29/03/12

Misantropi in discoteca: l'Emblema.





Mentre ero impegnato a farmi investire da un'autovettura, con connesse visioni di danzatrici del ventre su una spiaggia che ballavano a ritmi caraibici, ho riflettuto molto sulle persone che dicono di odiare il genere umano, ma puntualmente ogni sera sono a sgambettare come trote che respirano ossigeno in luoghi claustrofobici con luci stroboscopiche.

Ma non è di incoerenza che siamo qui a discutere, dopotutto chi non è mai stato incoerente scagli il primo ciuingam, come disse il Mahatma Gandhi prima di infilare il suo cazzo enorme nelle tre vergini che gli dormivano vicino.

[Siamo all'assurdo.]


Il nuovo problema è la "giustificazione per assurdo".
Essa consiste in giustificarsi per una mirabolante CAZZATA (grande), che si è compiuta, attraverso argomenti stile s.Tommaso che dimostra l'esistenza di dio: in particolare il primo "ex motu et mutatione rerum" ovvero risalire all'infinito alle prime cause adducibili a giustificare una cazzata.

Questa definizione tecnica potrebbe risultare un po' ostica, perciò parto con un esempio:

"No, non è che io sia ferocemente arrapato e ci abbia provato con la tua ragazza, io non sono così, mi dispiace e ti chiedo scusa, è che mia madre ha un tumore."

In base ad una causa completamente sconnessa dall'azione compiuta successivamente, l'essere umano tenta di giustificarsi biecamente, spesso facendo leva sulla pietà/compassione del suo interlocutore.

Perciò si può andare dalla cause più generiche come:

"Scusa se ti ho distrutto la bottiglia di vino in testa, mi dispiace di essermi comportato in tal modo, è che ho problemi in famiglia."

A qualcuna leggermente meno banale:

"Ti ho fatto aspettare due ore sotto casa e poi non sono più uscita perchè ho avuto un diverbio con mia sorella."

Alcuni esagerano:

"Ho scopato la tua migliore amica, è stato un errore, sì, ma ero poco lucido dato che il gatto ieri è scappato."


Queste persone credono praticamente di poter fare qualsiasi cosa e poterla giustificare con puttanate terribili, a cui credono a malapena loro stessi, tentando di risvegliare il tuo lato umano (ecco, con me è un caso perso) e farti esclamare "pover'uomo, povero figlio, povero ex sano virgulto di un'incredibile stirpe! Costretto a subire tali angherie dal destino, e purtroppo commette qualche cazzata, ma chi sono io per giudicare e per non riflettere sui problemi che ci sono dietro a questi comportamenti del cazzo e perdonare come il buon gesù?".
No.

Il metodo della "giustificazione per assurdo" potrebbe anche/forse/magari essere capito (giustificato) per assurdo (ah!), se fosse usato con discrezione una volta ogni otto/nove mesi, ma no! L'usuale utilizzatore del metodo ne approfitta almeno una volta a settimana, o comunque non sotto le tre volte al mese (dati ISTAT 2010/2011), facendovi cadere i coglioni (a quelle poche persone a cui sono ancora rimasti, come ricorderete cliccando qui, io ne sono esente) ripetutamente.

Per evitare una tale atroce conclusione ci sono due soluzioni:
1) La più utilizzata è un mix tra "vaffanculo" e ignorare il soggetto.
2) La più divertente è usare la "giustificazione per assurdo" contro di loro e sfiziarvi come meglio potete.

"Scusa se ti ho fatto andare fuori città di sabato sera durante un acquazzone in quella superba pizzeria dove ho prenotato e poi non sono venuto, è che le tartarughe non mangiavano da ieri sera e mi sono preoccupato."

14/03/12

Storiella.





Un quindicenne a Los Angeles. Il padre pensa che è arrivato il momento che si faccia la prima gnocca. Il ragazzo è sdraiato sul prato a leggere fumetti; il padre esce e fa: "Figliolo, eccoti venti dollari. Voglio che tu vada da una brava puttana a farti il tuo primo pezzo di gnocca".

Così vanno in questo bordello di gran lusso e il padre dice: "Bene, figliolo. Ora entra da solo. Suona il campanello e quando la donna ti apre le dai venti dollari e le dici che vuoi farti un bel pezzo di gnocca".
"Capito, papi".


Un quarto d'ora dopo il ragazzo esce:
"Ebbene, figliolo, te lo sei fatto un bel pezzo di gnocca?".
"Sì. 'Sta gran figona apre la porta e io le dico che voglio farmi un bel pezzo di gnocca e le do i due deca. Saliamo di sopra e lei si leva gli accessori. Io allora tiro fuori la lama e le taglio un bel pezzo di gnocca, lei caccia un urlo e allora sono costretto a togliermi una scarpa e a stordirla a forza di botte. Poi me la sono pure inculata, così tanto per divertirmi".

11/03/12

Ho deciso di farmi un tatuaggio: "Forza Morte".

