20/07/12

Perdonami, Erik, perchè ho molto peccato.

In kino, parole, opere e omissioni.
E' che sono rimasto sconvolto da lei, è tutti i miglioramenti del mio passato e la mia ebbra/ebrea testolina ha cominciato ad immaginare, immaginare, immaginare, fantasticare (sarò mica diventato una donna da film?) e mi sono ripetuto "URNO, non ancora quell'errore", ma c'è stato poco da fare.
Eravamo vecchi amici perchè tutto questo era già successo, non c'è stato bisogno di spiegare nulla, e come quando c'incontrammo la prima volta anche stavolta mi tocca partire e nello stesso modo vedo un po' a che punto mentale sono arrivato, bisogna mettersi ogni tanto davanti allo specchio e domandarsi "chi sono?", senza ricevere risposta per qualche mese.

Tornando alle tue mani, so che le passi da corpo a corpo, a seconda di quello che ti va di frequentare in un dato momento. I capelli stanno bene così, gli occhi li ho guardati, ci ho scavato, ma non mi sovviene il colore esatto, vi darò uno sguardo quando ci rivediamo. Il sorriso è grandioso, è quello del momento giusto e dei mesi estivi, è quello del ritorno.

Finisco la razionalità, mi alzo e canto con la pinta rivolta verso il soffitto "IRELAND IIIIIIIRELAND TOGHETER STANDING TAAAAAAAAAALL, SHOULDER TO SHOULDER WE DRINK A LITTLE MOREEEEEEE", mi risiedo stranito, comincio ad ammiccare verso me stesso ed ad accarezzarmi le mani, ho sempre gli occhi sgranati e resto in silenzio - cosa sto facendo - , urla qualcuno nella mia testa, poi faccio un sorso e poggio il bicchiere per terra. Ripenso e ricordo tutte le mosse che devo fare, poi urlo con la mia testa, faccio un bicchiere e mi poggio per terra e mi chiedo perchè non resto giovane. Tu mi guardi di rimando e ritengo che sarebbe opportuno approfittare di te ora che sei semi-innocente, prima che un treno di cazzi volenti e violenti ti faccia riflettere sulla vita di coppia, mi guardi, metti un dito davanti alla bocca in posizione pensierosa, alzi gli occhi e dici che la mia stanza è carina, però sei a disagio e preferisco vederti i capelli volare e il tuo sorriso enorme che stà dietro di loro in stile vedo-non vedo, allora usciamo e siamo al solito posto e nella solita situazione, solo che ora ho mezzo collo spellato perchè ho molto peccato.
E anche tu, cambi espressione e mi lanci l'occhiata tipica del "come si è permesso?", torno ad allontanarmi, trenta secondi e mi rifaccio sotto ricordando che "se insisti e resisti, raggiungi e conquisti" (l'altro è "bevi, bevi, che non migliora") ed ottengo il risultato che volevo, mi faccio prendere dal boost al superego e perdo di vista le mie priorità. Errori da principiante, ma lei non la perdi più.



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