30/06/12

Le scene da film nella vita reale sono una delusione.

Nei film il confronto psicologico tra il protagonista e il pirla antagonista destinato sempre a perdere sono dieci minuti di grandi discorsi o monologhi, botte e risposte sul filo del rasoio, roba da avvocato del diavolo e scarface (quello è un uomo cattivo!) e la venticinquesima ora, qualcosa che ti vai ad imparare a memoria per quanto è figa, ma nella realtà è un'assoluta delusione.
Nella realtà ti trovi di fronte un coglione qualsiasi che cerca di giocare a chi ce l'ha più lungo e si butta in giochini mentali tentando di metterti un'idea in testa stile inception, senza la più lontana possibilità di successo, e mi ritrovo sempre a dover dimostrare la mia incommensurabile superiorità (quella che solo un dio può avere) ogni volta che succede.
E' che queste cose mi divertono e magari può succedere che mi creo un po' di hype aspettando grandi rivelazioni o discussioni incredibili, ma rimango sempre deluso.
"Ti devo parlare, devo dirti cose importanti", piuttosto fatevi una bella sega e passate il tempo in modo più fruttuoso, non vi fidate di questa gente che vi fa perdere tempo. Piuttosto apprezzo di più chi ti attira con una scusa e poi ti malmena brutalmente, almeno dici "finalmente una novità", il resto non ha senso.


Almeno preparateveli i discorsi, al posto di presentarvi stile esame universitario dicendo ehm...cioè...insomma...il fatto è che...
bocciati.





E devo sempre spiegare che nella vita precedente ero Hitler e ho perso una guerra mondiale, perciò ora il karma mi ha dato una bella vita.

3 commenti:

  1. Concordo. E tuttavia posso assicurarti con un trascurabile margine di errore che tutto quello di cui parli si verifica puntualmente fin verso i 25, massimo 30 anni. Poi, non si sa bene come, ecco che le persone sembrano perdere completamente il gusto per il confronto verbale. E a volte si ha come l'impressione che si tenda addirittura ad evitare la discussione, intesa come dialogo, ovvero reciproco scambio di opinioni più o meno profonde/originali/interessanti. E ciò che resta è solo la banalità di scambi verbali che tali non sono, dato che più che altro si recita a soggetto tentando di gratificare l'interlocutore con una serie di banalità che mi fanno vergognare di appartenere alla razza umana e maturare la ferma convinzione che se un domani ci attaccassero gli alieni mi offrirei come cavia. Tutto questo inutile e noioso preambolo solo per farti sapere che non so cosa darei per potermi nuovamente trovare nella situazione che descrivi. Anche quando per distruggere il tuo avversario ti basta una manciata di parole. Altrimenti ti ritrovi a imbastire dialoghi immaginari con immaginari alter-ego, che è un po' l'equivalente di giocare a scacchi da solo. Se non altro, alla tua età, le persone risultano almeno superficialmente interessanti.
    Bel blog, cmq, leggerti mi fa tornare indietro di dieci anni. Prima che l'apatia avesse il sopravvento sulla rabbia.

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  2. E chi non vorrebbe tornare giovane?
    E oggi faceva caldo, vero?
    Hai visto le iene in tv?
    Hai visto come giocare a beer pong su youtube?
    Hai letto l'ultimo twitter di sgarbi?

    Succederà proprio così, non so se riuscirò ad evitare questo problema, forse mi aiuterò con la mescalina.

    Mi hai fatto ricordare che spesso giocavo a scacchi da solo, ho ancora i disegni delle ultime mosse delle partite più belle.

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  3. No mi spiace nulla di tutto questo. Pero' beer pong cosi' a intuizione mi ricorda una puntata di BMS. E non tornerei indietro di 10 anni manco x il cazzo. Troppe aspettative e troppo entusiasmo. Adesso vado a correre x la mia dose controllata di endorfine quotidiana.

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