Quattro anni e mezzo di pausa, quattro anni e mezzo di buio. Ogni tanto provo a riemergere, ogni tanto ci riesco per una settimana, due, un mese, due, massimo tre. Poi torno nel mio buio. E vivere da solo aiuta parecchio. Almeno, di base vivo da solo. Ci sono periodi in cui nel giro di ragazze e relazioni che ho non riesco ad avere mezza giornata libera. Che poi non è la giornata il problema. Più o meno. Per me è più importante e bello stare solo la sera, la notte. Certo, è bello svegliarsi e stare da solo tutto il giorno e farlo per una settimana di fila o più. Solo che in queste situazioni guardo il mio specchio, ci parlo, gli urlo contro, principalmente gli dico di stare zitto. A volte ridiamo insieme, a volte ci guardiamo un po' in cagnesco, ma alla fine voglio bene a quel tizio. I vicini penseranno che sia pazzo dato che ogni volta che mi incazzo, per qualsiasi cosa, piccola (la manica della felpa si incastra nella maniglia della porta per un mezzo secondo) o grande (non mi arrivano i soldi che quello stronzo mi ha promesso da nove mesi), urlo e bestemmio. Ma tanto bestemmio in italiano e qui non mi capisce un cazzo di nessuno. Almeno nel mio palazzo. Nei giorni più belli/brutti fumo da quando mi sveglio fin quando vado a dormire.
Ti spiego: sveglia, canna, caffè, canna, colazione, canna canna canna, pranzo verso le quattro o cinque di pomeriggio, solo perché ho abbastanza fame e non riesco più a rimandare la poca voglia di cucinare che ho. Infatti tante volte ordino da mangiare e visto che sto ordinando qualcosa per ammortizzare il costo della consegna prendo il doppio del menù o il doppio della roba che mi serve e quindi una parte la mangio a pranzo e l'altra se capita a cena. Molto più spesso la mangio a colazione il giorno dopo perché dopo il pranzo si ritorna a fare caffè canna canna canna canna. A questo punto sarebbe il momento di cenare, ma preferisco fumare piuttosto che mangiare e ormai la mia capacità di deglutire cibo è andata via e quindi anche se volessi mangiare lo farei con molta fatica e un'alta probabilità di morire strozzato perché perdo quella poca capacità che avevo di deglutire. Qualche problema con i muscoli del collo o cose così, non si è ancora capito. E nonostante tutto questo vada ad inficiare i miei sacrosanti e lunghissimi obiettivi di andare in palestra, prendere muscoli e massa, me ne fotto il cazzo perché è bello fumare e sono da solo a casa e nessuno mi può dire nulla. Al massimo il mio specchio mi può parlare, o il mio soffitto se mi sento particolarmente estroverso. La libertà è importante. E' quando la perdi che te ne accorgi. Quando hai una tipa in casa che dice "oh, adesso devi fumare?". Sì che adesso devo fumare, sono a casa mia, mi piace farlo, faccio il cazzo che voglio e tu mi dici cosa posso e non posso fare a casa mia? Dio maledetto. Sono comunque un bravo host e quindi se sei mia ospite, va bene, si fa come dici tu. Però nel mio inconscio, e neanche troppo inconscio, ti odio e mi stai sul cazzo. Libertà. Se volevo essere incatenato potevo cominciare a convivere già svariati anni fa, come fa il 90% della gente. In parte perché non hanno i soldi per vivere da soli, in parte perché credono che vivere insieme sia una bella figata e l'amore crescerà, invece vanno solo incontro ad uno schianto di proporzioni bibliche. Oppure magari vogliono fare una famiglia e figli. A me dei figli non frega un cazzo di nulla. Eh, ma poi da vecchio sei solo. Invece i tuoi genitori da vecchi vivono con te, vero? E li passi a trovare spesso, specialmente se vivi in un'altra città, vero? Testa di cazzo.
