23/07/15

Felix.

Sono nato sei anni fa.

Non una adolescenza delle migliori, ma niente di grave. Odiavo tutti e avrei ucciso volentieri un milione di persone, personalmente. Ci ho messo un po' a capire che nessuno si meritava il mio odio nè il mio tempo. Mentivo spesso perchè non sapevo nè chi ero nè chi volevo essere.
L'alcol mi ha snebbiato i pensieri e ho visto tutto più chiaramente nei brevi momenti in cui riprendevo lucidità. Ho camminato e fatto esperienza. Sono caduto più e più volte bestemmiando il mondo. Ho rischiato di morire un paio di volte. Sono sicuramente morto una volta. Inferno e rinascita.
Sono sempre stato magro, ora ho un fisico dignitoso, sempre magro, ma definito e con qualche muscolo in più. Mai stato così bello e ogni giorno lo sono di più. Sono felice quando mi alleno e cerco di farmi il più male possibile mentre rimango con la lingua da fuori e non riesco neanche a bere acqua perchè il mio cuore non regge.

Ho fumato più e più volte fino a morire, prima per piacere poi per non pensare a nulla (to cope è il mio verbo preferito inglese), per diventare comfortably numb, ma il comfortably dura massimo qualche ora.
Quando sono sul balcone immagino di buttarmi solo per la curiosità della situazione. In verità amo la vita. Cerco di fare solo quello che mi va di fare e mi diverte. Vorrei scrivere come kerouac, ma vorrei essere come neal cassady e in quei brevi momenti in cui ci riesco, per ora, sono felice.

Credo nell'amore più di ogni altra cosa e so che può durare qualche anno o anche un'ora, che voi ci crediate o no.
E mi chiedo cosa ci vedono in me quando non faccio niente e cosa non ci vedono in me quando do il massimo. E' solo curiosità, non me ne frega nulla davvero.
Ti ascolto parlare e probabilmente sto pensando ad altro e rido perchè la situazione è ridicola e penso ad un'altra faccia quando sto con te, nella maggior parte dei casi. Avete facce tutte uguali e io non vi credo neanche un po'. Interpreto sempre in modo favorevole a me tutte le frasi che mi vengono dette e tutti i minimi gesti, sono fermamente convinto di queste mie interpretazioni e spingo sempre per cercare il tuo limite così se mi mandi a fanculo vuol dire che l'ho raggiunto e se non lo fai vuol dire che ho allargato i tuoi limiti. Non esiste per me il non portare nulla al massimo possibile nella direzione che voglio.

Ogni tanto mi capita di idealizzare le persone e di immaginarle migliori di quanto non siano. E' un piacere stilistico che mi concedo. Intanto sono cambiato e mi apro a chi mi sembra interessante perchè voglio nuove idee e nuove voci e nuovi volti, poi se a te non va bene chiudo la porta di soppiatto e vado in un altro luogo e, fidati, c'è sempre un altro luogo.

Ascolto musica il più possibile e potrei ricoprirti di canzoni da qui all'eternità e spiegarti a quale momento ho collegato quale canzone e ti racconto tutto di quel periodo e che significato ha per me. Sono anche vivo grazie a questo e ai testi di tutti questi cantanti.
E sinceramente mi dispiace per voi stronzi che non avete mai pianto davanti ad un film, ad un tramonto, ad una foto, ad una canzone o rileggendo vecchie frasi piene di dolore scritte da sconosciuti.
Parlo molto quando devo distrarti, parlo poco se non ce n'è più bisogno. Se c'è una minima intesa con te, preferisco rimanere in silenzio o ascoltare una canzone e ne sono contento. Però questo è vero anche se mi stai sul cazzo: per evitare di ascoltarti preferisco rimanere in silenzio o ascoltare una canzone, e sono contento che tu non stia parlando. Se lascio indizi in giro è solo perchè voglio segretamente essere fermato.

