qualche vestito mi pare. Qualche natale fa ero veramente incazzato.
67)L’ULTIMA COSA CHE PENSI LA SERA PRIMA DI ANDARE A DORMIRE? Dove ti nascondi?
68)APPENA TI SVEGLI? Che ore sono?
69)DI CHE COLORE è IL TUO CELLULARE? Celeste-blu con un po' di grigio.
70)QUANTE ORE GUARDI LA TV AL GIORNO? Neanche una, però al pc mi sto ingollando tutte le stagioni di south park.
 71)LA TUA SUONERIA? Vibrazione.
72)SE FOSSI UN ANIMALE SARESTI? Un carinissimo serpente a sonagli.
73)COME TI VEDI DA QUI A 10 ANNI? E' un botto di tempo. Sarò in affitto nei paraggi e starò lavorando e convivendo con qualcuna, si spera.
74)ANDRESTI A VIVERE IN UN’ALTRA CITTA? Sono già lì.
75) PERCHE’ SEI A QUESTO MONDO? Ricordo solo che stavo mangiando un mammuth crudo.
78)COSA FAI DI SOLITO QUANDO TI SENTI Giù? Ascolto un po' di musica, vado su omegle e parlo con sconosciuti.
79)SENSAZIONE PEGGIORE AL MONDO? Quando stai per avere un orgasmo e ti fermi giusto prima. Anche una frattura non è una bella sensazione.
83)CAMBIERESTI QUALCOSA DI TE? No. E comunque non ho più lo scontrino.
85)OCCHIALI? Mi hai sgamato merda, sono miope.
88)SEI VENDICATIVO? Quando entrerò in casa tua sfondando la porta ed uccidendoti potrai pensarci.
92?CREDI NEI RAPPORTI NATI IN CHAT? Solo se includono il fisting.
94)SCRIVI CON LA MANO DESTRA O SINISTRA? Al pc scrivo con entrambe.
95)COSA TI DISGUSTA? La gente che crea questi test, tanto per cominciare. E poi andrei per esclusione: io.
101)TRE COSE CHE VORRESTi AVERE ORA CON TE. Un triste mietitore, un mogio mietitore ed un pacifista.
103)ASSOCI ALCUNE CANZONI ALLE PERSONE? Praticamente sempre.
104)LA TUA CAMERA è ORDINATA? Ci puoi mangiare.
105)COSA C’è SOTTO IL TUO LETTO? Belzebù & friends.
 106)POSERESTI NUDO/A PER 50000 EURO? Conosco gente che darebbe il culo per 30 euro, vedi tu.
107)SE POTESSI FAR SPARIRE UNA PERSONA CON UN SOLO SCHIOCCO DELLE DITA CHI FARESTI SPARIRE? Sei un pezzo di stronzo se mi dici solo una, che ci faccio con una? Dovrebbe essere qualcuno di enorme per mettere pressione a tutti gli altri, perciò sono indeciso tra il presidente degli stati uniti o il papa.
109)LA PRIMA COSA CHE TI VIENE IN MENTE ORA? Sonno e mal di testa.
111)HAI MAI RUBATO IN UN NEGOZIO? Una calamita da frigorifero e un anello.
112)LA TUA PRIMA PAROLA. Oh no! (sottovoce) AGAIN?
113)L’ULTIMA FRASE CHE HAI DETTO. "Lo sketch del sarchiapone."
114)L’ULTIMA CANZONE CHE HAI ASCOLTATO. I fichissimi - come un tonno.
115)A CHE ORA TI SEI SVEGLIATO/A OGGI? Svegliato un milione di volte, alzato alle dieci e mezza.
117)L’ULTIMA COSA PER CUI HAI RISO? Per il sarchiapone.
118)A CHE Età VORRESTI MORIRE? Punto a 108 anni.
120)SALUTA: Porcribbio.







Non c'ho proprio testa, ho bruciato tante domande inutili, amen. 

30/11/11

Annuncio la buona novella.




Punto primo: sei un piccolo bullo analfabeta infrasedicenne.

Punto due: hai un motorino.

Punto tre: prendi un amico coglione come te e lo fai salire sul motorino.

Punto quattro: entrambi siete senza casco.

Punto cinque: entri in un'area pedonale con il tuo motorino di merda.

Punto sei: anche un altro coglione con un motorino di merda ha avuta la stessa brillante idea.

Punto sette: la curva è stretta e tu la passi senza pensarci tanto.

Punto otto: ti schianti contro l'altro furbone e cadi per terra di testa.

Punto nove: MUORI.

Punto dieci: un largo sorriso illumina il mio volto.

28/11/11

Damn! What you've got!




Antepost: questo post sarebbe praticamente inutile leggerlo senza conoscere Lily, Rosemary and the Jack of Hearts di Bob Dylan, dall'album Blood On The Tracks.
Ovviamente su youtube non c'è un cazzo, c'è solo questo (clicca!), che è un early take, ma la versione dell'album è trentacinque volte alla tredicesima meglio, perciò procuratevelo se non l'avete (è già una grossa mancanza in tal caso).



Lei entra nella hall e sapientemente si è messa una minigonna per fargli buttare gli occhi sulle sue splendide gambe, ma felix tiene duro e non guarda tutto il tempo che lei potrebbe vederlo, appena lei si gira le squadra il culo come un architetto farebbe con il suo progetto, poi la ragazza si volta e lui distoglie lo sguardo e guarda, che ne so, il soffitto, le crepe sul muro, le scarpe di uomini indaffarati che camminano.
Dopo anni passati a idealizzare tutte le donne possibili che gli capitavano fra le mani, solamente per qualche gusto musicale in comune o per imprecisate connessioni mentali o per qualsiasi altra cosa gli garbasse, in questo momento era facilissimo per felix far volare la sua mente verso fantasie mal riciclate dove loro due si conoscevano con battute argute e poi finivano a essere felici e a ridere tutte le sere etc. etc.

Comincia sempre così. Non c'è mai un periodo in cui felix non abbia almeno una ragazza nella sua vita, questa oscilla tra lily e rosemary a seconda di vari fattori che sarebbero il rompere i coglioni, la presenza di una più attraente e più vicina a lui mentalmente, il fatto che la ragazza lo tradisca, la lontananza.
Partono tutte quante come lily, giovane, principessa, affettuosa, arguta, e si contrappongono a rosemary che oramai si specchia nel coltello e pensa al fare una buona azione dopo tutti i casini che ha combinato (la buona azione sarebbe togliersi dalle palle).

La nuova lily è una di quelle ragazze che amano farsi guardare, perchè sa di essere un gran pezzo di figa, e sa anche quanto e quando viene guardata e da chi. E lui la rimira, ma al suo fianco c'è rosemary che con il suo settimo senso (tipico di tutte le rosemary, ma particolarmente di questa) capisce tutto in un battito d'ali di un colibrì e allora corre subito ai ripari: costruisce una barricata attorno a lily e ci piazza anche una telecamera per ogni lato con registrazione non-stop, al che felix, che comunque aveva previsto tutto questo, rimane spiazzato e riflette sul come approcciare la bella di turno senza creare scompiglio (perchè, ricordiamo, se va male almeno gli rimane rosemary).

I giorni passano e, mentre lui guarda la regina, pensa alla principessa e il suo cervello, quel poco che ne rimane, si divide tra l'amore per la vecchia strada e la curiosità di conoscere la nuova, perciò si fa forza e scavalca le barriere per arrivare dalla bella mentre pensa che "oh, è troppo perfetta, è troppo bella, dev'esserci qualcosa che non va." e comincia a immaginare tutte le possibili problematiche che una tal donzella potrebbe presentare, questo durante tutta la durata del caffè in un bar dall'atmosfera intima. A fine serata trae le sue conclusioni e i suoi dubbi su ella su un foglio spiegazzato le cui prime parole sono "era quasi perfetta" e li elenca in questo modo:
- è lesbica (ma no, banale)
- è un trans rumeno mandato da rosemary per dimostrarti di quanto sei inconsciamente frocio.
- è stata ripetutamente violentata dal cugino in giovane età (ovvero qualche anno fa, plausibile).
- nasconde un terribile segreto (sicuro).
- si è fatta scopare da tutta la città e per ogni cazzo cittadino se n'è presa tre dalla provincia.
- non le piace il sesso.
- è stupida.
- ha problemi di egocentrismo.
- è una di quelle persone orrende a cui piace tutto indiscriminatamente.
- è una di quelle persone che sa i nomi di tutte le cose, ma non sa descriverle.
- sicuramente non è vergine.
- serve del silicone nelle tette.