Comunque a volte esco, devo uscire, per prendere da mangiare o cose simili, e dato che ho fumato come un nero qualsiasi, mi disturba essere in giro e mi sento come se tutto il mondo potesse attaccarmi e sarebbe tragico perché non avrei neanche la voglia e la possibilità di difendermi. Fortunatamente vivo in una zona tranquilla e il peggio che capita è che chi mi passa vicino possa sentire me che puzzo d'erba in maniera abissale. Io non la sento più perché ci sono abituato. Casa mia puzza d'erba, ma tanto in quei giorni non ci entra nessuno, quindi al massimo il problema è, di nuovo, dei vicini. Che però sono quattro anni che non dicono un cazzo. Se avessero voluto dire qualcosa, l'avrebbero già detta. O forse se ne fottono il cazzo perché è uso personale. Abuso personale. Oh poi non metto neanche musica ad alto volume o la tv che urla, magari apprezzano questo e stanno zitti. Io nel mio piccolo cerco di evitarli.
Poi almeno il lunedì devo andare al lavoro, in ufficio. Quando mi rompo il cazzo prendo un bus e in 10-15 minuti sono arrivato. Se ho voglia di camminare e magari la giornata è gestibile e non troppo fredda o non mi diluvia addosso, sono 25 minuti a piedi. Guardo brutta gente mentre cammino. Donne grasse vestite come insegnanti delle elementari o come stronze che lavorano nelle risorse umane e si vede da un chilometro che sono stupide come la merda e dentro il loro cervellino c'è solo il pensiero di che schifo mangiarsi oggi a pranzo o delle unghie che devono rifarsi. Brutte, stupide e grasse. Quanto mi fanno schifo 'ste balene non hai idea. Poi passo davanti ad un teatro, luogo di eventi, posto concerti, cazzo ne so, ci fanno un po' di tutto. E leggo l'agenda: tra le altre cose c'è sempre una discussione antifascista. Madonna. Se 'ste discussioni ve le fate sempre tra di voi, che cazzo di senso ha? "Allora noi siamo contro il fascismo e vorrei anche fare un applauso a tutti gli immigrati che sono venuti qui, braaaavi, e non dimentichiamo la lotta delle nostre compagne femministe in questo tragico mondo governato dal patriarcato". Mi chiedo se ci sia ogni tanto qualche discorso nuovo in questi eventi del cazzo o se siano le stesse masturbazioni mentali di sessanta anni fa. Ma poi che originalità deve avere qualcuno che sta ancora a parlare di antifascismo in un paese che neanche ha mai conosciuto il fascismo. Sicuramente la sola parola fa arrapare tutti i partecipanti. Come al solito, qualche fregna ci crede davvero mentre i maschi ci vanno sperando di scopare prima o poi. Più poi che prima. E come al solito le stesse tipe vengono scopate da energumeni palestrati o neri o arabi che ogni tanto le menano e questo le piace di più. Gli stessi tizi che se potessero apertamente discutere delle loro, poche, idee sarebbero etichettati come maschilisti, misogini e fascistoni. Un piccolo paradosso.
Alla fine torno a casa e appena arrivo ne faccio una e i primi tiri dopo il lavoro sono così belli e soddisfacenti. Ok, lo so, mi sto uccidendo, i polmoni hanno da ridire. Io penso di non fumare tanto perché non fumo sigarette e non fumo uno o due pacchetti al giorno. D'altra parte, le sigarette hanno un filtro grosso mentre le canne hanno un filtro di cartone che fa passare di tutto. Quindi forse le nove o dieci canne giornaliere, nei giorni peggiori, sono di più di un pacchetto. Non lo so. Non so se qualcuno abbia mai fatto il calcolo. A me non interessa. Oh, se mi vuole venire un tumore mi poteva venire già a tredici anni come ad un mio vecchio compagne di classe. Tranquilli, poi è sopravvissuto e non penso se la passi malissimo. Anche se probabilmente non ha mai avuto gli stessi problemi che ho io nel bere semplicemente un bicchiere d'acqua o respirare. Cosa che mi diventa difficile quando l'erba mi prende parecchio male. Ma adesso tutto ok. Sono passato al fumo e noto un netto miglioramento. Anche se non sono fatto. Da anni. Fumare per me è come per te farti un tè. Mi rilassa un po', mi sento ok, mi piace, ma non perdo le capacità cerebrali, almeno non sul breve termine. Posso lavorare, posso guidare la macchina, posso scopare. A questo punto tu dirai "allora che cazzo fumi a fare?". Mi piace. E' come se prendessi un momento, o una giornata, per me. Per stare chiuso dentro me stesso col mondo fuori. Come se mi fossi meritato questo relax. E sono quattro anni di questo relax e penso che ad un certo punto dovrei smettere e lo so che starei meglio se smettessi.
