Io non volevo venire e vederti. Non volevo venire da te perché sapevo che avrei incontrato qualche faccia qualsiasi di gente che vale meno della metà di me, però con quel sorrisino di merda che sottintende "io questa me la sono fatta/me la faccio e tu non potrai farci proprio nulla". E invece sono venuto lo stesso. Ma erano altri tempi. Ora non mi creerebbe problemi.
Le cose cambiano e, a volte, ci si trova dalla parte giusta della barricata. Un mesetto fa sono andato a trovare Cassie nella città in cui studia, muovendomi come un fantasma tra i corridoi del suo dormitorio, cercando di uscire il meno possibile dalla sua stanza. E comunque prima o poi qualcuno dovevo incontrarlo, tipo il suo ragazzo. Mentre guardavo su facebook le foto in cui loro due erano abbracciati e contenti nel mio cervello sguazzava un
"ma quella è la mia ragazza, cosa ci fa con un altro?"
"ah, è il suo ragazzo."
C'è uno sconvolgimento di ruoli nella mia mente che non hai idea.
Ma non ho voluto infierire e ho mantenuto un basso profilo con tutti, anche con quei tipi che prima, e dopo, se la sono scopata. Forse ho perso ore di treno solo per fare quello stesso sorrisino di merda che anni fa rimproveravo ad altri e di cui avevo paura. Ed è l'ennesima dimostrazione che sono una persona orribile.
Basta quisquilie. Il tempo era maturo and so I left. Ho trovato una nuova casa e mi sono costruito una nuova stanza e già la amo. La città si schiuderà piano piano fra le mie mani e anche se non lo farà non me ne frega un cazzo, perché ho già svariati progetti che ho intenzione di portare a termine nei prossimi mesi. Ho addirittura una voglia matta di lavorare, chissà se mi passerà.
Qualche giorno prima di partire Valeria mi ha chiamato e abbiamo parlato un po'. Mi ha chiesto se mi stessi lasciando dietro qualcosa di importante. Traduzione "esattamente chi ti stai scopando adesso?". La mia risposta è stata vaga, perché una risposta sincera, che poi non vuole mai nessuno, avrebbe portato ad una spiegazione troppo lunga come, ad esempio:
"guarda, c'è una che è interessante e con cui avrei rifatto volentieri l'amore, ma non ho il tempo di beccarla, la rivedrò chissà quando. C'è una figa e che dovrei farmi perché il suo ex si è scopato una mia ex, e questa è solo una motivazione in piu', me la vorrei fare comunque. Un'altra è giovane e gnocca, ma allo stesso tempo terribilmente innocente, e la cosa mi aggradava molto. Una gioca a fare la lesbica e non ho tempo da perdere a smontare le sue puttanate interiori, però una botta se la sarebbe meritata. Con una eravamo rimasti una sera vicini vicini e con quella tensione che saliva, saliva, ma non avevo voglia di farla rimanere una notte sola, fottuto romanticismo, e allora non ci ho combinato nulla, sapendo che prima o poi sarà anche il suo turno e andrà tutto bene. Poi ci sarebbero due vecchie situazioni che si potevano gestire bene. Ah, ho anche un paio di storie relativamente stabili. A parte questo, non c'è nulla di importante. Si', gli amici, ovviamente. Ora vado a scrivere una lettera d'amore, ci sentiamo."
Invece ci siamo solo augurati buona fortuna, che comunque non è poco. Voglio bene a Valeria. La nostra relazione è stata carina e istruttiva, almeno ora che la vedo a posteriori. Quando è finita, ho messo un paio di canzoni e ho pianto cinque minuti, o forse un quarto d'ora, è bello perché non mi capita quasi mai. La sera stessa sono uscito con un'altra per portarla nel mio personale inferno.
Quando sono con te, non è sicuro che io sia davvero con te. A volte mi concentro sulla musica, a volta mi immagino che sopra di me, o sotto, ci sia un'altra. Dal passato o qualcuna che non ho neanche mai sfiorato.
Come quando facemmo l'amore per tutti i mesi dell'anno e ogni volta avevi una faccia diversa.
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