Tutti questi sarebbero buonissimi motivi per farlo desistere, ma alla fine del foglio campeggia una scritta in maiuscolo:

IL TEMPO DI ROSEMARY E' FINITO.

27/11/11

La casa dei criceti dei fattoni. part 2





Ora tutti voi froci repressi che non siete altro, con tutto il rispetto che provo per i repressi, vi aspettate che jingle glielo succhi gelidamente come peter north nella sua intimità fa a qualche diciottenne depilato, vediamo se avete ragione.


jingle si fa un paio di calcoli, boss è più grosso di lui, è stato in galera e quindi saprà menare come una bestia, allora gli rimane solo un'opzione -va bene, ma voglio due dosi per questo.-
-tutto quello che vuoi, tesoro.-
si inginocchia davanti a boss mentre il suo sangue fluisce verso il basso, si lecca le labbra, avvicina la bocca, tossisce per non fare sentire lo scatto, e ZAC gli trancia i coglioni di netto -prendi, figlio di zoccola!- e boss rimane lì, un attimo in piedi, con la faccia di uno che stà per vomitare sangue e cade all'indietro in stato di incoscienza, ma con gli occhi aperti e la mano che cerca di coprire le palle che non ci sono più. Non pago, jingle si avventa su di lui e gli apre il corpo dal collo fino all'inguine e lo lascia lì tremante e morente, poi si avvia verso la stanza da letto e prende dal barattolo sull'armadio tutta la roba che c'è, alza il materasso per vedere se c'è qualche altra droga di cui fare incetta, ma se ne va subito, non prima di aver lanciato un ultimo sguardo al criceto che muore in un lago di sangue.



Crisi epilettiche.


Ghiotto mugugna, fa versi strani, geme, gode e poi viene -aaaaaaaah che meraviglia!- , intanto laura si riveste dopo la doccia. L'hanno sentito tutti quanti gli altri criceti, le zoccole sono schifate, hamtaro prende in mano la situazione e si avvicina -porco antropofilo di merda, almeno cerca di non farti notare quando ti ammazzi di seghe!-
-fatti i cazzi tuoi, la mia intimità non ti riguarda!-
-ma mi riguarda se ogni volta devo sentirti venire come un mulo bisessuale in calore, un po' di ritegno, porca merda!-
-vai a finire di spararti i tranquillanti di tantasà, dai, vaiiiii, questo fattone della minchia mi viene a fare la predica, ma da quale pulpito, sono l'unico che non si droga in tutta questa casa e ora sono io il problema? sono due settimane che sfasciate tutto perchè boss vi ha lasciato in eredità etti di cocaina, andate a fanculo, me ne posso andare, tanto so dove stare, torno da camilla e mi godo le sue tette.-
-era una bambina quando ti aveva comprato! non ti vergogni cazzo?-
-cosa me ne fotte? ora ha vent'anni e si è scopata mezzo liceo e sospetto che abbia anche qualche tendenza lesbicona, vivrò meglio lì, più scopate umane e più seghe per criceti.-
ghiotto prende di colpo ed esce di casa, senza dire altro, non hanno bisogno di lui e lui non ha bisogno di loro, andassero a fanculo tutti quanti.
Torna nella sua casetta, polvere ovunque, erano mesi e mesi che non ci tornava, però tutto il casino aveva un certo ordine, si siede sulla poltrona del soggiorno e prende il suo amato seme e comincia a sgranocchiarlo -cazzo, che stress.-, quando camilla e laura fanno la loro comparsa nella stanza:
-non ho voglia di studiare oggi, nah, oggi non faccio proprio nulla, mi butto sul letto e dormo fino a domani!-
-hai ragione, e chi ha voglia di fare qualcosa?-
-ma sopratutto, chi ha voglia di allungare il post con questi discorsi inutili, banali e insensati come un criceto antropofilo?-
-eh? cosa dici, laura?-
neanche il tempo per camilla di fiatare e subito laura la spinge sul letto e comincia a toccarle il seno e l'altra ragazza rimane un po' stranita -che fai, basta scherzare!-
-"basta scherzare"- la prende per il culo laura -dai, basta puttanate che possano far pensare che non stiamo per scoparci selvaggiamente come si è capito da metà post! togliti la gonna, troia!-
-hai ragionissima!-
perciò camilla si comincia a togliere la gonna e laura si è già tolta il reggiseno e la maglietta e subito sono una sopra l'altra ad ansimare come due zoccole (notare l'arguto riferimento alla classe femminile del topo/criceto) e intanto ghiotto che si era appisolato per circa due minuti, tanto per evitare l'inutile scambio di battute iniziale, si sveglia già con l'attrezzo duro, butta via il seme e comincia a menarselo a due zampe mentre anche un paio di vagine si bagnano e laura oramai è diventata una di quelle baccanti indemoniate greche e ora strappa le mutande a camilla e si butta con la faccia dentro il frutto proibito mentre camilla gode e sente il bisogno di farlo sapere a tutto l'appartamento.
ghiotto cerca di trattenersi, ma stà già per venire abbondantemente, quando ecco maria, la francese che ha portato bijou tra gli ham ham fattoni, entra senza bussare e si trova quello spettacolo lesbo davanti e non può fare altro se non esclamare:
-puttane! ci sono due mie compagne che se la leccano e nessuna mi chiama? stronze puttane!- e per non perdere tempo si denuda in meno di quindici secondi e si lancia sui seni di laura...
-oh cazzo cazzo cazzo cazzo cazzo aaaaaaahhh!- urla il criceto, ma nessuno lo sente perchè le ragazze sono molti decibel più in alto, e viene esattamente sul seme e sviene.




24/11/11

La casa dei criceti dei fattoni. part 1




Mi sono sempre chiesto come facesse quel pirla di hamtaro ad avere quel sorriso beffardo stampato sul volto a tutte le ore, come potessero essere così felici tutti gli stronzetti degli ham ham friends, finchè ho avuto un'illuminazione: sono tutti dei fattoni.



-Tutte le volte che mi sdraio vedo quella tua cazzo di faccia di merda.- ripete tigro. Hamtaro si gira nel letto, si siede, lo guarda intontito e fa -che cazzo è successo?-
-ti sei scopato tigra, figlio di puttana!- accusa il criceto tigrato e gli salta addosso e comincia a strozzarlo e hamtaro non sa che cazzo fare, non capisce nulla, non ricorda niente e non riesce a giustificarsi anche perchè le zampe dell'altro tizio gli premono sul collo e tutto ciò è poco gratificante.
-tutto ciò è poco gratificante.- interviene ronfo, lancia la sveglia sulla schiena di tigro che molla la presa e si gira incazzato come una iena.
-smettila cazzo, non mi prendo sonniferi per essere svegliato da due coglioni semiubriachi, non me ne frega di quello che avete fatto ieri sera, tanto basta guardarsi intorno per avere un'idea.-
Hamtaro si guarda intorno e vede vestiti buttati sulle mensole, posate per terra, sgabelli di legno ribaltati, per terra chiazze di vomito, "non posso aver combinato questo casino da solo, porco criceto".
-tanto lo so che devo pulire tutto io, ma col cazzo, ve lo scordate teste di merda- entra tricky col suo grembiule sporco di qualche strano liquido animale e tutti se ne fottono della sua comparsata e nonostante quello che dice comincia a mettere un po' a posto i cocci, mentre bijou entra spalancando la porta e urlando -cazzo merda, damerino non respira più, è andato in overdose!-
-ma che cazz..- hamtaro si alza da terra dove era rimasto e si affaccia nell'altra stanza per vedere questo coglione di criceto svenuto in stato comatoso che viene preso a schiaffi da sciarpina.
-la mia stupenda sciarpa come laccio emostatico! brutto coglione, ti meriti di schiattare! dove l'ha presa la roba? jingle? dove cazzo è jingle?-
hamtaro le dà una spallata e la butta per terra, si avvicina al quasi-cadavere e gli apre le palpebre, dentro il vuoto più totale.
-chiamiamo boss, lui saprà cosa fare, dammi il telefono.-
-non ho credito, stronzo, prendi il cellulare di tantasà che tanto è sordo e rincoglionito e dopo tre strisce di coca ieri non sarà neanche sveglio.-
tu...tu...tu...
-rispondi, frocio, dai dai.-
tu...tu...tu...
-chi va là?-
-abbiamo damerino in overdose, cosa si fa?-
-cazzi vostri, non sono neanche a casa, mi sto facendo il septum.-
-che merda ti sei mangiato in galera? dicci cosa dobbiamo fare! ORA!-
-la siringa con qualche roba dentro, non avete visto pulp fiction?-
-no, ho rotto la tv tre anni fa durante una crisi d'astinenza.-
-ah, ma che merda fate voi idioti? buttagli la testa nell'acqua e prega.-
-sai che non posso chiamare l'ambulanza!-
-che te ne fotte di lui? buttalo davanti all'ospedale.-
-non sento più il polso!- urla sciarpina -non sento più il polso!- e comincia a battergli sul petto, nella speranza di una resurrezione che non avverrà.


