31/05/13

The KKK took my baby away.

Sei tornata.
Hai resistito per mesi e mesi, ma alla fine sei tornata.
Sei migliorata, hai meno bisogno di me, ma alla fine sei tornata.
Con tutti i tuoi cazzi, tutte le stronzate con cui ora desideri sciacquarmi la faccia. Ero così contento di non averti tra i coglioni, ma a quanto pare è inutile evitarti: sei sempre in agguato dietro ad un cespuglio, attendendo il momento propizio per saltarmi addosso e chiedermi aiuto.

Aiuto, aiuto, aiuto.
Qualcuno ci aiuti.
Qualcuno mi aiuti, aiuto!
Qualcuno salvi questa povera donna.
Qualcuno faccia qualcosa.
Qualcuno pensi ai bambini.

Dovevate pensarci voi ai bambini, stronzi, non tocca a me. Fa caldo qui dentro, non basta?
E invece sei tornata. Ti sei nascosta per un po' sotto una scorza dura da ragazza che ha imparato COSE dalla vita precedente, dai cinquecento anni precedenti, dall'origine della scrittura, dai primi graffiti di cazzi nelle caverne e poi sei riaffiorata in superficie come un marinaio che non riesce a suicidarsi in mare.
E il naufragar m'è dolce in questo cazzo.

Tanto è tutto uguale. Tu sei migliorata ed io mi sono allenato, so cosa fare con te. So cosa dirti e so che non mi ascolterai, perchè è così che funziona tra di noi. So tutte le puttanate che devo sentirmi, del tipo:

non è così
ti sbagli
cambierò
io non sono così
è successo
sono cose che capitano
è un periodo
mi riprenderò
con una videocamera
mi farò un bel video
nuda
così ti ci puoi masturbare sopra
quando ti senti solo
o possiamo farlo insieme


Direi che mi hai stancato, direi che preferisco aprirti la schiena con le unghie, e potrei scordarmi di farti male, ma ricordamelo.


Bentornata, amore mio.
E vaffanculo.

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