Sono felice quando mi prendo un due di picche perchè almeno ci ho provato, sono ancora più felice quando la cosa va bene e molto molto molto più felice quando ti entro nel cervello. A volte non ho tempo per stare dietro alle tue stronzate e vado troppo veloce. Mi piace farti cambiare idea e dirti sacrosante verità che non capirai mai perchè non ti serve capirle. Dopo anni mi verrai a dire che avevo ragione, ma questo non mi rende contento perchè so benissimo di avere ragione quando ti dico qualcosa. Anche questo non ha importanza.

Dimentico poche cose e ne ricordo parecchie senza motivo. Vorrei una vita di quelle dove non si lavora mai e ci si droga e si beve whiskey dalla mattina alla sera, liscio, con le labbra attaccate alla bottiglia con qualche amico pazzo e fidato con cui parlare dei massimi sistemi e di tutto ciò che c'è o con qualche ragazza che possa sostenere un periodo di questo tipo, ma so che il mio fisico e le mie finanze ne risentirebbero alla lunga, e che una ragazza adatta a queste cose sarebbe una di quelle intelligenti squilibrate, perciò faccio cose del genere solo una volta all'anno o anche meno.

Capisco e so molte più cose di quanto non voglia dire e non lo faccio non per quieto vivere (il quieto vivere te lo puoi ficcare nel culo), ma perchè non ne ho semplicemente voglia o non mi interessa o, in rari casi, sia io sia la persona a cui dovrei dirle sappiamo benissimo tutto e ce lo diciamo con gli occhi, con la telepatia e non serve altro, a noi va bene così.

18/07/15

E' l'effetto collaterale della cocaina.



Chiudo gli occhi, vedo le stelle. Nessuno mi ha picchiato, è che proprio vedo il cielo stellato chiudendo gli occhi. Curioso.
Cerco di immaginare dei volti, delle cose e non capisco dove esattamente si posizioni l'immagine nel mio cervello. O se l'immagine esista effettivamente. Vedo solo buio, eppure i ricordi li vedo in qualche modo. Dove li vedo? In alto a destra? In basso a sinistra? Al centro? Non riesco a capirlo, sto andando in paranoia e riapro gli occhi, il soffitto mi salva per un attimo. Sono sdraiato sul divano intento ad ascoltare la musica, distante da tutto e da tutti, ripensando alla notte prima.

E' l'effetto collaterale della cocaina.

Sono le nove e mezza, doc e mister sono arrivati e ci mettiamo a fumare sul balcone cercando di programmare delle vacanze che non si realizzeranno in gran parte. Poco male. Sono le undici e dobbiamo metterci in macchina. E' uno sforzo immane alzarsi dal letto, ma la notte chiama. Sono completamente in un altro mondo, sul sedile del passeggero, guardo fuori dal finestrino cercando di restare concentrato nella realtà.

Perso nell'infinito.

Faccio un viaggio lunghissimo e mi sembra di essere tornato bambino quando viaggiavamo per ore e ore in macchina e verso la fine pensavo "quasi arrivati, quasi arrivati" e qui invece avremo fatto sì e no un chilometro, ma la sensazione è la stessa. Sembra una strada infinita. In un momento di lucidità mi chiedo come stiano messi i miei compagni. Spero non come me. Se doc che guida sta messo come me, è finita. E' proprio finita.
Altro momento di lucidità e mi accorgo del silenzio.

Merda.

La macchina rallenta clamorosamente trecento metri prima del semaforo. Doc e mister sono con tutta probabilità ancora sul balcone di casa mia. Finalmente ci fermiamo.
Doc mi guarda un millisecondo e poi si mette le mani in faccia dicendo "porca puttana".
Scoppiamo a ridere per rilasciare la tensione e scopriamo di aver vissuto tutti lo stesso identico trip.
Il peggio è passato e proseguiamo. Quando parcheggiamo la macchina, noto un terrazzo di una casa, primo piano, dove ci sono una ventina di persone. La grande bellezza nella mia città. Con la differenza che nel film il terrazzo dava sul colosseo, qui su una piazza dove si spaccia poco e male e i giovani si radunano per bere.

E' l'effetto collaterale della cocaina.

Giorno: c'è.
Maglietta grigia: c'è.
Il locale dove voglio andare è inaspettatamente chiuso: c'è.
Birra: c'è.
Vestiti bagnati di birra: ci sono.
Laila: c'è.