Boss.


jingle si sveglia nel bel mezzo del pomeriggio e allunga una mano verso il comodino, ma non trova ciò che sperava di trovare.
-merda, chi ha preso la mia roba? dov'è dov'è dov'è la mia roba?-
comincia a buttare all'aria tiretti e ad aprire gli armadi e cerca nella sua chitarra, cerca nel fodero, apre l'amplificatore per vedere se l'ha nascosta dietro, poi comincia a urlare nomi a caso degli altri criceti, ma non c'è nessuno nel suo buco di tana, prende il cellulare e chiama hamtaro:
-c'eri tu ieri sera a casa mia insieme ai tuoi ham ham amici del cazzo.-
-e allora?-
-e allora la domanda è "dove cazzo è la mia roba".-
-e la risposta è "che cazzo ne so", è tua, stacci attento.-
-mi serve, ne ho bisogno, ne ho fottutamente bisogno coglione frocio, non ho soldi e mi serviva, non posso tornare da boss a chiederne altra!-
-non è un mio problema.-
-non è un mio problema, disse uno che ha il coraggio di scoparsi timidy un giorno prima e bijou un giorno dopo e tigra ancora dopo.-




Hamtaro non può replicare perchè gli viene sbattuto il telefono in faccia, mentre jingle agguanta chitarra e giacca di jeans e si avvia a tentare di convincere boss per avere un po' di eroina a credito, cosa mai successa.
-si può?- ed entra senza aspettare risposta, boss è seduto sulla poltrona nudo, guarda la tv e ride davanti a telefilm comici, secondo l'umorismo americano, si volta pigro verso il chitarrista maledetto, lo squadra e capisce.
-non faccio credito, non sono il tuo pizzicagnolo, spaccio droga io.-
Jingle spegne con cattiveria la tv, prende una sedia e gli si piazza davanti con fare deciso, accende una sigaretta e lo guarda dritto negli occhi -allora, ieri hai venduto la keta a quegli stronzi che vivono con gli umani e sono venuti strafatti a casa mia pensando di volare mi hanno ridotto la casa a un colabrodo e io mi sono addormentato tranquillo con la roba sul comodino, mi sveglio e non c'è un cazzo, ora può essere successo praticamente di tutto alla mia eroina, probabilmente l'hanno fumata o qualcuno ci si è fatto un clistere o l'hanno usata come fertilizzante per le loro fighe, NON LO SO, ora ti sto chiedendo un cazzo di favore.-
-certo. ora potrei darla a te gratis...-
-lo sai che ti pago prima o poi!-
-sì, suonando cover dei metallica in buchi di culo e case occupate dove se ti offrono una birra è già un enorme successo.-
-è il mio lavoro, se ne trovi uno migliore fammi sapere, bastardo.-
-certamente, ora potrei regalarti un po' di roba, contando sulla fiducia nelle tue note, o potrei venderla a qualcuno che paga, dimmi tu.-
-non rompere, dimmi cosa vuoi e ti posso procurare tutto, vuoi sciarpina da scopare? ho il gamma-idrossibutirrato per queste evenienze.-
-troppo lontana come cosa, poi so già che te la scoperesti tu prima e mi fa schifo l'idea. piuttosto succhiamelo.-
-non prendermi per il culo.-
boss si alza e già gli è diventato barzotto, si avvicina a lui e glielo preme contro la bocca, jingle si alza e gli butta la sedia contro, ma boss la prende al volo e la lascia per terra.

19/11/11

Come sarebbe questo post se usando sostituisci "blogpost" diventasse "tumblr".

Ci pensi, ci pensi, ci pensi, ci pensi e poi non fai un cazzo di niente perchè non è semplice fare fuori il tuo nemico se ha sempre le spalle coperte e ti dà una ragione per avere ancora qualcosa da fare.

Oggi volevo andare in palestra, ma sono raffreddato fradicio (ho seriamente il muco nel cervello) e non è assolutamente consigliabile regalarmi del tempo così perchè poi penso agli AC/DC e penso che io sono stato nella loro patria.

E comincio a pensare seriamente che dai diamanti nasce qualcosina, ma dal letame, cazzo, escono certi fiori che neanche ai bordi dei marciapiedi.

Stasera esco, ma mangio a casa perchè devo ingollare un paio di aspirine e poi le digerisco con due cicchetti di vodka, così mi riscaldo un po', che fuori fa un freddo boia.

Ora mi butto sotto la doccia e so già che penserò a come sia strano che un giorno stai giocando a calcetto e scarti un tizio ventidue volte e gli tiri addosso un fracco di palloni e un altro giorno scopri che sarà tuo cognato.



A occhio e croce è una troia qualsiasi,
invece è brigitte bardot,
perciò tutti la rispettiamo e le rivolgiamo ossequi.

17/11/11

Noccioline, due euro di vino e sticazzi.





Ti ritrovi a camminare e ad ascoltare musica che credevi fosse morta e a farti domande, domande, domande che non hanno un risposta, ma perchè non devono averla, non ce n'è bisogno.

Sei lì che metti un passo dopo l'altro e pensi che anche se sei giovane hai già qualche anno di passato a cui pensare, e ci pensi appunto. E pensi alle persone e alle cose, le cose prestate, regalate, ricevute in regalo, le cose che ti ridanno dopo un'eternità e ti aspetti che siano pregne di chissà quale significato e di chissà quali ricordi e che ti possano riportare in quel passato. Rileggi i libri e i diari e i quaderni tentando di rimettere insieme tutti i pensieri, i ragionamenti e le sensazioni, ma non trovi nulla del vecchio te.
Ascolti le vecchie canzoni, quando non c'era nessuno a cui dedicarle, ti inventavi un volto o ti immaginavi un futuro, e poi quel futuro arriva e tu non hai fatto in tempo ad accorgerti di tutto questo cambiamento.
Ripercorri le stesse strade, ti immagini tutta una sera, ti ricordi esattamente dov'erano quei cinque tizi che fumavano le canne sentendosi fighi e tu che li guardavi e loro ti rimiravano di rimando come per indicarti "tu, sfigato che non fuma", poi facevi dieci, quindici, passi, uscivi dal loro raggio visivo e cacciavi un pacchetto di sigarette con dentro uno spinello rollato male, lo accendevi perchè non sapevi che dirle, cosa fare, e lei ti scopriva "cosa fai fumi?" con quella voce da rimprovero, "ma non rompermi i coglioni!" "dai, vieni di sopra.".
E poi ti ricordi delle piccole stronzate come un ubriaco che si avvicina a voi e vi guarda "ho perso le chiavi della macchina, cazzo, sto ubriaco, ah, eccole nella tasca", e i piccoli tagli tra le dita per il freddo fanno un po' male quando stringi il pugno e ok computer che ti illumina la strada alle quattro di notte nella città silenziosa.
Le preoccupazioni di prima sono stronzate in confronto ai problemi di oggi, sarà un giorno glorioso domani, quando qualcun'altro non mi dirà le solite cose, non mi descriverà nelle solite maniere e si segnerà tutte le stronzate che gli dico da qualche parte, con data e ora, ad imperitura memoria o a morte breve da accendino in un qualsiasi falò da spiaggia.
Erano proprio delle lunghe notti.

Infine metti una pietra tombale sulla situazione e ti guardi un po' di foto e rimugini per l'ultima volta e pensi che avete semplicemente preso due strade diverse e nessuno ce l'ha con l'altro, ma siete andati avanti così bene che sarebbe quasi disdicevole tornare a guardarsi indietro, magari in un'altra vita, magari in un altro continente, magari con altre persone che possono dirti "sì, è carina, complimenti", magari senza nessuno che ti sbatte la porta in faccia, magari con qualcuno che possa capire, magari con qualcuno che addirittura ti anticipi dicendo "prego" prima che tu possa dire "grazie".






- Prego.
- Grazie.

13/11/11

Prendiamo qualche dato.

