01/10/17

The Project. Anna - Part 3.

Vado a prendere Anna in stazione ed ho una rosa rossa in mano. La rosa purtroppo l'ho comprata, sebbene le avessi detto, e quando dico una cosa, faccio quella cosa, che ne avrei colta una. Il fatto è che rose selvatiche non erano nei paraggi di casa. Nei paraggi di casa, però, c'è una schiera di villette dove andavo a fare allenamento e ricordavo di aver intravisto rose rosse in qualche giardino. Ho violato la proprietà privata, in orari notturni e condizioni mentali abbastanza bieche, di tre di queste villette, ma senza trovare nessuna rosa. Un giorno successivo, ero passato davanti ad un fioraio, facendo una strada mai fatta, e mi sono detto che forse l'intuito messo nelle mie gambe mi voleva dire qualcosa. Mi voleva dire di comprare quella rosa. Anna scende dal treno con i suoi occhi azzurri, uno zaino ed una canotta. Già sorride. Io le presento la rosa che avevo dietro la schiena e sorrido nel vedere la sua faccia mezza sorpresa. Ci aspetta un piccolo viaggetto per raggiungere casa mia. Ci mettiamo in macchina e ascoltiamo la musica e parliamo un po' di noi, di quello che facciamo, di Bruxelles. Fa un caldo incredibile quando arriviamo a casa. Entriamo e metto della musica al pc, tipico. Cazzeggiamo. Io parlo un po' troppo prima di baciarla, però il tempo c'è. Da lì non facciamo molto altro e i due giorni scorrono belli e veloci. Prendiamo una pizza per cena, dormiamo e il giorno dopo Anna mi cucina delle uova strapazzate per colazione. Non so se vi possa sembrare poco, ma è una cosa molto carina. Sono stato bene e anche parecchio. Quando siamo andati sul terrazzo a sdraiarci e bere vino è stato bello parlare con lei. La riaccompagno in stazione e le do un ultimo bacio.

La settimana dopo siamo di nuovo lì. Dopo esserci riscaldati due volte, usciamo nel paese per cercare del cibo. Io volevo pizza o qualcosa del genere, ma era un orario troppo pomeridiano per trovare qualcosa di aperto, quindi alla fine ripieghiamo su alcuni taralli e del vino bianco. Sul terrazzo c'è un caldo favoloso e io sono in pantaloncini corti ed una maglietta verde sottilissima. Lei ride o sorride spesso ed è una risata che ha un bel suono. I condizionatori sono accesi dentro casa, altrimenti sarebbe impossibile sopravvivere. La sera andiamo a cenare in un ristorante. Io ero già abbastanza pieno dalla marea di taralli mangiati. Mangiamo un botto di roba tra secondo e antipasti. Torniamo a casa a vedere un bel film e dopo di questo facciamo l'amore in silenzio, guardandoci negli occhi. Uno dei momenti per cui vale la pena vivere. Non serve conoscersi da tanto tempo, non è necessario. A volte capita ci sia quella chimica che ti fa arrivare direttamente a destinazione, direttamente all'attivazione dei recettori della dopamina e sei felice e connesso con te stesso. Quando ci salutiamo il giorno dopo, si capisce che c'è stato quel piccolo scatto di emozioni che si sono attivate e stanno interagendo tra i due corpi.

L'ultima volta, Anna mi raggiunge di nuovo, stavolta restiamo in città, in un altro pomeriggio afoso. Restiamo al letto tutto il giorno e usciamo solo per prendere qualcosa da mangiare. Ascoltiamo la musica, facendo la spola tra la doccia e il letto e restiamo a guardare il soffitto e il lampadario mentre parliamo e scherziamo, ci facciamo foto. Sarà l'una quando mi prendo una pausa per fumare sul balcone. Anna resta a piedi nudi dentro la cucina e mi guarda buttare nuvole nella notte. Ci addormentiamo nudi e ci risvegliamo abbracciati e abbiamo poco tempo prima che debba riportarla in stazione. Pranziamo direttamente e torniamo a letto fino a quando davvero Anna sta per perdere il treno e dobbiamo correre a prepararci velocemente. Valutiamo quando ci rivedremo, relativamente presto. Anna se ne va e mi lascia in testa quella bella sensazione per cui so che c'è qualcuno, da qualche parte, con cui sai che puoi stare bene, senza doverti preoccupare di cosa succede al resto del mondo che è fuori dalla stanza.











1 commento:

  1. Non avevo mai sentito questo pezzo degli Afterhours.
    E' di un poppeggiante che mi nausea

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