Stavolta non mi ha portato un libro, mi ha portato ricordi. E restiamo a parlare per ore e ore e io non me ne andrei mai e lo so bene cosa dovrei fare con lei: girare un po', agguantarla, sollevarla e baciarla e sentire la musica in testa mentre tutto questo succede.
Invece no.
Parliamo per un'eternità e mi va bene così perché Laila ha dei sogni, ha delle idee e delle passioni e quando parla le si illuminano gli occhi e la pensiamo in modo simile e ha gli anni che io vorrei avere e che ogni tanto mi sento quando non mi ricordo il mio passato.
Allora non avevo niente, solo i miei sogni. Adesso ho tutto, ma non ho più i miei sogni.
Lei ha i capelli lunghissimi, mossi e ride spesso. E' stata un po' sballottata dalla vita e ha un sorriso grandissimo. Io rido di più e guardo il mondo piano piano e commentiamo tutto quello che passa davanti a noi.
Rimaniamo abbracciati per un po', lei si aggrappa al mio braccio, sono felice, ma è troppo tardi per baciarla. Rimando.

Non è l'effetto collaterale della cocaina.

02/07/15

Exulansis.

Stanno tutti preoccupati, tutti preoccupati perchè "il mio amico, il mio amico sta male!" e chi gliel'ha fatto fare, dico io? Fingendo, perchè in effetti è in parte colpa mia, ma cosa vogliamo farci? Allora mi si avvicina uno dei ragazzi, indica una mia amica e mi chiede "te la sei scopata?" "no" e poi parliamo di troie in genere, di quelle che la danno via facile e lì sì che ne è pieno, e quindi lui sta lì a pensare di raccontarmi la sua incredibile e variegata vita sessuale e solo dopo ho scoperto che in verità è innamorato come tutti gli altri di una pazza che non gliela darà mai - so che soffre, lui, per problemi fisici, ma non è questo il luogo per discuterne - torniamo a prendere da bere, da bere, da bere, ho finito i soldi e una ragazza con i capelli lisci si avvicina e io sono oramai mesi che penso che ci dovrei provare, ma niente, non faccio mai nulla perchè ogni volta che ci incontriamo sono in condizioni pietose e c'è troppa gente in giro e non mi va di muovermi e lo so che dovrei prenderla per mano, trascinarla in bagno e saltarle addosso come lei si aspetta da chiunque, ma non mi va e faccio un altro tiro, stiamo quasi morendo qui dentro e con la coda dell'occhio vedo tutti che ci provano con tutti e depressi veri depressi che cercano conforto da amici e depressi che fingono di stare bene e mi salutano e io vorrei anche dare un consiglio a queste persone, ma i consigli si danno solo se richiesti, chi sarò io per intromettermi nelle vite di questa gente che ha avuto prima un culo terribile e ora piange dalla mattina alla sera, senza muovere gli occhi, senza dispendio di lacrime perchè poi qualcuno se ne accorgerebbe, no, lui piange da solo in privato in silenzio come se non avesse importanza - e giustamente non ne ha - e io so che ci vorranno mesi e mesi e mesi e mesi, è inutile che fingi parlando con la tua amica bionda pensando "sìsì ora me la faccio subito subito", mica è così facile, bisogna prima morire per poi rinascere invece tu vuoi evitare questo passaggio e non è così che funziona - non è così che funziona, ripeto io mentre spiego che loro sono in verità sconnesse e scollegate: prima fanno una cosa e solo successivamente razionalizzano e danno una motivazione a cosa hanno fatto, perciò non ci devi vedere nulla di male in tutto ciò è così che va e basta, tu rinuncia e apprezza quando razionalizzano te. C'è del fumo all'orizzonte e anche tra le mani di questo ragazzo che parla molto molto velocemente perchè chiaramente pensa velocemente e mi ferma mentre annuisco e intervengo nel discorso perchè giustamente vuole prima essere ascoltato mentre io sono abituato agli inglesi che vogliono sentirsi dire "ah, davvero? mm mm mm. ah bello!" altrimenti sembra che non te ne sbatta un cazzo e invece