Visto che oggi berlusconi si è dimesso e quindi la nostra vita deve migliorare e i soldi dovranno piovere tra le quattordici e le sedici di ogni giorno feriale, ne approfitto per raccogliere un po' di dati finchè sono in tempo. Prima che qualche malvagio fascista possa cambiare quelli precedenti così da far sfigurare quelli futuri.

Stando all'ISTAT i disoccupati in italia sono l'8,4%.
La media dell'UE è 9,6%. Francia 9,4%, Germania 7,1%, Regno unito 7,8%, Spagna 20,1%.


La pressione fiscale italiana è del 43,2% (ottobre 2010).

Ma io sono un'idiota e non so neanche quali e quanti dati prendere.

Perciò è inutile che mi dilunghi a parlare di come monti sia diventato capo dello stato in tre giorni, di come quindi abbia MIRACOLOSAMENTE preparato un programma in tre giorni , di come ci succhierà fino all'osso tutti i soldini.

Ma tanto dobbiamo festeggiare che berlusconi se n'è andato.

Dato che non sono competente preferisco lasciarvi qualche link:






E ora ricordatevi che quando sarete/mo nella merda fino al collo e i soldi non ci saranno DAVVERO, e non sarete più costretti a fingere di essere poveri comunisti, ma sarete davvero comunisti POVERI, che






Fornito gentilmente da London Alcatraz.

06/11/11

Sono andato a letto con la Ragione.





Gli psicologi sono una categoria di persone che si fregia di conoscere tutti i malanni mentali di gente paranoica che cerca in tutti i modi di crearsi un problema dal nulla più assoluto e di poterli risolvere.
Che io sappia non c'è stato un caso in tutta la storia in cui uno psicologo abbia risolto qualcosa, infatti vorrei incontrare il tuo psicologo per dirgli che non ha risolto un cazzo.

L'unica cosa che sanno fare, a parte ascoltarti per il modico prezzo di uno o due centoni al mese, è dirti che "guarda, la situazione stà migliorando, ma è meglio se ti riempi di benzodiazepine".
Ma questo non è un problema, dopotutto, bensì il fatto grave è che il 99,99% delle volte lo piscologo è dieci volte più mentecatto di te, è una di quelle persone che non è riuscita a risolvere un piffero della sua greve e gretta vita e si autoconvince di essere messo meglio degli altri poichè gli si presentano casi disperati di gente che si è toccata il cazzo a sei anni e ora vuole suicidarsi, ragazze con i genitori divorziati che sono diventate ninfomani, bulimiche con una predilezione per la cannabis, asociali alle prese con la prima sigaretta o casi in cui "le giuro, io sogno il demonio".

E loro possono ascoltarti mentre ripensano al fatto che sono usciti a passeggio con un amico e lui è stato messo sotto da un tram e loro sono rimasti illesi, e quindi hanno e avranno dei sensi di colpa per un continuum di tre reincarnazioni, ma dopo l'oretta sprecata a prendere appunti su un block notes, con la matitina, che fa tanto film figo dove lo piscologo capisce, se non tutto, almeno qualcosina della persona che ha di fronte, ti guardano negli occhi e mormorano parole senza senso come tavor en control xanax lexotan, mentre tu sei sotto ipnosi e dici "sì sì lei ha ragione, sì ora ricordo, quel giorno ero a letto, mi sono alzato e ho visto dalla finestra dei teppisti che inculavano un gatto", poi con uno schiocco di dita ti tolgono dall'incanto, ma ancora non capisci un cazzo (forse è sempre così) e ti trovi la stanza piena di ricordi e vedi ovunque te da bambino che sei felice, che sorridi, ma poi ti intristisci e pensi "ma che cazzo ho visto? ma che cazzo ho visto?" e torni a casa e ti intristisci mentri ingolli paxipam e flunox.


E dopo capita che diventi anarchico.


So per certo che gli psicologi sono tutti delle teste di minchia, esperienza personale, ero uno di loro, ero folle e mandavo le folle in visibilio, dispensavo consigli che neanche il papa cazzo. Infatti mi chiamava ogni domenica prima dell'angelus "URNO1 che devo dire oggi, qui ci sono le suore polacche e dei bambini gesuiti, dammi uno spunto" "Giusè, vai con la triade amore, speranza e riconciliazione". Poi ho mandato a fanculo i miei pazienti perchè non potevo sentire questi tizi che bussavano alla porta urlando "ho bisogno di lei, la prego, i miei mi seviziano/i miei sono morti/i miei mi danno da mangiare/i miei insistono perchè mi faccia una doccia/i miei confondono il prazene con il klonopin/il mio furby dice che devo sgozzare il mio fratellino/quella zoccola di mia madre mi ha chiesto di lavare i piatti/non trovo più la forza, dove cazzo finirò, dottore dottore






04/11/11

Farò una lunga passeggiata per riprendermi i miei pensieri.





Ora potresti parlarmi e stupirmi ancora con la tua fredda lucidità, quella che non ho mai avuto, e per cui mi complimento con te. Potresti chiedermi se sono felice o un parere sul tuo cervello o incazzarti perchè abbandoni qualche certezza.
Potremmo sentire le nostre voci in questo momento, ridere e cantare canzoni di merda senza una linea ritmica, ma potremmo anche criticare le malattie e le teste di cazzo.

Non c'è nulla di nuovo nel lasciare qualcuno per la strada, non è un problema, mica siamo scesi sulla terra per dipendere da qualcuno.
Il problema è quando veniamo lasciati noi, e ci giriamo intorno e non rinunciamo e non capiamo, ma perchè? Il motivo lo sa chi ti ha sfanculato e probabilmente lo sai anche tu, ma non ti va bene lo stesso e se dopo un po' riesci a fartene una ragione consciamente, inconsciamente cerchi di nuovo quella persona e la riconosci negli altri, nei loro atteggiamenti, nelle loro movenze, e la vedi in strada e ti giri a guardare sconosciuti perchè ricordano un po' lei e poi ci pensi e ci ripensi, ma se è finita, è finita, lascia perdere.

Ma tu non ti dai per vinto, no, perciò acchiappi la prima persona simile alla precedente conoscenza e ti ci attacchi come un dattero ad una roccia, e così via: ti ritrovi con una persona simile a quella di prima, ma a cui rimprovererai sempre i suoi difetti, cioè quelle cose che la differenziano dall'altra persona.

E queste sono le tue conoscenze più intime, un filo del telefono di persone, parti dall'originale e vai cercando i suoi simili fino ad arrivare, dopo anni, a qualcuno che non c'entra più un cazzo con la prima persona, ma piano piano ti sei abituato a tutti i cambiamenti, ti sei guardato indietro e ti sei lasciato il passato alle spalle, complimenti ragazzo.

03/11/11

Regular Joe.





Ti svegli un giorno imprecisato della tua adolescenza e cominci a stimarti, a stimare quelli come te, che per pura coincidenza sono tuoi amici, e a stimare gli altri sconosciuti che la pensano come te. Nel contempo ti odi spesso, ma è un dettaglio inutile.
Ti svegli e pensi che sei proprio eccezionale e intelligente, non come tutti gli altri che seguono la moda e che sono solo dei poveri stronzi. Gli altri sono tutte teste di cazzo che non capiscono una minchia, i tuoi interessi sono i migliori, anche se non hai nessuna passione, e le cose che fai sono originalissime e tutto.
Ti guardi intorno e vedi solo gente che si aggrega in un gregge facendo cose scontate come fotografare campi di fiori e ragazzi che ridono o vestirsi felicemente con magliette di gruppi sconosciuti per provare di essere veri metallari (ancora) oppure sono tutti truzzi la cui massima aspirazione è calarsi una pasticca e andare in discoteca a toccare i culi di zoccole in calore o sono adulti e non capiscono un cazzo di te o sono vecchi e non possono capire un cazzo di te.
Insomma, tutto il resto è merda.
I film che vedo io sono incommensurabili capolavori e tutti devono saperlo, direi come prima cosa di citare fight club e trainspotting, e le canzoni sono poesie incredibili che possono essere apprezzate solo da te e se qualcun'altro osa sfiorarle con il suo udito sicuramente non capirà quanta poesia si annida nel testo e nella musica, perchè quel solo lui lo fa in un certo modo perchè è il suo stile e io lo so perchè ho tutta la sua discografia e i live di quando aveva quindici anni; non posso mica tralasciare i libri, ovviamente bukowski è in cima e spesso condivido le sue citazioni ciniche, ma brutalmente vere, sulla vita e mi ubriaco e cago e la mia merda puzza di birra perciò sono eccezionale come lui, nonostante vivesse in un camper, povero e perennemente ubriaco, mentre io ho un tetto sopra la testa, cibo gratis e una connessione ad internet.

