28/02/12

Ritorno alle origini.




Questo post non fa ridere, non fa riflettere, non fa niente. E' pigro, ma lo scrivo lo stesso.

Il blog è nato nel periodo in cui ero in fissa con i Nerorgasmo e i Blue Vomit (quasi sinonimi, i due componenti principali sono gli stessi in entrambe le band), perciò ha assunto quest'aspetto semi-tetro (sfondo nero) che tra l'altro non cambio perchè oramai mi ci sono affezionato e perchè non mi intrippa di sperimentare nuovi colori nè di cambiare il layout.
Essendo stato battezzato dall'hardcore punk italiano anni '80, è uscito un po' cattivo (e certamente io sono così).

Mi sembra, comunque, doverosa una precisazione: sono un tipo affabile e adattabile e rido spesso e faccio ridere e sono anche contento.

Così, ci tenevo.


2 commenti:

  1. cazzo l'hardcore punk è veramente inascoltabile.
    però avevo visto un documentario strafigo sul punk hardcore in america. è che, porco il cazzo, non mi ricordo come cazzo si chiama.

    visto che è un post che non dice niente scrivo anch'io qualcosa che non interesserà a nessuno.
    Ieri ho visto il documentario di Julien Temple Sex pistols: the filth and the fury.
    non mi è piaciuto per un cazzo.

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  2. Qualche band è buona, basta evitare di ascoltare gente come i Wrechted o gli Impact, la cui discografia si basa sulla parola "POTEREEEEEEEEEE". In ogni cazzo di canzone, insopportabile.

    L'ho visto due o tre anni fa, è proprio una minchiata.

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