11/07/11

Risveglio con sbratto.






Insomma faccio in fretta, preparo valigia e zaino in un quarto d'ora, sono pronto, via alla stazione, mezz'ora di viaggio e sono arrivato, la casa di giova è vicina alla stazione, è una roba a due piani con un bel giardino. Ma bisogna festeggiare subito, perciò compriamo tre bottiglie di vino e l'allegria ci pervade, poi c'è il tè verde. Mentre albertone ci spiega le incredibili proprietà del tè verde, che permette di vivere fino alla veneranda età di centottanta anni, fa bene alla pelle, fa bene alle palle, e a questo punto mi riservo di pensare che attiri le donne e che infilando il pene in una busta di tè si abbia la sensazione di ricevere un pompino, comunque dicevo che mentre il nostro dottore ci spiega questo io sono impegnato a rullare delle cartine con le suddette foglie di tè come componente unica e principale.
Ora io non riesco a ricordare chi mi disse "ci siamo fumati il tè che sballo dà alla testa in un modo pazzesco ero proprio fuori e fatto e sfatto merda devi provarlo" però l'ho sicuramente mandato a fanculo in quel preciso momento in cui finita la quarta canna l'unico effetto provato era la voglia di giocare a biliardino. Mi pare anche di aver perso.
Per fortuna l'alcool ci dà la carica e arriviamo nella ridente città vicina e cerchiamo qualcosa da mangiare, beviamo un'ulteriore birra e finiamo di girare e cazzeggiare per le tre circa di notte dove ho la BRILLANTE idea di prendere un amato kebab per sopperire alla mancanza di cibo di tutto il giorno, buono, eccezionale, bravo, bis.
Torniamo a casa e mi schianto su un letto salvo svegliarmi alle sei precise e stare per circa un'ora a sentire il mio stomaco che mi dice "ora vomito, ora vomito, ora vomito, ora sbratto, merda che botta", mentre il mio cervello pensa "non mi va proprio, resisto, resisto, sto anche tre ore così, ma resisto", cosa che non accade perchè precisamente alle sette mi alzo, faccio due passi e vomito kebab, patatine, birra, vino rosso, vino bianco e un po' di succhi gastrici per condire il tutto. Che cosa orribile. Ma non tutto il male vien per nuocere, comunque dovevo prendere il treno alle otto e probabilmente col cazzo che mi sarei alzato quindi meglio essere svegli da subito. Puliamo lo schifo, preparo lo zaino e di nuovo alla stazione, torno nella mia città e prendo i biglietti per la località marittima meta della semivacanza di qualche giorno.

In qualche modo ho dimenticato le cartine non ricordo più dove.






Continua.

7 commenti:

  1. Legge del cibo oscillante:

    Se vuoi vomitare, resterà incastrato tra stomaco, cardias ed esofago.
    Se vuoi resistere, lo sbratto-Niagara è garantito.

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  2. 1.che cartine sono quelle? mai visto rizla arancioni.

    2.Una bella sera Sileno decise che prima di andare al party doveva mangiare. Si, un kebab 'Grande'. Appena arrivato alla festa sbocca tutto con una violenza inaudita. E poi si gode la festa.
    Morale della storia: c'è chi sbocca ad inizio serata, chi a fine serata, e chi come te, la mattina dopo ma comunque, prima o poi, dovrai sboccare.

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  3. cosa cazzo è sta musica malata, diobuono?

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  4. @neuro: per me non si pone l'alternativa perchè non voglio mai vomitare, però posso assicurarti che a volte (parecchie volte) resistendo e soffrendo per svariate decine di minuti sono riuscito a non vomitare. Ti senti realizzato a quel punto.

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  5. @sileno: Dunno, non sono le mie, ma pensandoci neanch'io credo di averle mai viste. Non è vero, non è vero! Non è obbligatorio sboccare, si può evitare, cerco di tenere gli sboccamenti al minimo, odio da morire sbrattare. E' una sensazione di merda, ma così di merda che mi chiedo come facciano anoressiche e bulimiche. Cazzo che merda.

    E' particolare la canzone, a me piace un botto.

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