Perciò, sei questa persona incredibile da cui tutti dovremmo prendere esempio perchè rasenti la perfezione, solo che un giorno, imprecisato anche questo, della tua vita (potrebbe non accadere mai se hai una fantasia vivace)  ti accorgi che sei solo un regular joe, sei uno stronzo qualunque, e la tua vita fantastica che doveva essere piena di colpi di scena/avventure/amori/viaggi si rivelerà una qualsiasi vita del cazzo come la maggior parte della popolazione mondiale la vive.

Excursus/morale:
Non c'è nulla di male a vivere una vita qualsiasi, non per qualcuno che ha realizzato che è una cosa normale e che la vita da rockstar/vip/persona famosa e fighissima non sarà mai tua. Certo è un grosso problema per chi cerca di raggiungere qualche stereotipo di vita che non potrà mai avere, per chi cerca di ostentare ciò che non è e che non sarà mai, ma questi del resto sono cazzi vostri.


Anche se sogni di vivere una vita da telefilm, dove accadono cose strepitose in ogni puntata, dove un giorno sei qui e domani chissà dove dormirai, dove c'è un party ogni giorno e sono tutti felici e sorridenti, dove i tuoi amici sono extrafighi ed extraricchi, dove tutti ti stimano e sei benvoluto dal mondo.

La tua vita è in grandissima parte noiosa, non succede un cazzo, non hai talento, non hai stimoli, e ti passa davanti come le pubblicità in tv, le guardi senza prestarci attenzione e puf sono scomparse per fare posto al film, non c'è molto di bello se non riesci a creartelo, non ci sono i tuoi funerali di stato, centinaia di persone non piangeranno la tua precoce dipartita, non c'è l'amore che ti sognavi, non c'è la felicità ovunque, non c'è un tuo spazio, non ti è dovuto nulla, non ci sei tu, non sei una persona eccezionale, c'è solo uno specchio.


GUARDA IN FACCIA LA REALTA'.



02/11/11

Leggende metropolitane che poi non sono mai vere.





Succede che in certi momenti hai una grande illuminazione nella tua vita e dopo esserti ubriacato ti metti a letto. Ora, quando mi metto a letto dopo aver bevuto come un procione nel deserto del gobi, già so che appena mi muovo un po' più bruscamente mi viene da vomitare, perciò devo stare fermo e tentare di dormire con lo stomaco che gorgoglia come una puttana a cui glielo infilano di forza in bocca e sperare di addormentarmi presto, ma, anche se riuscissi in questo primo intento, so bene che mi sveglierò durante la notte a sentire il mio cuore battere e a pensare di vomitare di nuovo. Che palle.
Allora la grande illuminazione è stata quella di alzarsi subito dal letto, affrontare la casa che oscillava come la virginian durante la tempesta e andare subito a vomitare, è durato poco, è stato tutto ok, sono tornato a letto e ho dormito come un angioletto.

Mi sa che sarà questa la tecnica per le prossime volte.


Come in ogni buon blog che si rispetti.


Le piccole leggende che circolano su di me sono di due tipi:
A) Sono un ubriacone del cazzo che stà sempre a bere e sono sempre ubriaco e non è possibile trovarmi sobrio.
B) Sono un fattone del cazzo che stà sempre a fumare e sono sempre strafatto e non è possibile trovarmi lucido.


Certo per la questione A sicuramente dò parecchi spunti: come tutti ho avuto un periodo in cui ho bevuto un po' più del dovuto e venivo beccato in giro per la città con un borghetti in mano, una vodka in tasca, uno strano miscuglio in una bottiglietta, una sambuca, una bottiglia d'acqua con dentro vodka e coca cola e cose del genere, sicuramente vino bianco e lambrusco non si risparmiavano ai tempi, la birra era d'ordine, etc. etc. Ma poi questo periodo finisce e si beve solo nelle grandi occasioni come le feste di compleanno, le feste qualsiasi, i capodanni e qualche altra piccola occasione in cui si può o è preferibile farlo.
Certa gente vive proprio nel passato. Mi fermano e appena dico "cazzo, a capodanno devo sfondarmi" subito partono in quarta con "eh, ma il tuo fegato come stà messo?" "eh, ma tu dovresti smettere di bere" "ma stai sempre a bere, cazzo", è finita ragazzi, state tranquilli che non vi frego più le birre, non mi importa più, l'ultimo rimasuglio di quei tempi è solo una tolleranza all'alcool di poco superiore alla norma, fine.
Che poi se eravate con me lì a bere, anche voi non dovevate essere completamente astemi.


Riguardo alla lettera B, la cosa è più strana perchè nessuno mi ha mai visto con una sigaretta in mano (non può proprio accadere), ma nonostante questo la voce che io sia un fattone di erba, solo perchè ti ho rullato cinque canne nel box, perchè quel mio lontano amico è un pusher e perchè quel tizio offre il fumo a tutti e una volta sono uscito con il suo gruppo, mi sembra esagerata. Anche perchè evito praticamente sempre di fumare in pubblico, e inoltre il mio stash è finito da un bel pezzo e il mio tempo da pusher è passato e non è mai nato.
Perciò capirete che mi sorprende se arrivo alla festa e uno sconosciuto, di cui so il nome e che ho visto solo una volta, mi prende da parte per offrirmi un cannone dicendo "ma solo tu fumi nel gruppo?" mentre affaccendato caccia tutto l'occorrente e poi ti trovi a parlare dei cazzi tuoi e del più e del meno e ad augurare buona fortuna al tizio dopo che ti offre anche la seconda canna gratis, mi sorprende e mi fa piacere sì, scroccare è sempre bello, ma è inaspettata come cosa.

Un tizio sconosciuto, ma che cazzo di voci girano su di me?

01/11/11

Remember?

Ricordate quando dissi (cliccate, idioti) che c'era un video di bob dylan che mi titillava il cervello in modo enormemente piacevole?

Qualche live di bob stà tornando su youtube, sarà tolto di nuovo o resterà per sempre? Che cazzo ne so, intanto io me lo scarico per buona pace dei miei sensi.

Il video a cui mi riferivo nel vecchio post (cliccate, se siete stati così idioti da non cliccare prima) era questo:






Perfetto.

Comunque non c'è bisogno che rileggiate il post linkato, a quanto pare era proprio una merda.

31/10/11

Goodbye.

Tutti in contemplazione per ora, apre gli occhi, ti riconosce, non ti riconosce, parla pochissimo, dorme quasi sempre, è in un coma vigile ed ha un respiro un po' rumoroso.
Siamo tutti in contemplazione e ci diamo i turni per controllare la flebo, per assicurarci che l'acqua sia sempre nel bicchiere, e rimaniamo lì seduti vicino al letto a parlare del più e del meno come se la cosa non fosse poi così grave.
Mentre contempliamo io mi chiedo cosa stiamo aspettando e perchè lo facciamo, perchè sappiamo tutti che la fine è inevitabile e allora che cosa stiamo aspettando? Sembra quasi che siamo lì solo per poter cacciare l'orologio, romperlo e dire "ora del decesso: ..." , stiamo solo aspettando il suo ultimo respiro per poter dire "è finita" e darci ad un pianto liberatorio. Almeno così mi è sembrato.
Ora del decesso: alle luci dell'alba. Dopo essere sopravvissuti alla lunga notte pensiamo che nulla possa andare storto di giorno e invece appena sorge il sole il corpo tace.
E questo spezza l'immobilità dell'ultima settimana e di tutte le nottate, ora abbiamo qualcosa da fare: bisogna pensare alla bara e ad organizzare il funerale. In qualche ora è tutto pronto: la bara è al centro del salotto e solo ora qualcuno piange, come se non sapessimo che questo momento sarebbe arrivato, ma di nuovo siamo tutti in contemplazione.
Durante tutta la mattina e il pomeriggio e fino alla sera è un via vai di gente che passa, resta una mezz'ora, un'ora o anche più e contempla, tutti zitti, un silenzio assoluto per la contemplazione, gli ultimi dettagli vengono pianificati per il giorno successivo e i manifesti cominciano a venire attaccati da chi di dovere.
Solo ora ho un piccolo assaggio di quello che qualche caro/a amico/a ha provato prima di me, è una cosa così strana e tutt'ora non credo che nessuno sia riuscito a metabolizzare che il fatto sia avvenuto. E' quel momento in cui, per la prima volta, non sei tu a fare le condoglianze ad altri semisconosciuti, ma il contrario.
La grande differenza tra un corpo morto e uno vivo è l'immobilità, non che prima si muovesse tanto, respirava, l'unica differenza è sonora: non si sente più il respiro quasi affannoso, non si sente più nulla. Il silenzio è davvero totale, mentre prima eravamo noi a romperlo per spezzare la tensione, se di tensione si poteva parlare.

