19/02/12

It takes a lot to laugh, it takes a train to cry.

Mi siedo sul cesso e mi guardo le mani, sono strane quando ci fai caso, penso a come sarebbero se non avessero le dita, questa specie di quadrato di pelle.
Le mie mani in particolare sono piene di linee, rughe, mi dicono tutti che ho le mani di un vecchio, non me ne frega molto, a me piacciono e ho sempre pensato (e tentato di spiegare, senza successo) che semplicemente chiunque ha le stesse linee/rughe, ma molto meno visibili.

Sono seduto sul cesso e rifletto sul fatto che se qualcuno mi attaccasse in questo momento sarei restio a difendermi. Dev'essere una cosa orribile: sei lì, tutto rilassato, e un tizio entra e ti molla un pugno sul grugno, tu cadi su un fianco con i pantaloni abbassati e il cazzo all'aria e sei contrariato dall'avvenimento. Non si fa.
E nello stesso modo non si uccide qualcuno mentre stà mangiando o durante una doccia calda, o peggio, durante una megascopata. Ci vogliono dei paletti anche in casi di guerra, ci sono limiti che nessuno dovrebbe oltrepassare: ok, ammazzami, ma non mentre sto cagando. E' indegno per me e per te, è irrispettoso, figlio mio.

Quando sono seduto sul cesso e non leggo qualcosa, penso che un giorno moriranno tutti i nostri idoli e con loro anche tutti i piccoli stronzetti diventati famosi grazie ai media di quest'ultimo secolo e moriranno piano piano, come già stanno facendo. Cantanti, chitarristi, batteristi semisconosciuti, calciatori, politici, opinionisti tv, comici, attori, comparse, imprenditori, magistrati, direttori d'orchestra, ballerini, cioè, sto parlando di quando morirà bolle, muti, di pietro, berlusconi, rutelli, bersani, del piero, thiago silva, ronaldinho, messi, fornero, peter north, rocco siffredi, sunny leone, ivana, pitbull, bruce springsteen, bruce willis, brad pitt e la moglie, di caprio, bisio, jessica alba, paris hilton, chinaski, i commentatori del mio blog, i visitatori anonimi, obama, clinton, josh beech, natalia vodianova, mark callaway, triple h, e così via.

Con la televisione siamo arrivati a dare l'appellativo di "famoso" a praticamente chiunque, e quindi dovremo piangerli tutti nel tg all'ora di pranzo, fra quaranta/cinquanta/settanta anni, qualcuno avrà una piccola citazione, mentre qualcun'altro si becca un intero servizio, ad ognuno il suo, dipenderà dalla quantità di amici avuta prima del trapasso.

E tu, minuscolo essere terreno, ti accorgerai ogni giorno di più che tutti questi stanno morendo e sentirai il fiato della bastarda sul collo e ti affretterai a finire i tuoi coglioni programmini a breve termine, correndo qui e lì con il bastone o in carrozzella, sempre connesso con il tuo pc portatile, prima di arrivare a non poterti più muovere e a schiattare strozzandoti con la tua stessa bava mentre pensi ai fumetti ed ai cartoni che hai letto e visto per anni.

3 commenti:

  1. Eh sì, il cesso è di gran lunga è il posto più cool per la produzione di perle intellettuali, voci dicono che anche Celentano prima dell'esibizione abbia fatto una cagata apocalittica.

    Cmq hai sollevato un punto cruciale, il non essere disturbati al cesso dovrebbe essere inserito nella dichiarazione universale dei diritti umani o almeno un monito del papa durante l'angelus.

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  2. Schiatterò sicuramente. Ma ti prego, non mentre sto cagando. Preferirei morire mentre mi faccio una sega, ma non quando sto cagando.

    Il brutto è che spesso le due cose si sovrappongono.

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  3. @staffo: nella cedu ce lo vedo bene. Seriamente è un diritto fondamentale, quasi quasi da estendere anche ai terroristi.

    @neuro: quando si sovrappongono sarebbe ancora più crudele schiattare. Se devo morire mentre mi faccio una sega a questo punto preferisco morire scopando! Dopo l'orgasmo però.

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