26/08/12

Tra il serio e il machete.




Mi state sul cazzo.
La gente mi stà sul cazzo.
Facce brutte e borghesi arricchiti, trucco pesante e discorsi altezzosi di merda. Presunzione ovunque, la presunzione di essere una piccola merda che puzza meglio delle altre. Borghesi arricchiti con pantaloni bianchi e smartphone, braccialetti e collane d'oro. Ma nessun vestito può coprire il vostro analfabetismo e la vostra grettezza, siete grezzi e senza gusto, siete stronzi di randagi morenti. Siete morti di fame e guardo raggiante verso il giorno in cui morirete, siete una folla senza pensieri con infradito e ciabatte da infermieri e magliette con scritte di cui non conoscete il significato. Se muori di fame, te lo meriti nel 99% dei casi (sono escluse le vittime di eventi eccezionali come terremoti e maremoti, solo quelli imprevedibili tra l'altro). Non è il destino cinico e baro (cit. Uriel): la sfortuna non esiste. Il destino non è un saggio che vi rimette al vostro posto, il destino sono le vostre continue scelte inconcludenti. Vi maledico per generazioni.

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