Arrivati al cimitero il loculo è lì, aperto, che aspetta di essere riempito, la bara viene posizionata lì in alto e piano piano viene separata dal mondo con dei mattoni e della calce, un processo lento che tutti guardiamo straniti, ognuno con i suoi pensieri, sapendo che quella ventina di mattoni separerà per sempre un corpo che abbiamo sempre visto vivo da tutto il resto, da tutti noi.



26/10/11

Così, ci tenevo a farvi sapere.



Notizia:
Nuovo bagno di protesta nella Fontana di Trevi di Roberto Cercelletta, l'uomo che per anni ha raccolto le monetine lanciate in acqua dai turisti. Cercelletta, noto come D'Artagnan, si e' prima ferito all'addome e poi ha passeggiato all'interno della fontana.


Commento:
Ci tenevo a farvi sapere questa cosa, ora è un certo orario e domani devo svegliarmi presto, ma non mi esimerò dal dirvi che sono profondamente deluso che il tizio coglione di cui sopra, che vive con le monetine dei turisti credendo di essere il furbo della situazione della sua vita di merda, non si sia aperto in due l'enorme pancione, mentre ha biecamente preferito infliggersi la feritina del cazzo che fa tanto sangue, ma niente di concreto.

Io avrei optato per una soluzione open stomach (le prime foto, capite subito quali), altrimenti io mi offro volontario per scotennargli il panciotto stile don corleone con don ciccio nella fredda vendetta.







L'unico video disponibile è una merda a causa di un insulso doppiaggio che dovrebbe far divertire qualche sordocieco, comunque slittate a 1.55 e godetevi i successivi cinque/sei secondi.







Testa di cazzo.

24/10/11

ASDOB.





Una volta avevo un amico, eravamo minuscoli, ed era il mio migliore amico e i nostri sogni combaciavano e le nostre idee anche. Cosa facevamo? Niente di speciale, eravamo amici. Giocavamo a calcio nel mio porticato, spesso eravamo solo noi due, e il porticato della mia vecchia casa era chiaramente fatto per giocare a pallone: da una parte creava una porta con tanto di traversa e due pali che erano due colonne, era fatto palesemente per ricordare una porta. Almeno una volta al giorno passava il solito vecchio di merda a dirci che potevamo giocare ovunque tranne che lì, e noi tacevamo e poi ricominciavamo quando si levava dai coglioni.


Ricordo benissimo che una delle nostre magnifiche idee riguardava il fatto che dal 2003 (il 2003 era impossibile da raggiungere, era così lontano, era il futuro più lontano immaginabile) sarebbero diventati tutti ASDOB, ovviamente noi e qualche altro fortunato eravamo al di fuori da questa contaminazione mentale.
ASDOB stà per Associazione Sballati Dementi Ottusi Bacati, la trovo tutt'ora una cosa geniale.

Giocavamo un po' a tutto, avevo un piccolo canestro in cameretta che era posizionato a un metro e ottanta di altezza, per noi era un'infinita però, per poter fare una schiacciata avremmo dovuto usare una sedia, ma ci divertivamo davvero un casino a fare canestri passandoci la palla nei modi più impensabili e magari dopo ci menavamo per gioco e io che sono sempre stato il più filiforme ero sempre in difficoltà, ma nessuno si faceva mai male.

Una volta sognai che lui era sposato e doveva andare in guerra a guidare un carro armato, e non ci sarebbero stati problemi se non che lui mi veniva a trovare a casa per dirmelo e con lui c'era sua moglie, ma il fatto grave era che lui era diventato grande ed io ero rimasto bambino.


Poi siamo cresciuti e piano, ma veramente piano, ci siamo separati e lui si è fidanzato prima di me e io sapevo che sarebbe accaduto così e poi ci siamo persi proprio di vista e lui ha i suoi migliori amici e io i miei, e ci vediamo ancora a volte per bere qualcosa, ma io non conosco le sue paure nè i suoi rimpianti ed è strano che crescere ti faccia tutto questo, mentre tu vuoi solo restare bambino e sudare, ma senza puzzare troppo, e tutti ti vogliono bene e i tuoi pensano a tutto quanto e tu non devi fare un cazzo, al massimo qualche addizione e divisione, e il tuo unico scopo è dormire e divertirti e magari ti piace una compagna di classe e cerchi di farle un regalino stupido, ma poi diventi tutto rosso e preferisci rimandare la cosa, sì, insomma, scopare è bello, ma volevo restare volentieri bambino.




22/10/11

Thiago. Dialogo platonico.






Felix: Io vivrò per sempre.

Socrate: Ci puoi giurare cazzo!

Felix: Non tornerò mai su questa via.

Socrate: Perchè no? E' una bella via.

Felix: Non questa.

Socrate: Sono solo una persona che vede il mondo dal suo punto di vista.

Felix: Mai stato tradito?

Socrate: Dipende, in che modo?

Felix: In qualsiasi modo, vita, amici, relazioni.

Socrate: Ho degli "amici", avevo, che facevano questo tipo di cose. Quando ero giovane, più giovane, non che io sia vecchio, avevo molti amici, ma ora non è rimasto nessuno.

Felix: Più o meno lo stesso, più o meno, non tutto. Qualcosa del genere. E' una brutta cosa.

Socrate: Conosco molta gente, è bello, ma a volte, quando penso a qualcuno da invitare ad un simposio a casa mia non so chi chiamare. Nessuno mi viene in mente. Solo filosofi.

Felix: Lo stesso, conosco molta gente, ma non voglio condividere il mio tempo con loro. Perciò, fai il filosofo?

Socrate: Già, è quello che ho sempre voluto fare.

Felix: E' fantastico che tu abbia un lavoro che ami fare.

Socrate: Sì, è una cosa difficile da avere.

Felix: Nonostante questo sembra tu non sia molto felice.

Socrate: E tu lavori?

Felix: Studio, mi piacerebbe consocere a fondo la filosofia (significherebbe imparare a morire), ma non ho il tempo, devi scegliere nella vita. Allora, sei felice?

Socrate: Nel lavoro, sì.

Felix: Nella vita no?

Socrate: Nella vita? E' una domanda difficile. L'indole umana è qualcosa che vogliamo sempre di più, è la bellezza di noi esseri umani quello che ci muove, ma anche quello che ci fa cadere.

Felix: Non hai trovato l'amore?

Socrate: A volte penso di sì, ma non negli altri. Ho una ragazza che amo, con cui voglio passare un po' di bei momenti e con cui farmi una vita, ma voglio anche altro, molto di più. Vorrei qualcosa come: prendere uno zaino e vagare per il mondo.

Socrate: Hai trovato l'amore, Felix?

Felix: Purtroppo sì.

Socrate: Perchè purtroppo?

Felix: Perchè ho sempre voluto un amore, lo sognavo quando ero un bambino, ma ora non è tempo per l'amore. L'amore dovrebbe arrivare dopo e l'amore non è una cosa semplice da maneggiare. Penso che questo sia il momento per esplorare il mondo e la gente. Se resti bloccato con qualcuno, anche se lo ami, ti perderai qualcosa nella vita.

Socrate: Sfortunatamente devo concordare.

Felix: Come puoi dire che una persona è perfetta per te se non hai mai provato altro? E' come se tu leggessi un libro e pensassi che sia perfetto, ma non hai letto gli altri milioni di libri che esistono, qualcuno potrebbe piacerti di più, potrebbe essere fatto meglio per te.

Socrate: Avevo una ragazza, sono stato con lei per cinque anni, e poi sono stato solo per due anni. Questa cosa mi ha fatto incontrare molta gente e ha radicalmente cambiato la mia vita, e ho conosciuto la ragazza con cui sono ora, da sei mesi, mi pare. Abbiamo bisogno di altra gente nella nostra vita prima di decidere di mettere tutto in unico dipinto. E' come se tu amassi il dolce e il salato, ma non hai esperienza. Ma come sai che non ti piace il sale? Sono scoppiato, ho rotto con lei, ho cambiato corso all'università, ho cambiato lavoro e ora è tutto sui binari, che siano giusti o meno non lo so ancora, ma per ora ci sono.

