26/07/12

C'è posto per chiunque.




Qui c'è posto per chiunque.
C'è posto per i giapponesi e i loro scrausi vestiti, con i boots neri e un po' di borchie, gente senza età e dalle capigliature sindacabili.
C'è posto per vecchi tatuati punk che pogano ubriachi e suonano il piano sdentati dopo sette pinte di qualsiasi cosa.
Chiunque non trovi posto altrove trova posto qui, c'è un posto per tutti e per tutti i tipi di gente, puoi vestirti come vuoi, puoi dire ciò che vuoi. Non sto parlando di internet. C'è posto per chi ha cinque figli, ma regolarmente si droga e beve e si lamenta e rimane ubriaco per giorni mentre scopa negre pantere con il culo alto ed enorme. C'è posto per finti matrimoni per ottenere passaporti, per chi fuma erba giamaicana, per chi vuole andare in bici tutto il giorno, per chi vuole sentire piccoli chitarristi mai divenuti famosi spaccare il culo in un pub semivuoto. C'è un posto per rastafariani settantenni santoni con la barba annodata a coprirgli il pacco, per donne incinte tatuate sul grembo, per palestrati e per negri musulmani religiosi con mocassini e tonaca viola (e cappello di cui non saprei fornire una descrizione), per le tue sosia che camminano a piedi nudi nel parco, per chi cerca un'altra vita occupando squat, per chi è vegano celiaco e allergico alle nocciole, per asiatici indiani bangladeshi iraniani arabi, per qualche piccola rapina e per finire in galera un giorno perchè hai dato uno schiaffo al fascista ubriaco che ti ha regalato una testata mentre lo abbracciavi, per chi vuole spintonare e tornare a casa sulle sue gambe, se è fortunato. Per incredibili posti panoramici dove ti puoi portare cibo e birra da casa e apprezzare il momento, per parchi immensi e piccioni monchi che mangiano con te, per i sonic youth l'industrial e the libertines, per concerti di punk sconosciuti cinquantenni con la cresta verde e strane inclinazioni verso la guinness, per metallari gentili e astemi e per nani cinesi. Per vedere un androgino ogni tre minuti, per lavorare sessanta ore a settimana, per essere pagati il minimo e per sfondarsi di birra di dubbia provenienza.





3 commenti:

  1. Sembra un gran bel posto. A parte i celiaci. Ma loro per forza devono esserci? io li odio.

    RispondiElimina
  2. È il posto da "fica a stufo" che Bukowski ha sempre sognato.

    RispondiElimina
  3. @emix: Sono ovunque e si riproducono, c'è anche chi accusa i genitori dei celiaci di mangiare troppa pasta, vedi tu.

    @neuro: Se ci sai fare.

    RispondiElimina