a me sbatte qualcosa e il discorso è interessante, concludiamo che siamo d'accordo il che è molto notevole, ad esempio non mi succedeva dal tredicesimo secolo - ultima volta in cui mi sono innamorato - e allora lo saluto e so che mi ricorderò il suo nome, come se fosse importante perchè chissà se lui sa il mio. Busso alla spalla di una bionda - un'altra bionda - e le dico "beh dove sei finita? sarà un mese che non ti vedo e volevo vederti perchè, sai, sono anni che non mi faccio una bionda" questo in poche parole, in verità ci rifletto e ricordo che forse c'è stata una bionda, ma è sempre difficile capirlo, sai quel colore tra il biondo e il castano chiarissimo? Figurati se io so riconoscerlo, ma tanto quell'ultima su cui ho questo dubbio non è stata neanche granchè figurati non ci parliamo più e sta con un tizio mezzo negro, nulla di male ci mancherebbe, e sono contento anche si sia levata dalle palle. In tutto ciò lei mi risponde "ero impegnata, ma sei fortunato: nessuno dei miei pretendenti mi ha avuto e inoltre ho litigato con tutta la mia compagnia perciò ora cerco gente nuova con cui stare" "io non voglio stare con nessuno principalmente", dico veloce, "mi trovi al momento giusto, dammi il tuo numero che ti porto a vedere le stelle, a farti sognare e poi ti ributto giù a morire mentre ci provo con la tua amica che, per inciso, non ha ancora capito che tenterò di violentarla", non mi guarda stranita e risponde "hai ragione, è proprio quello che ci vuole per lei, ora scusami ma vado in una discoteca a tentare di farmelo appoggiare da ubriaca e poi negherò tutto il giorno dopo", la lascio andare e guardo la solita ubriaca oramai zimbello della piazza che tutti stimano e tutti vogliono e penso di essere il solo a essere più furbo di quelli che darebbero un dito per scoparsela - io invece ho dato solo due dita di scotch e ne è valsa la pena quando ha gridato "basta, non ce la faccio più" - ma capisco giustamente che un bel viso anche se ormai non più giovane e bellissimo come quando aveva sedici anni possa attirare tutti e infatti tutti attira, vallo a spiegare a tutti loro che non hanno nessuno diritto di giudicarla nè di reclamarla perchè ci hanno condiviso qualcosa...che vuoi siamo tutti egoisti e ci sembra anche di aver ragione. Ennesima donna, ennesima donna che si avvicina - voi penserete: che cazzo urno hai rotto i coglioni sembra che fai solo questo nella vita e scrivi sempre le stesse cazzate e io vi rispondo che è verissimo, il fatto dello scrivere - e chiede "perchè con me non ci provi? perchè non facciamo qualcosa di bello insieme tipo andare in spiaggia a passeggiare mano nella mano", ho quasi un rigurgito al solo pensiero e mica posso dirle francamente, perchè sono una brava persona, che mi fa schifo, mi fa veramente schifo e il solo fatto di essere lì a parlarle mi rattrista perchè non sono con un'altra in quel momento e vedo anche quell'altra, l'altra è lì dall'altra parte della piazza e ci guardiamo un attimo solo perchè abbiamo già intrallazzato in passato e lei ora ha molto altro da fare e io nella mia follia vorrei anche andare da lei e chiederle di fare una pazzia, di fuggire da soli per una settimana e comportarci da innamorati e abbandonarci di nuovo in un loop vorticoso e fulminante che non farebbe affatto bene alla mia psiche, ma non lo faccio perchè so che se non stiamo insieme c'è qualcosa sotto che ha impedito il tutto e so anche che per lei non sono altro che un fuoco fatuo, di quelle fiammelle di una candela mentre ti fai il bagno nella vasca e ascolti musica depressiva perchè la tua vita è quella, la tua vita è così folle e nessuno ci crede, ma non perchè non possano crederci, ma perchè a chi cazzo lo racconti? E alla fine come vuoi che finisca...queste cose le devi andare a scrivere su un blog.