Prima di andare a dormire è qualche anno che sento 'sto rumore BAM! BAM! BAM! BAM! BAM! BAM! BAM! E' il rumore della morte. Qualche giorno fa era tutta contenta di essersi presa lucio dalla e urlava "tu sarai il prossimo!" e io rimanevo basito mentre cercavo di dormire.
In quei momenti sento voci assurde e mi ritrovo in situazioni disdicevoli/piacevoli: nei miei viaggi onirici.
Come ci si sente nei miei viaggi onirici?
Non saprei dirvi, ma una piccola idea ve la posso dare: è come essere nel cervello di un ventenne a cui un quarantenne ha appena fottuto la ragazza.
E se la sbatte.
Cioè, dobbiamo porre fine a questa piaga sociale dei quarantenni che si trombano le ventenni; perciò mi armo e canto canti vichingi per caricarmi e guardo braveheart, un film dove un antisemita quarantenne vince qualche battaglia per fare colpo sulle ventenni ebree urlando "ACHTUNG!".
Di colpo mi ritrovo in un bar pieno di fumo, luce soffusa, tavolini rotondi e piccoli ricoperti di peroni, gente che urla, troppi parlano ad alta voce, io mi fermo su uno sgabello e rivolgo il mio sguardo verso di te, punto con l'indice te e l'altro coglione e dico con voce ferma "vi auguro un cancro", poi sparisco nella nebbia.
Tutto ad un tratto dall'inferno, dal deserto e dalla strada si alzano le anime del mondo: lo stuolo dei blogger, il popolo, la massa furiosa del popolo, si alzano e mi percuotono i timpani "come hai osato? un cancro non si augura a nessuno" e io divento un vile pusillanime che cerca di nascondersi negli angoli di cemento mentre tenta di giustificarsi con stronzate come "certo, non si fa, di solito, ma dovrà pur esserci un'eccezione che conferma la regola (niente in bocca al lupo con il cancro)", nessuno mi dà retta e tento di spiegarmi più semplicemente muovendo le mani da una parte all'altra "eccezione. regola. eccezione. regola.".
Torno a casa e preparo delle molotov in modo scientifico: verso nella bottiglia le dovute quantità di benzina, alcol e cherosene mentre ripeto mentalmente, o forse a voce bassa, "benzina, alcol e cherosene, benzina, alcol e cherosene" e mi tremano le mani, però il risultato è un capolavoro e vado subito a testare il prodotto.
La prima incendia un chiosco di spacciatori di fumo paraplegici che per tentare di fuggire si alzano miracolosamente sulle loro gambe per poi schiantarsi al suolo e strisciare mezzo metro come in trincea prima che le ustioni ricoprano tutto il loro corpo del cazzo.
Con la seconda dò fuoco ad un gruppo di zingari, tutti quanti: donne, bambini, ragazzi, uomini di merda. E per questa ragione il senatur scende dai monti come heidi e viene a stringermi la mano tremante (la mia per le molotov, la sua per principio) senza accorgersi che con un complicatissimo sistema di tappeti elastici gli sto lanciando una molotov dritta sulla schiena, ma lui sorride, o forse è una smorfia, o forse è la paresi, o forse è una forma smorfiosa di sorriso.
La terza e la quarta vanno a placare la piaga sociale dei quarantenni che si trombano le ventenni, interrompendo il sacro ciclo naturale e sopratutto non permettendo che qualcuno con la dovuta possenza/prestanza/voglia fisica di un giovane vigoroso possa dare loro la giusta scopata violentissima che si meritano per una serie di ragioni (tra cui 1. si credono mature quanto il tizio di quarant'anni, 2. il tizio è rimasto all'adolescenza nonostante la sua trippa sia avanzata come da percorso normale, 3. il tizio è woody allen). Questi finti intellettuali tentano di scampare al fuoco millantando di essere poeti, registi, attori, ma le fiamme sono libere e divampano su queste stronzate.

01/03/12

I'm on a boat, motherfucker!






Aww shit, get your towels ready it's about to go down (shorty, yeah)
Everybody in the place hit the fucking deck (shorty, yeah)
But stay on your motherfucking toes
We running this, let's go

I'm on a boat (I'm on a boat)
I'm on a boat (I'm on a boat)
Everybody look at me 'cause I'm sailing on a boat (sailing on a boat)
I'm on a boat (I'm on a boat)
I'm on a boat
Take a good hard look at the motherfucking boat (boat, yeah)

I'm on a boat motherfucker take a look at me
Straight flowing on a boat on the deep blue sea
Busting five knots, wind whipping out my coat
You can't stop me motherfucker cause I'm on a boat

Take a picture, trick (trick)
I'm on a boat, bitch (bitch)
We drinking Santana champ,
Cause it's so crisp (crisp)
I got my swim trunks
And my flippie-floppies
I'm flipping burgers, you at Kinko's
Straight flipping copies

I'm riding on a dolphin, doing flips and shit
The dolphin's splashing, getting everybody all wet
But this ain't Seaworld, this is real as it gets
I'm on a boat, motherfucker, don't you ever forget

I'm on a boat and
It's going fast and
I got a nautical themed
Pashmina afghan
I'm the king of the world
On a boat like Leo
If you're on the shore,
Then you're sure not me-oh

Get the fuck up, this boat is REAL!

Fuck land, I'm on a boat, motherfucker (motherfucker)
Fuck trees, I climb buoys, motherfucker (motherfucker)
I'm on the deck with my boys, motherfucker (yeah)
This boat engine make noise, motherfucker

Hey ma, if you could see me now (see me now)
Arms spread wide on the starboard bow (starboard bow)
Gonna fly this boat to the moon somehow (moon somehow)
Like Kevin Garnett, anything is possible

Yeah, never thought I'd be on a boat
It's a big blue watery road (yeah)
Poseidon
Look at me, oh (all hands on deck)

Never thought I'd see the day
When a big boat coming my way
Believe me when I say
I fucked a mermaid

I'm on a boat
I'm on a boat
Everybody look at me 'cause I'm sailing on a boat (woah)
I'm on a boat
I'm on a boat
Take a good hard look at the mothafuckin' boat (sha-sha-shorty, shorty, yeah)