19/01/12

Teenage mary: "ho venduto la mia anima, devo essere salvata".





E' solo una piccola crisi esistenziale, mi hanno detto che ai ragazzi viene più tardi, poi dipende dalle persone, mentre invece per le ragazze ci teniamo sui sedici-diciassette anni, qualcuna sfora, ma si sa come sono le donne.

Nel bel mezzo di una crisi esistenziale, che di esistenziale non ha nulla, ti senti solo vuoto e apatico e non hai nulla da dire e ti sembra che le cose che fai tutti i giorni siano senza senso, non appaganti o comunque non le fai bene e/o non le dovresti fare, stai solo perdendo tempo, stai solo perdendo te stesso, sei privo di stimoli. Dicono che sia normale.

E finisco a pensare che non ho stimoli perchè in qualche modo mi impedisco di averli, inconsciamente; non mi apro agli altri, dice qualcun'altro, non faccio qualcosa per gli altri, sono chiuso. Sarà l'inverno, mi è insopportabile (esagero), mi rode i coglioni perchè non si può stare in giro senza ghiacciare e bisogna rifugiarsi in un pub o in qualche localaccio e in questo modo si sperperano un po' di soldi, ma finisce sempre che la faccia è sempre la mia e nonostante mi ami alla follia a volte non la gradisco. Dovrei riflettere a mente aperta: io e una cassa di peroni e tutti i miei minuscoli problemi. Solo in quel caso ti arrivano tutti alla mente e puoi isolarli e comprenderli piano piano, altrimenti, come ora, non penso a nulla di particolare. Mi sono preso un po' di tempo per riorganizzarmi le idee, semplicemente non so dove sto andando (c'era chi mi diceva che fosse stupendo non saperlo, non avere una meta), e devo arrivare al punto di prendere la grossa decisione: nullificare la mia vita (tranquilli non sono il tipo da suicidio, comunque se state attenti cogliete la citazione).
Sono partito dall'organizzarmi la giornata, a tavolino, perchè diceva un eminente scienziato che devi PENSARE RIGUARDO AL PENSARE e il nostro subconscio è un pezzo di merda e dice "ma dai, chi se ne fotte, facciamo questa cosa ora, poi questo dopo, poi ora non ho voglia e sai com'è, si è fatto tardi" e intanto la mia barba cresce e io dico "me la dovrei fare ogni tre giorni" e poi dopo una settimana e mezzo è ancora lì e mi prude e penso che forse uno shot di eroina farebbe al caso mio, ma con questa merda che c'è in giro chi si fida? Roba che john belushi rifiuterebbe di farsi tagliare male per poi morire.
Il tutto della vita si conclude verso una serie di scelte, ma scegliere non è cosa facile, lo dicono anche i più grossi CEO che guadagnano soldi che non vedrete mai, il consiglio mio che vi dò di nuovo (chissà in quale malfamato post l'ho già fatto, ma ricordo bene di averlo fatto) è: scegli di scegliere, scegli di perdere, scegli di andare.

Ma, semplicemente, non lo so.







P.S.: Avete letto tutto questo per colpa di uno psicologo part-time (non è vero, l'ho letto da qualche parte) che diceva che scrivendo le cose si assorbino/assopivano meglio, poi vi dò l'indirizzo, quando lo trovo (per chi se lo domandasse sono io uno psicologo, ma non ne ho mai frequentato uno, non durante il lavoro almeno).

4 commenti:

  1. Personalmente mi sento fortunato ad aver trovato una meta: oggi, per esempio, vado a tagliare barba e capelli.

    Lo scienziato che dici tu chi è (Sorry for the ignorance)?

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  2. Non so il nome, ma ricordo benissimo di aver letto da qualche parte che lo diceva un eminente psicologo, era statunitense o inglese, non ricordo bene. Siamo tutti ignoranti.

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  3. Uno psicologo che va da uno psicologo deve scatenare un loop di domande infinito!

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  4. Nah, secondo me dopo un'oretta e mezza si ammazzano a mani nude.

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