Felix: La vita è basata tutta sull'esperienza, se te la perdi è un bel problema.

Socrate: Se te la perdi, sarai sempre soddisfatto con quello con cui lo sei sempre stato, se questo finisce e non l'hai più tra le mani, il tuo mondo collassa e cosa farai dopo?

Felix: Comincerò una nuova vita, è quello a cui miro inconsciamente.

Socrate: Ma non hai esperienza, sarà molto difficile. Dopo aver avuto una relazione di cinque anni ho imparato una cosa: dopo due/tre anni o ami davvero quella persona o ti sei solo abituato a lei. Sarò onesto con te, ci sono voluti due anni per mettermi quella relazione dietro le spalle, perchè sapevo che avrei sofferto. Ed è successo mentre lei si frequentava con un altro ragazzo, con cui è ora. Non so se mi faceva male o mi rendeva felice.

Felix: Probabilmente entrambe le cose.

Socrate: Sì, ma, sai, c'è un solo modo per saperlo, se tu la ami e lei ti ama e avete bisogno di stare insieme, il tempo ti farà capire, ma se non fai nulla, avrai sempre quella sensazione nel cuore, penserai a cosa potresti aver fatto di diverso, per tutta la vita e questo ti renderà un robot.

Felix: Esttamente quella sensazione, a volte l'amore non è abbastanza.

Socrate: Veramente, abbiamo bisogno anche di soffrire nella vita. La vita è un vaso di pandora.

Felix: Dove vivi ora, hai una casa tua?

Socrate: Quasi, ma non ci porterò la mia ragazza e non la sposerò ora. Devo sapere com'è vivere da solo e devo sapere com'è avere un'altra ragazza. Ma a volte vorrei semplicemente correre e andare a vivere in montagna con nessuno vicino, capisci?

Felix: Capisco, abbiamo bisogno di stare da soli, a volte.

Socrate: Quello di cui hai bisogno nella tua vita è: sperimenta la vita.

Felix: Lo so, bel consiglio, sfortunatamente non è facile da seguire. Ci proverò, promesso.

Socrate: So che non lo è, ma avrai il tuo tempo, tutto il tempo per te.

Felix: Ti piacciono le stelle cadenti? Le piogge di meteore? Spesso penso alle persone come alle meteore, attraversano il tuo cielo, la tua vita, e poi vanno via e nulla rimane, se non il ricordo che lasciano.

Socrate: Triste, ma vero. Tu hai la fiamma, esploderà prima o poi, te lo assicuro, vivi ogni singolo istante della tua vita e presta attenzione ai minimi dettagli, questo è ciò che rende la vita meravigliosa: le piccole cose, non le grandi.

Felix: Un giorno ci incontreremo di nuovo, addio.




21/10/11

Ho un pavimento chiamato "Pavimento" che piscia sul mio cane.





Perchè c'è l'ho con me? Cosa mi sono fatto?


Conosco tanta gente, ma tanta proprio, eppure se devo pensare a qualcuno con cui farmi un barbecue e passare il mio tempo non mi viene in mente nessuno, solo colleghi di lavoro, il lavoro mi consuma.
Ecco, non sarei mai voluto finire a lavorare un botto e ad alzarmi alle sette ogni giorno e a farmi la barba sempre nello stesso modo, il mio desiderio era dormire, forse non tutti i giorni, ma più del normale per un lavoro d'ufficio, avere spazio per l'amicizia, la famiglia, i cazzi miei e i miei hobby.
Non credo che ci sia qualcuno sempre felice, la vita è fatta di momenti felici, quando ci sono, anche se credo che sia il tipico ragionamento da persona infelice, ma chissà, un giorno figurerò dal nulla qualche idea vera a riguardo, un giorno troppo vicino.
Però ho il lavoro che mi piace, lo adoro, è una delle cose più fantastiche che ci sia, ma nella vita sono felice? Non direi.
Un giorno viaggerò, ma ora il lavoro mi consuma, se viaggio è solo per lavoro.

Certo, il lavoro occupa gran parte della vita, se sbagli lavoro sei fottuto, ma rimanere ancorato al lavoro come se fosse l'unica via di vita, l'unico modo per esistere è indubitabilmente esagerato e stupido e orribile. Orribile quando la gente torna a casa e non sa che cazzo fare perchè il lavoro è tutto per loro, il ragionamento "sì, sto a casa, ma mi annoio" mentre during the job è l'inverso "voglio tornare a casa, voglio che finisca, sono stanco".

Così la home sweet home è solo un posto per riposare le membra stanche vicino al camino (che non c'è), fermarsi e poi ripartire, verso dove? Non si sa.
Si arriva ad una vita inutile dove il brivido più grande è evadere le tasse e appassire e guardare i parenti morire.

Eppure da giovane ti eri fatto il mazzo per arrivare dove sei ora, rispettato da tutti, ben voluto, amato, con famiglia, casa, cane e giardino, e ora? Sei avvinghiato al tuo status sociale e per tenerlo alto senti il bisogno di continuare a smazzare come hai sempre fatto, forse non hai mai passato grandissimi tempi d'oro, ma ricordi i pensieri che avevi da giovane? Come immaginavi il tuo futuro?

Ah, ma è inutile immaginarsi il futuro se poi il destino te lo sconvolge tutto come una mano ti mette i capelli fuori posto in tre secondi.







Ora ricordo.

15/10/11

La mia vita è così figa che a volte vedo buchi di sigaretta.




E' tutto ok, sarebbe tutto ok. Io ho un casino di idee per i post, ma poi torno ubriaco al pc e tutti i piani saltano in aria come un qualsiasi kamikaze indottrinato con la sharia.

La cazzo di logica. Il sillogismo di aristotele ha rovinato molte vite secondo me: piccoli sillogistici sillogismi che si immergono nel mondo sostenendo le loro piccole tesi blasfeme del cazzo grazie al sillogismo colposo di aristotele.

Gente che sostiene qualsiasi ragionamento con un sillogismo.
E non ci sarebbe molto di male se non fosse che almeno una delle due premesse è una minchiata sparata in aria alla velocità del suono di una nota di albano carrisi che si ingozza con un cazzo di bicchiere di vino immerso in un panino. O viceversa: un bicchiere di vino immerso in un panino che si ingozza con un cazzo di albano carrisi.

Tu scrivi su un blog.
Chi scrive su un blog è frocio.
Tu sei frocio.

Tu hai guardato quella.
Chi guarda una vuole trombarla.
Tu vuoi trombare quella.

Oggi ti sei alzato senza mandarmi un messaggio.
Chi non manda un messaggio appena alzato non ama più.
Tu non mi ami più.


Oltre alla logica dello stagirita, un grosso problema è derivato dalla società dove tutti devono volersi bene e amarsi e sono tutti buoni e tu sei l'unico stronzo a cui stà sulle palle qualcuno. Perciò se a qualcuno stà sui coglioni un altro essere vivente, deve mascherarlo come meglio può.

Ovviamente meglio non può, perciò usciranno affermazioni come queste:

Lui non mi stà antipatico, ma figurati. Cosa me ne deve fregare di una testa di cazzo?

Ma no figurati se mi dà problemi quel tizio. Quel frocio senza palle.

No, giorgio non mi stà sulle palle. Certo se morisse festeggerei per tre giorni a woodstock, ma mica mi stà sui coglioni.








Come puoi dire una cosa e contestualmente dimostrarne l'opposto? Gli scienziati se lo chiedono da anni. Non riescono ad arrivare ad una soluzione e decidono di passare all'altra sponda.







I MAGHI.



p.s. Rifiuto profondamente di credere che ci sia gente che perde le serate a giocare a sborroterranei&maghi alcolizzati.



p.p.s. Non è neanche colpa mia se non dormo. E' mr.sandman che fa ritardo.

13/10/11

Mièmoltopiaciuto.








Solo due regole:

1) devi avere tutte le conoscenze necessarie per sputtanarmi al mondo, ma decidere di non farlo di tua spontanea volontà.

2) devi rispettare i tuoi CAZZO di orari.





09/10/11

All is done to-get-her.





Nonostante tu sia ricco sfondato e la tua ragazza anche, e vi divertite a taggarvi su facebook a s.francisco, a detroit, sullo yacht di uno dei due suoceri, e a tel aviv, comunque io non ti invidio per niente. Sarà perchè studi ingeneria chimica.

Iscriversi ad ingegneria chimica è come non scoparsi una figa amish durante l'ultimo giorno di Rumspringa, il giorno dopo ti accorgi di aver perso una grande occasione per dare libero sfogo al tuo cazzo.

