Eppure c'era un sottile piacere nell'essere rotti, o forse lo penso solo nostalgicamente in questo momento. Era il piacere di non avere responsabilità, all'infuori del respirare. Non ti veniva chiesto nulla, da te stesso, s'intende, perché non avevi la forza o la possibilità di fare nulla. Dovevi solo respirare e guardare il mondo da lontano. Come se fossi fuori di te. Derealizzazione. E' niente finché non ci pensi e non te ne accorgi coscientemente. E poi ti ritrovi a guardare allo specchio questa persona che non sei tu, che ti guarda di rimando e da un momento all'altro potrebbe urlarti in faccia, senza che tu ti muova. E li' capisci di essere dissociato. Il tuo corpo lo senti come lontano e le tue azioni non sono le tue. C'è qualcosa che si muove, ma non sei tu. Sei solo e cerchi di parlare con te stesso, ma quando ti rispondi capisci che non sei solo e stai parlando con un altro invece. E lui è tremendo. Crede di avere tutte le risposte.
- Guardati dall'alto.
- Ripeti che tu sei quello che sei e il mondo non è quello che sei.
- Sono rotto, sono rotto, sono rotto.
- Non pensavo di essere cosi' rotto.
- Perché non riesco a piangere?
- Dovremmo vedere piu' sangue.
Voglio lottare. Voglio cacciare. Ho 24 anni e sono un adulto da molto tempo. Eppure nessuno me l'ha detto. Dov'è il mio vecchio bel mondo in cui sedicenni e diciannovenni si massacrano fino alla morte per la mera sopravvivenza? Dove ogni battaglia ti lascia una cicatrice, dove vedi gli occhi del tuo nemico spegnersi. Ho una forza inestimabile che non ho mai provato e vorrei lottare e uccidere e rischiare di morire e non sentire la paura perché l'adrenalina si è fatta spazio nel mio cervello e in quel momento sentirmi vivo e dentro di me. Finalmente.
Sesso e overkilling.
Non chiedermi come, ma ho visto anche il tuo dolore. Sono entrato nel tuo corpo, a centinaia di chilometri di distanza, nel passato, e ho visto la tua immagine dall'alto a cercare di morire in solitudine. Senza successo. Ho cosi' chiaro quel momento nella mia/tua mente. Io ero li'.
Allora provaci. Guarda in altri occhi, i tuoi, quelli che pensi siano tuoi, quelli di un'altra persona. E cerca di intravedere l'abisso. L'abisso bianco che ci ha accompagnato quando non potevamo piu' vedere, piegati in due, sdraiati per terra a contorcerci dai conati. Immedesimati. E rivivi tutte le tue vite passate e quelle parallele. Sei sempre tu, non lo capisci? Siamo tutt'uno.
- Guardati dall'alto.
- Ripeti che tu sei quello che sei e il mondo non è quello che sei.
- Sono rotto, sono rotto, sono rotto.
- Non pensavo di essere cosi' rotto.
- Perché non riesco a piangere?
- Dovremmo vedere piu' sangue.
Voglio lottare. Voglio cacciare. Ho 24 anni e sono un adulto da molto tempo. Eppure nessuno me l'ha detto. Dov'è il mio vecchio bel mondo in cui sedicenni e diciannovenni si massacrano fino alla morte per la mera sopravvivenza? Dove ogni battaglia ti lascia una cicatrice, dove vedi gli occhi del tuo nemico spegnersi. Ho una forza inestimabile che non ho mai provato e vorrei lottare e uccidere e rischiare di morire e non sentire la paura perché l'adrenalina si è fatta spazio nel mio cervello e in quel momento sentirmi vivo e dentro di me. Finalmente.
Sesso e overkilling.
Non chiedermi come, ma ho visto anche il tuo dolore. Sono entrato nel tuo corpo, a centinaia di chilometri di distanza, nel passato, e ho visto la tua immagine dall'alto a cercare di morire in solitudine. Senza successo. Ho cosi' chiaro quel momento nella mia/tua mente. Io ero li'.
Allora provaci. Guarda in altri occhi, i tuoi, quelli che pensi siano tuoi, quelli di un'altra persona. E cerca di intravedere l'abisso. L'abisso bianco che ci ha accompagnato quando non potevamo piu' vedere, piegati in due, sdraiati per terra a contorcerci dai conati. Immedesimati. E rivivi tutte le tue vite passate e quelle parallele. Sei sempre tu, non lo capisci? Siamo tutt'uno.
Parli con me?
RispondiEliminaAnche.
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