12/03/13

La trilogia: il party-parte 2.

Ho finito di bestemmiare, sento quasi freddo e ho ripassato il vialetto più volte, sono uscito in mezzo alla strada per scoprire che non c'è un cazzo di nessuno nel raggio di chilometri, la città è morta e mi resta una sola cosa da fare: tornare nel capanno. Gli amanti sono ancora avvinghiati, ma devo interromperli, busso sulla spalla di stefano, "sai dove sono gli altri?"
"sono in casa, nella camera."
"quale camera?"
si riprende anche rebecca e mi dà indicazioni: "la prima porta di fronte all'entrata." o qualcosa del genere.

Miracolo. E' tutto sotto controllo, tutto è ancora possibile. Entro nella stanza e sono quasi tutti lì: alessandra ed elisabetta sdraiate sul letto mentre giulio e la ragazza senza nome fanno delle foto alle altre ragazze che cazzeggiano. Mi sdraio sul letto anch'io, faccio foto con il cellulare, parlo un po', ma biascico e preferisco stare zitto, non riesco ad inquadrare la camera nè i discorsi. Alessandra messaggia e noname fa battute incomprensibili, giulio se la ride dall'alto della sua gaiezza. Resto sul letto e mi sento in panne come un auto di formula 1 all'ultimo giro.
Passano minuti e vedo le persone muoversi ad altissima velocità: entrano, escono, parlano, come nella scena delle scopate in arancia meccanica, stessa velocità, poi tutto si ferma.
Sono rimaste elisabetta e rebecca nella stanza ed io sono ancora sul letto.
E' arrivato il momento di mettersi a letto, anzi nel sacco a pelo, e quindi le ragazze si mettono in pigiama. Per farlo devono spogliarsi e lo fanno mentre io sono lì, sono ubriache e non ci fanno caso finchè non sono rimaste in reggiseno e jeans.

"ma c'è lui nella stanza!", riflette ad alta voce elisabetta.
Rebecca ride come un'ebete e fa capire che non fa niente.
Continuano e si tolgono i jeans, la mia mascella arriverebbe a terra come nei cartoni, ma sono paralizzato dall'alcol.
Elisabetta ha un fisico allucinante. Una figa pazzesca.
Anche rebecca se la cava. Dura poco, ma sembra un tempo infinito. Si rivestono. Ho ancora i pensieri sconvolti positivamente da queste due. Cazzo, cazzo, cazzo perchè non gli sono saltato addosso?







Il tempo scorre di nuovo. Entro ed esco dalla casa, bevo, torno, devo lavarmi i denti, si sistemano tutti nei sacchi a pelo, posiziono il mio striminzito sacco a pelo vicino ad alessandra e dico a stefano "tienila d'occhio, io mi metto lì, torno subito". Vado in bagno, mi lavo i denti. Ci metto circa tre minuti, forse, forse di meno, esco dal cesso e sono tutti ancora lì, tutti in preparazione, tutti svegli.
Tranne alessandra.
E' piombata in un sonno profondo in mezzo secondo e io mi incazzo con stefano e mi incazzo con tutti, e cazzo com'è possibile che si sia addormentata in due secondi? Che mondo di merda è?

Mi infilo nel sacco a pelo, mi spoglio, mi tolgo la cinta e comincio a parlare con noname che è accanto ad ale e le chiedo di girarla dalla mia parte. Si è addormentata dandomi le spalle, stronza.
Il discorso dura circa mezz'ora.

"girala"
"no"
"girala dai"
"no, girala tu"
"ma tu sei la sua amica"
"e tu vuoi girarla per scoparla"
"non potrei con tutti questi in giro"
"non la giro"
"e suvvia"
"girala tu"
"capito, capito"

Non faccio nulla. Parlo ancora con gli altri, giulio è l'unico fortunato che si è beccato un divano, stefano e rebecca sono spariti nella stanza di lei e probabilmente staranno scopando o almeno me lo auguro mentre in effetti sono invidioso della sua sorte. Gli altri sono posizionati a cazzo nel salone di casa.
Aspetto che si addormenti un po' di gente e comincio a baciare il corpo inerte di alex.
Noname mi sente e prima di crollare mi fa: "è come scoparsi un morto, svegliala".

Quando sento silenzio comincio a darmi da fare come solo un ubriaco insensibile al più comune sentimento della vergogna può fare: mi sono ormai abituato al buio pesto e vedo il sonno silenzioso della ragazza che ho puntato e i suoi capelli biondi e la sua faccia che sembra dieci volte meglio di ciò che è realmente, grazie alcol, e comincio a baciarla in un ordine che è

guancia
collo
seno
guancia
collo
seno
guancia
collo
seno

Miracolosamente si gira verso di me e perciò il ritmo viene cambiato in

labbra
collo
seno
labbra
collo
seno

finchè non apre la bocca e finalmente sento il sapore della sua lingua.
Qualche dolce alcol per cui cado in paradiso e si limona per tanto tempo, ci tocchiamo, le stringo le tette, le prendo il viso tra le mani, intrecciamo le lingue per un'eternità che non tornerà mai più, mai più, mai più.

2 commenti:

  1. Tutto quello che può succedere in una serata tra amici al limite del borderline.

    Quasi ti invidio.

    E niente, 'sto post me piace, ecco.

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  2. Quasi. Ci sarebbe la conclusione, ma è così "separata" in quanto agli accadimenti che sono dubbioso sullo scriverla o meno.

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