Ma è di una coppia che parlavamo.

Strano, perchè la coppia nata durante l'adolescenza più longeva, escluse le mie tartarughe, che approfittano per salutare la mamma dalla vaschetta ubicata sul balcone dove sono confinate, che conoscevo è saltata in aria come una falange di un bambino messinese a capodanno. E stavano insieme da nove, quasi dieci, anni. Capirete che è notevole per un bimbo che comincia a maneggiare petardi alla tenera età di un lustro. Invece la coppia era durata quasi cinque anni e dopo reiterati problemi si sono accorti di non essere le persone giuste per stare insieme.
C'è da pensarci.

Mentre un'altra coppia è insieme da tre anni e sembrano veramente la coppia perfetta, roba che sandra e raimondo ne sarebbero gelosi, se solo non fossero interrati a 586 km di distanza. Sandra e raimondo. La coppia felice invece dista solo un centinaio di km durante la settimana e meno della metà durante il weekend. Li vedo e sono troppo affiatati da poterci credere, e mi stupisco a pensare che nonostante scopino anche il tanto che basta non litighino quasi mai.
Anche se proprio non mi ci vedo lei con quattro dita nella vagina. Non nella sua almeno. Si sposeranno sicuramente, lo sento, e, fidatevi, sono contento per loro.


Ad un altro uomo auguro tutta la fortuna da strafatto che può permettersi: buona fortuna. Il piccolo seguace del corano va in cerca della bigamia, ovviamente tenendo le donne ben distanti l'una dall'altra. Io li compatisco i musulmani, come cazzo fanno ad avere quattro donne in casa? E' un'impresa riuscire a gestirle tutte, anche nel fortunato caso in cui i cicli mestruali delle suddette non siano del tutto coincidenti.

"Omar! Amina dice che queste patate devono essere cotte altri cinque minuti, sostiene che non so cucinare."

"Quella troia di aisha è la tua preferita, scopa con lei stasera, e ci cago dentro quel turbante stanotte."

"Sawda mi ha astutamente sottratto la camicetta verde, omar fai qualcosa cazzo."

Mentre omar ignaro di tutto ciò rende prestazioni sessuali a hajar in cambio della salvezza divina. Della donna. Il cazzo che purifica lo chiamano.

Tornando al fattone tatuato, gli sconsiglio vivamente di avere una donna nel tacco dello stivale e una a metà dello stivale. A meno che non voglia seguire i passi di un lenone rumeno. Perchè in tal caso come inizio lavorativo è quasi sufficiente.
Anche se una ragazza che scopa con la stessa frequenza di una legge comunitaria non so quante soddisfazioni può dare, monetariamente.

Finiamo di sproloquiare ed evitiamo di finire il post citando il suddetto palestrato cannato che nell'intimità si fa chiamare joe il riccio. Ed è stempiato.


Piuttosto mi rivolgo a te, so che mi puoi leggere e lo farai, anche perchè altrimenti quest'ultimo paragrafo sarebbe quasi vano se non per la ragione detta due righi sopra, tu, proprio tu, hai esagerato. Ti sei esposta troppo, hai fatto il passo più lungo della gamba, per quanto sia semi-infattibile date le tue fattezze, mi fai così idiota? Se la risposta è sì, complimenti, hai vinto un daiquiri alla fragola. Se la risposta è no, peccato, il mio pene non è disponibile per almeno altri due anni. Giusto il tempo che ti permetterà di fare un'esperienza orgiastica con i coinquilini di una qualsiasi casa universitaria di chieti. Dopo che ti sarai fatta le ossa con almeno dodici fuoricorso scelti tra lingue, psicologia e scienze manageriali, allora potrai tornare da me e suggermelo come ha fatto amanda knox con il suo avvocato. Ma non prima.

E' che non sono ancora un avvocato.

06/10/11

Ecco il dio in cui credo.






La verità di una persona è sempre la bugia di qualcun'altro.


Il mondo appartiene a lui - a lui che assomiglia a un tricheco, si muove come un tricheco e deve dormire con una moglie che si sente un tricheco, è costretto a fare il tricheco per un branco di ragazzini rompiballe, va a partite di baseball fra trichechi che sono delle rotture di palle e gioca a poker con un branco di trichechi e poi viene interrato e seppellito con un tricheco in bocca - non mi azzardo ad aggiungere altro su di lui - abita in un postaccio spaventoso e vi detesta - non ha bisogno di voi - gli incasinate la vita - siete fortunati a poter frequentare il suo mondo.


mia madre dice va' da Quella parte e per favore
compi la più grande impresa di tutti i tempi e di' che
lo dico io mamma ma è già stata compiuta e lei dice
beh cos'altro c'è che potresti fare e io rispondo
non lo so, mamma, però io non vado da Quella
parte - io vado da quell'altra parte e lei
dice va bene ma dove sarai e io rispondo non lo
so mamma però io non sono tom joad e lei dice
d'accordo allora io non sono tua madre


"a proposito, ho sentito dire che vivi in un mondo a parte" "sì, è vero" dice Obie "e inoltre non vado alle feste di compleanno" "ottimo" gli fa il principe "continua pure così"


ciao. che fai di bello? come va con la nuova religione?
ti senti un po' diverso? io ho lasciato perdere. proprio
non riuscivo a farmi tutte quelle aste e francamente,
ancora un po' e non avevo più pane, sai com'è,
hai presente quella vecchietta nell'edifici
di dietro che continuava a puntare il dito dicendomi
che Dio ti vede. cioè, figurati che per qualche
tempo avevo paura anche di andare a cagare.


"c'è qualcuno che vuole essere
qualcosa fuori dall'ordinario?" chiede
l'insegnante. il ragazzo più sveglio
della classe, che viene a scuola
ubriaco, alza la mano e dice
"sicuro professore. mi piacerebbe essere un
dollaro, professore"



Non serve a niente sapere come stanno le cose. E' un falso problema.
E' come non stanno le cose che devi sapere.

30/09/11

Bevo un cannone, fumo un caffè.





La parte più bella è quando vai a pisciare e ti accorgi di quanto sei ubriaco, è proprio paradisiaco, ma credo di averlo già detto.
La parte più tragica è togliersi le lenti a contatto, quando già non mi reggo in piedi, e tu pretendi che io mi tolga le lenti, ma come ti permetti? Eppure mi sono tolto le suddette in luoghi e orari indicibili, in momenti in cui faticavo a reggermi in piedi e in posti dove non sapevo neanche dove fosse il bagno e magari mi lavavo anche i denti, che è un'altra cosa innaturale: torno straubriaco e mi devo lavare i denti per consuetudine, no, no, non può esistere qualcosa del genere.

Ho voglia di bere un fracco, anche se sono già ubriaco, e sono barbuto parecchio, mi stanco a farmi la barba, ho pure i baffi oramai, forse domani, domani, domani ci potrei pensare, ma domani finalmente si dorme un po' di più e godiamoci la dormita.
E ho voglia di provare tutte le droghe esistenti dal 1543, proprio tutte, me le faccio tutte, non me ne frega nulla, tanto una volta passo di qua, se non provo niente non ha assolutamente senso, perciò tenetemi da parte l'adrenocromo e tutti gli altri acidi e una speedball giusto per gradire, me le frego una volta e poi passo avanti.

Cazzo, le mie gambe hanno appena avuto un orgasmo, è una strana sensazione, è proprio come se fossero venute, mai capitato? E' proprio strano, ecco di nuovo, ma più leggermente, sono proprio fuori di qua, ho furiosi orgasmi alle gambe.






Mi ricordo che c'erano serate in cui una mia amica spendeva cento dollari e passa in vodka red bull e io spendevo cinquanta dollari in jack 'n coke, che ordinavo con un certo stile: mi appoggiavo al bancone barcollante (io, non il bancone) e dicevo "gieccccc en coch" e il tizio "what?" e io "JECH EN COCHEEEEEEEEEEEE" e lui "yes" e in un minutino (mannò, di meno) mi preparava la sbobba e mi piazzava il ghiaccio nel drink e io in due minutini me lo finivo e mi buttavo mezzo morto sul divanetto e ridevo, ero felice ed ero contento e guardavi tutti gli altri che ridevano, erano felici ed erano contenti ed io ero felice, ridevo ed ero contento per loro, ed eravamo tutti felici, contenti e ridevamo e forse eravamo veramente felici e contenti e ridevamo di gusto, che periodo.



Quasi due anni fa.