Forse voglio solo ammazzarmi lentamente e questo è il modo più simpatico che ho trovato. C'è gente che beve, io bevo poco o nulla. Ridicolo se ti leggi i vecchi post, ma ormai sono passati dieci anni e più dall'inizio di questo blog, eppure è così. Ogni tanto mi chiedo il perché. Nel senso, è solo un problema di dipendenza o c'è qualche problema più grande sotto che evito di capire o indagare? Bella domanda, mi dice il mio specchio. Forse sei solo un coglione, ci hai mai pensato? E' una buona ipotesi. E' un'ottima ipotesi, rispondo. Alla fine grandi traumi non ce ne ho e non credo nella stronzata per cui i grandi traumi te li puoi scordare o li rimuovi dal tuo cervello e rimangono in una parte sopita che viene a galla solo pagando tra i 150 e 200 euro all'ora a qualche puttana che è chiaramente più pazza di te e il cui trauma è qualcosa come "mio padre non mi toccava da piccola e questo ha creato in me un senso di inadeguatezza perché le mie amiche sono state tutte violentate, forse non ero figa abbastanza a undici anni?".
Sembra che non sto davvero a fare un cazzo, in verità lavoro il giusto, cioè circa una o due ore al giorno, massimo, e il resto del tempo lo passo a scopare o comunque intrattenere e sostenere ragazze che almeno sono più fighe di quelle che scopi tu, questo sicuro al 100%. Solo che, a seconda dei periodi, dopo aver passato tre o quattro notti, o anche cinque, a settimana con loro, alla fine voglio tornare da solo e staccare dal mondo. E per staccare dal mondo il metodo è stare da solo per più giorni possibile mentre fumo e gioco a carte online o alla playstation, e non ci gioco neanche troppo quanto potrei. Non vedo serie, non vedo film. Le serie che voglio vedere sono troppo lunghe e quindi non ho il giusto livello di dedizione per cominciarne una. Ho una lunghissima lista di film ed ogni volta che la apro penso che non ho voglia di vedere un cazzo. Quelle poche volte in cui sono ispirato e prendo uno qualsiasi dei film, scopro che mi piace, grazie al cazzo, e mi chiedo perché non l'abbia visto prima. Un loop di merda. A malapena ascolto musica. Quando lo faccio mi accorgo che mi fa stare bene saltellare per casa e urlare cantando. Leggo poco e nulla e nei giorni migliori non parlo con nessuno, neanche via telefono. Ignoro tutti ed è una bella sensazione. Anche se il telefono lo guardo. Arrivo a fine giornata e penso di averla buttata e che un giorno rivorrò indietro tutto questo tempo buttato, magari quando sarò vecchio e penserò, cazzo ho sprecato quattro anni a farmi le canne senza soluzione di continuità. Avrei potuto gestire meglio le mie tipe, avrei potuto portarle in giro e vivere belle esperienze. E invece tirarmi fuori di casa è un'impresa e quando sono fuori penso solo a quando sarò di nuovo a casa. Stessa cosa quando sono in vacanza, quasi conto i giorni che mi separano dal tornare a casa e farmi finalmente una bella canna da solo. Da solo da solo da solo. I mostri non escono dalle pareti, solo dal mio cervello. Li saluto, ultime due canne e vado a dormire.