09/12/14

Smettetela di darmi droghe mistiche che poi finisce così.

Il mio spacciatore si chiama come il mio incubo più bello. Quante probabilità c'erano che capitasse una cosa del genere? E mentre mi parla mi dice "felix! Ieri sono riuscito a portarmi lei, la più bella di tutte, a casa e poi forse me la sono anche fatta e figurati che è la prima volta che mi scopo una che non sia interessata a me solo per la droga.". Io mi prendo cinque grammi, per il mio eccezionale progetto natalizio di scrivere "merry christmas" con quattordici o sedici canne, e fumo in silenzio prima di andarmene via.
Volo a casa di amici dove trovo gente che sfiamma senza soluzione di continuità, sono alla quinta torcia quando arrivo a dare fastidio. Nessuno parla.
Uno è al pc, la ragazza guarda il cellulare, io ne preparo un'altra. Un altro torna nella sua stanza appena arrivo e non lo vedo più. Mentre fumiamo c'è il gatto di casa, cucciolo, che scorrazza per la stanza attirato da ogni nostro piccolo movimento. Si attacca ad una mia scarpa, poi gli muovo una mano davanti e lui cerca di arpionarmela. Mi meraviglio dei miei riflessi più veloci dei suoi, ma magari è perchè è ancora un cucciolo. Ha qualche mese. Dopo mezz'ora la ragazza chiama un taxi e va via. Conquisto la poltrona dov'era seduta e il gatto mi sale tra le gambe, ci si mette in mezzo e si addormenta lì mentre io lo accarezzo con la mano libera e sento di amarlo dal profondo del cuore. L'uomo del pc dice che deve studiare e sale di sopra. Rimango nella stanza con una chitarra e il gatto.
Mi sposto sul divano, gli suono tante canzoni chiedendogli ogni volta quale debba essere la successiva, lui prima mi sale sulla gamba sinistra e mi guarda incuriosito mentre canto prima a bassa voce, per non disturbare nessuno, e poi via via con tonalità leggermente più alte. Dopo un po' si accoccola vicino al bracciolo del divano e comincia a dormire. Le mie ninne nanne funzionano. Suono un'ultima canzone e vado via.

Comincia tutto a girare ed è dura rimanere in me stesso ed è dura muoversi, perciò principalmente oscillo a ritmo di musica, finchè dal nulla arriva l'angelo del signore, che quindi è il mio, di angelo. Arriva e si presenta e per puro caso ha il nome di un mio vecchio nemico che, stranamente, non ho mai desiderato uccidere perchè l'avevo sconfitto in battaglia conquistando le sue canzoni ed i suoi ricordi, o almeno così mi sembrava. E l'avevo anche rivisto in un film questo tipo, come chiaro messaggio che lui era sempre stato nei paraggi a guardarmi morire piano piano. L'angelo del signore si presenta e mi dice che è qui per salvarmi e per farmi capire delle cose, io gli do una pacca sulla spalla e lo invito a bere. Mi perdo tra la folla, poca, e a quanto ricordo non abbiamo bevuto insieme. Lo ritrovo poco tempo dopo mentre parla con le mie paure.
"Felix, non devi avere paura, guarda, la situazione è tranquilla e te lo voglio dimostrare". Io sbraito ubriaco "bravo! Queste paure sono fottutamente fighe da vedere, eh? Sono le mie migliori!" e lui mi guarda con un sorriso di comprensione come il grande gatsby e mi parla dentro la testa dicendo "sei ubriaco, vai a casa e riflettici sopra, qui ci penso io".
Prende le mie paure per mano e le allontana da me e le trasforma in gioia ed io capisco che non c'è nulla da temere, che lui merita, che lui ha ragione. Questa visione mi rompe dentro, mi spezza lo stomaco già abbruttito dall'alcol e mi fa venire in mente idee assurde di colpevolezza e redenzione e vorrei finalmente risolvere tutti i miei cazzi, ma la soluzione più vicina che trovo è di tornare a casa mentre lancio un ultimo sguardo all'angelo che è seduto sui divanetti, lui arrivato dal nulla in una sera di dicembre è lì a fare tutto quello che io sto evitando di fare perchè non riesco più a guardare i tuoi occhi lucidamente.
Torno a casa e penso di fare pace con me stesso, ma ho solo il tempo di abbracciare il cesso per risvegliarmi nuovo, conscio di non rivedere mai più l'angelo e che la sua apparizione sia stata un importante punto di svolta. Dormo contento.



3 commenti:

  1. io inizio a pensare di dover smettere con le canne.
    Mi fanno star bene solo la sera, se so che non devo uscire.

    Invece l'essere fatto di giorno, in mezzo ad altre persone, inizia a provocarmi un ingestibile ansia.
    Porco dio.

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  2. E infatti di giorno non si fa, eccetto casi eccezionali.

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