11/11/17

Qualcosa non va nel mio cervello, ma stiamo cercando di capire cosa. Attendere prego.

Quando è fidanzata lei.


La sera, io, Eva e Aurore usciamo insieme, avendo deciso di andarci a sbronzare da qualche parte. Non ricordo neanche il primo pub in cui siamo stati. Forse abbiamo cominciato a bere a casa mia. Eva l'ho conosciuta in Erasmus. E' francese e ha un modo particolare di pronunciare la S che può risultare carino, se ci presti attenzione. Aurore è una sua amica, mai vista prima. E' piccola, con uno sguardo da bambina, capelli neri lunghi e occhi castani. Durante la serata parliamo di musica. Ho qualche gusto in comune con Eva e spesso ci siamo passati delle canzoni da ascoltare. Ad Aurore piace la musica elettronica, ma non disdegna l'indie rock. Scavando tra serie tv, film e libri letti, scopro di avere più cose in comune con Aurore che con Eva, che avevo ospitato con il precipuo scopo di abusare ripetutamente del suo corpo. Ma non sono abbastanza bravo da provocare un threesome, sopratutto con due amiche. L'amicizia tra donne sfocia in un odio più o meno velato mischiato con una quantità incredibile di argomenti confidenziali da usare come ricatto o insulto in qualsiasi dato momento. Quindi tocca scegliere, e bene. Mentre la serata va avanti, tra vino e birre che vengono buttate giù, ci infiliamo in un discopub dove tutti ballano strafatti nel pieno della notte. Ballo con entrambe. Guardo Aurore negli occhi e nella mia vista periferica c'è Eva che fa una smorfia velocissima. Oh, cara. Appena Aurore va in bagno, Eva mi salta addosso e si mette a due centimetri dalla mia bocca cosicché meccanismi abbastanza naturali facciano il loro corso. Mi avvicino e la bacio. Poco male. Quando la sua amica torna, fingiamo non sia successo nulla. Ogni volta che la perdiamo tra la folla, ricominciamo a baciarci. Alle 4.30 decidiamo di andare via. Aurore prende un uber e io ed Eva torniamo a casa. Accendo una candela mentre ci spogliamo. Ha delle tette fantastiche e un paio di piercing nascosti. Dieci minuti dopo aver finito di scopare, prende il telefono e sale su. Io mi rivesto con calma e metto in ordine la stanza. Quando salgo, la trovo intenta a parlare con il suo ragazzo. Come se fosse la cosa più naturale del mondo. Nessuna vibrazione della sua voce potrebbe dare anche un minimo indizio al tipo. La guardo un attimo, come si guarda un dipinto, e penso che è perfetta. Quando chiude la chiamata, torniamo sul letto.


Quando sono fidanzato io.


Premessa: in quei pochi casi in cui io sembri fidanzato, non sono fidanzato come pensate voi. Importante è chiarire subito che la ragazza deve andare immediatamente fuori dal cazzo appena cominci a mettere in atto comportamenti come: 1) chiamare ripetutamente per sapere dove sono, cosa faccio, con chi sono; 2) aprire bocca sulle mie frequentazioni femminili; 3) pretendere risposte veloci a messaggi inutili. Seguendo queste semplici direttive, potrete fare cose come quelle che sto per scrivere.

"Stasera esco con un'amica", scrivo a Serena. Mi faccio una doccia ed entro in macchina. Colonna sonora di Drive sul cd. Mi muovo nella città volando, anche se non c'è fretta perché io sono una persona puntuale. Supero con disinvoltura un paio di semafori rossi solo perché si può. Parcheggio sotto casa di Giulia e attendo. Lei scende dopo cinque minuti. Una perfezione balistica di meno di cinquanta chili, due labbra con una forma unica e due occhi che brillano. La abbraccio e le particelle del suo profumo mi entrano piano piano nel naso e mi salgono al cervello come una botta di cocaina non riuscirebbe a fare. Da questo preciso momento fino a quando la riaccompagnerò a casa, chiunque avesse tentato di frapporsi in qualche modo tra me e lei sarebbe saltato in aria e i suoi discendenti sarebbero stati maledetti, oltraggiati e ostracizzati fino alla fine dei loro giorni. Questo perché non sono vendicativo. Saliamo in macchina e guido con una mano sola mentre con l'altra accarezzo i capelli di lei. Arriviamo a casa e apro il computer che era in standby. La colonna sonora già era pronta. Ci sediamo sul divano e parliamo probabilmente troppo. Poi mi avvicino piano verso le sue labbra. Lei scappa due o tre volte. Lo sa che c'è una ragazza. Le voci girano. Però se noi siamo qui, a casa mia, da soli, è perché io posso farlo e non ci sono problemi. Le cose le gestisco io. Non c'è un cazzo da discutere. Giulia lo sa bene e infatti non si scosta più. La bacio, la spoglio, "è perfetta", penso. Lei sorride in un modo incredibile e io muoio e risorgo la mattina dopo, quando da un altro universo ritorno nel mondo reale.

La sera esco con Serena e vado ad un pub per vedermi con alcuni amici. Probabilmente avrò scopato Serena in macchina prima di andare al pub. La serata è tranquilla e divertente. C'è Luigi che è ubriaco ed è disperato perché la sua ragazza l'ha lasciato prima dell'estate e non è riuscito a scoparsi fighe altrettanto valide. Va detto che la ragazza era una scassaminchia incredibile. Secondo me, ci ha solo guadagnato. Comunque, guarda Serena chiedendosi come abbia fatto uno come me a stare con una così. Dopo aver pagato, addirittura si avvicina a me e mi fa i complimenti per la ragazza. Io gli rispondo "non è neanche la migliore di quelle con cui mi sto vedendo". Sicuramente non mi crede. Penserà che l'avrò sparata grossa, ma non posso dare più dettagli, non faccio così. Torno in macchina con Serena e andiamo a casa sua per stare svegli fino alle quattro.









Nessun commento:

Posta un commento